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Teresa Ingrosso: "Bisogna puntare in alto senza accontentarsi di quello che pare più semplice da avere"

Teresa Ingrosso, fondatrice del brand "Endless Gioielli", racconta la sua storia a Tgcom24

di Carlotta Tenneriello
05 Dic 2022 - 05:00

Avvocato di grande prestigio, Teresa ingrosso è stata capace di cogliere al volo una straordinaria opportunità, coniugando la capacità imprenditoriale alla passione per i gioielli.

Teresa Ingrosso, Fondatrice di Endless Gioielli

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© Ufficio stampa
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Teresa, ti trovo a Roma, ma le tue origini sono diverse.
Sono piemontese da parte di madre e sono cresciuta in quella regione meravigliosa, ma poi per questioni diverse sono stata anche in Liguria dove mi sono laureata in Giurisprudenza per poi arrivare nella Capitale, dove sono rimasta.
 
Mi racconti com’è andata?
Anche se da piccola ero innamorata della ginnastica artistica e della danza e sognavo di fare la ballerina poi, crescendo, ho pensato che avrei potuto diventare psicologa infantile. In realtà da grande mi sono appassionata al diritto e alla giurisprudenza: dopo la maturità la mia migliore amica decise di iscriversi a Giurisprudenza e questo mi indusse a seguirla iscrivendomi a mia volta all’Università a Genova. Dopo la laurea, pensai d'intraprendere il percorso del notariato seguendo i corsi in una prestigiosa scuola di Napoli, ma la città campana era in effetti un po’ troppo lontana e quindi ripiegai su Roma, dove nel frattempo potevo esercitare in uno studio legale, e alla fine sono rimasta lì.
 
Il tuo percorso professionale è stato di grande successo.
Ho cominciato facendo pratica da avvocato mentre nel frattempo studiavo per diventare notaio, tuttavia man mano che lavoravo ho capito che il lavoro mi assorbiva tantissimo regalandomi belle soddisfazioni, al punto che non ho portato a termine il mio progetto di diventare notaio, ma mi sono tuffata nella carriera legale: in quello studio sono rimasta infatti per dieci anni. Mi sono specializzata nella contrattualistica internazionale e ancora oggi me ne occupo, anche se nel frattempo ho affiancato al mio lavoro come avvocato anche quello d'imprenditrice.
 
Lavoro e famiglia, a volte non è facile. 
A Roma ho conosciuto quello che poi è diventato mio marito e con cui ho portato avanti un progetto familiare, quello per me più importante. Abbiamo due splendide figlie, Ludovica, 15 anni, e Margherita, 9. Non ho mai rinunciato al lavoro, ma mi sono presa una pausa quando le bimbe erano molto piccole portandole spesso anche con me in ufficio. Non solo la loro presenza mi regala energia e voglia di fare, ma credo sia anche molto importante insegnare loro che essere indipendenti è molto importante perché ci rende libere, autonome e soprattutto soddisfatte della propria persona senza dover rinuncia al privilegio di essere mamme. Devo aggiungere che in tutto questo mio marito mi ha sempre supportato, mi ha aiutato con le bambine, mi ha incoraggiato e mi è sempre stato vicino dandomi la serenità di cui avevo bisogno: sono stata fortunata.
 
Quando è nata l’idea di diventare imprenditrice?
Devo dire che si è trattato di una casualità. Ho avuto un’importante opportunità di entrare nello Stato del Vaticano, opportunità che ho colto e sviluppato studiando il settore dei gioielli e il meraviglioso mondo delle pietre preziose, creando la mia azienda e il brand. Il nome scelto è stato frutto di un legame molto forte con una persona speciale di origine araba, grande amico di famiglia, il quale mi ha dato la possibilità di crescere molto professionalmente nella mia carriera da avvocato e che, quando gli parlai di questa iniziativa legata ai gioielli, mi incoraggiò senza esitazione come aveva sempre fatto usando il termine inglese “endless”, ovvero senza fine. Credere in quello che si vuole come se non si desiderasse altro, proprio senza fine: un nome che mi ha profondamente legata a questo progetto, “Endless” appunto.
 
La storia del brand è recente, ma ha già riscosso grande consenso.
Endless Gioielli è nato nel 2019 e inizialmente ho trattato solo l’argento, pur se di grande qualità. Col passare del tempo, la nostra proposta si è evoluta e adesso trattiamo quasi esclusivamente l’oro anche se il trait d’union rimane costante e cioè il Made in Italy 100%, tenuto conto che i nostri orafi sono straordinari. Poniamo grande attenzione al prodotto, al design, al packaging e alla personalizzazione qualora venga richiesta; quello su cui forse ancora dobbiamo investire molto è la parte di marketing, ma ci stiamo lavorando!
 
Tra i gioielli, quali sono quelli a cui non puoi rinunciare?
Adoro gli anelli, mi piacciono in tutti i modi: a mio modo di vedere, regalano carattere e personalità e inoltre li trovo estremamente femminili.
 
Come donna hai incontrato delle difficoltà?
Essere donna è un vantaggio dal punto di vista della sensibilità e del gusto, ma nel mondo imprenditoriale non è facile. Occorre crearsi una nicchia di credibilità e arrivarci con calma senza bruciare le tappe.
 
So che hai una collaborazione con i Musei Vaticani.
Si, abbiamo portato a termine un progetto molto ambizioso con i Musei Vaticani con particolare attenzione alla Cappella Sistina. Abbiamo realizzato con i nostri orafi italiani degli oggetti esclusivi e unici capaci di trasmettere al visitatore la sensazione di portare via con sé un pezzo dell’opera che più l’ha colpito.

Parliamo di tempo libero…
Quel poco che ho lo dedico tutto alle mie figlie e alla mia famiglia di cui fa parte anche Miele, il nostro cucciolo di cocker, anche se a volte mi rendo conto che forse dovrei trovarne anche il tempo per pensare più a me stessa, fosse solo per andare a chiacchierare qualche ora dal parrucchiere. Un’altra mia passione è cucinare, le mie figlie sono fan delle mie lasagne e tiramisù.
 
Un suggerimento alle ragazze che vogliano diventare imprenditrici?
Non bisogna mai arrendersi: anche se agli inizi sembra impossibile, occorre credere fermamente nelle proprie possibilità e nei propri desideri. Penso che se una cosa la si vuole davvero, bisogna fare in modo che accada e ritengo che si debba puntare sempre in alto, pensare in grande, senza accontentarsi di quello che sembra più semplice da avere.
 
Strenne di Natale: cosa bolle nella pentola di Endless Gioielli?
Stiamo realizzando minuziosamente una collezione esclusiva realizzata in oro e brillanti che richiamerà le Margherite, splendido fiore nonché il nome di mia figlia.
 

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