Elisa Baldo, Fondatrice di Wonder Community
© Tyson Sadlo - Herd Represented
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Elisa Baldo, fondatrice di Wonder Fitness Community, si racconta a Tgcom24
di Carlotta TennerielloUna solida carriera nel mondo dell'hotellerie prima e nel settore del fashion poi: Elisa Baldo ora è una giovane imprenditrice che è riuscita a fare della passione per lo sport e il benessere uno stile di vita e ha avviato una start up di successo, la Wonder Fitness Community.
© Tyson Sadlo - Herd Represented
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Elisa, la tua è una storia di successo. Come nasce la Wonder Community?
In realtà la mia è la storia di una piccola imprenditrice in ambito fitness che ha saputo cogliere un’opportunità: quella dell’emergenza Covid-19. Infatti, prima di dedicarmi a questa attività, avevo fatto un percorso professionale in ambito totalmente diverso.
Sono curiosa di saperne di più.
Ho una grande passione per i viaggi e quindi, dopo essermi laureata in economia, ho deciso di iniziare a lavorare nel settore turistico alberghiero, che avevo in qualche modo approcciato fin da quando studiavo perché per qualche anno ho fatto l’animatrice nei villaggi turistici. Ho cominciato con ruoli di front office dedicandomi all’accoglienza nell’hotellerie di lusso e costruendo la mia carriera in Italia e poi anche all’estero. Tra le esperienze più significative, l’aver partecipato all’apertura di un hotel a cinque stelle nel centro di Milano appartenente a una delle catene più note a livello internazionale.
Poi però sei stata chiamata a raccogliere la sfida in un altro settore.
E’ così. Sono passata dall’hospitality al fashion. Sembra strano, eppure chi ha alle spalle un’esperienza nell’accoglienza acquisisce una particolare sensibilità molto apprezzata nel mondo della moda, soprattutto per i brand che operano nella fascia più alta del mercato. Ho quindi iniziato un percorso in un’azienda importantissima, bruscamente interrotto dalla pandemia.
Una carriera interrotta, ma una nuova opportunità.
Sono sempre stata una sportiva e ho sempre amato il movimento: per questo sin da piccola ho praticato molte attività a livello amatoriale. Quando siamo stati costretti casa durante il lockdown, ho rispolverato la mia passione e ho iniziato a invitare amici e parenti a sessioni di fitness casalinghe per dare a tutti la possibilità di allenarsi anche tra le mura domestiche. Visto il consenso riscosso, ho pensato di mettermi in gioco e provare a candidarmi per il ruolo di trainer per una piattaforma online che gestiva un canale fitness. Mi hanno fatto un provino e mi hanno portata a bordo. Devo ammettere che si è trattato di un’esperienza davvero molto interessante e gratificante, che mi ha regalato molta soddisfazione.
A questo punto, il passaggio ad un marchio totalmente tuo è stato breve.
Quando la piattaforma ha deciso di chiudere il canale fitness nella modalità con cui vi ero entrata, io avevo già un bel portafoglio di clienti affezionati che non volevo abbandonare. Ho mantenuto i contatti con i miei allievi attraverso i social network e nell’ottobre 2021, dopo solo tre settimane, ho fondato il mio brand, Wonder Fitness Community, che prende il nome ispirandosi a Wonder Woman, l’eroina dei cartoon a cui faccio sempre riferimento nei miei corsi per incitare i partecipanti.
Diventare imprenditrice non è facile.
In questa scelta ho ragionato poco e mi sono buttata, seguendo il flusso degli eventi in maniera istintiva e con il supporto totale e incondizionato di mio marito, il mio più importante supporter. La crisi derivante dalla pandemia ha sparigliato le carte e io ho deciso di cavalcare l’opportunità che mi è venuta incontro rispolverando i vecchi diplomi come Istruttrice di Fitness e Personal Trainer che avevo sepolti nel cassetto e a cui ho dato nuova vita. Ho realizzato una start up che contribuisce a rendere migliore la vita a chi mi segue. Rispetto ad altre iniziative che si trovano in rete, Wonder Community assicura la presenza del coach: non si tratta quindi di allenamenti preconfezionati, ma di corsi veri e propri che garantiscono una costante motivazione e la corretta esecuzione degli esercizi grazie ad una modalità online per cui non si è mai da soli. Devo aggiungere che si tratta di un sistema assai apprezzato anche da chi è già allenato perché può permettersi di alzare l’asticella.
So che hai in portafoglio due nuove iniziative: partiamo dal Wonder Retreat.
Nonostante il cuore della mia attività si svolga e dipenda dall’online, sono fermamente convinta che la tecnologia non potrà mai sostituire le relazioni umane: è per questo che continuerò sempre a mettere al centro della mio approccio le persone, anche attraverso un appuntamento in presenza da ripetere annualmente. Per la prima edizione di Wonder Retreat ho scelto Brunate, sul Lago di Como, dove dal 27 al 29 maggio ci si potrà allenare in ambienti con vista mozzafiato, fare meravigliose camminate nella natura con una guida esperta e scoprire il significato della parola mindfulness applicata all’alimentazione insieme a professionisti della nutrizione. Wonder Retreat è aperto non solo agli iscritti della Community, ma a chiunque desideri conoscere il mio metodo di lavoro e voglia passare un bel fine settimana all'insegna del benessere a tutto tondo.
Cosa mi dici invece di Grand Hotel Fitness?
E' un piccolo manuale di self-care formato viaggio. Racconto al lettore quella che secondo me è la formula ideale per fare del proprio benessere un obiettivo da mantenere anche quando i ritmi cambiano e diventano quelli di una trasferta di lavoro o viaggio di piacere, attraverso comodi video allenamenti volti a massimizzare spazio e tempo a disposizione, scaricabili tramite link o QR code. Avvalendomi della collaborazione di una nutrizionista, fornisco inoltre alcuni semplici trucchi per condurre una sana alimentazione anche fuori casa, soprattutto tra le innumerevoli tentazioni dei super buffet d'hotel. Grand Hotel Fitness è una sorta di ponte tra il mio passato nel mondo dell’accoglienza e quello attuale nel wellness, con l'obiettivo di portare movimento e sana alimentazione al di fuori dei confini consueti.
Un suggerimento alle ragazze che vorrebbero intraprendere un percorso imprenditoriale?
Se si ha un sogno le possibilità sono due: trasformare la passione in lavoro, con tutti i rischi del caso, ma in grado di regalare una enorme soddisfazione, oppure continuare in una strada già segnata, più sicura certamente, ma che può generare il rimpianto di non averci provato.