Anna Boiardi, fondatrice di AnnaB Cosmetics
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Anna Boiardi, fondatrice di Anna B Cosmetics, racconta la sua storia ai lettori di Tgcom24
di Carlotta Tenneriello© Ufficio stampa
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Anna, raccontami di te. Che bambina sei stata? Qual era il tuo sogno nel cassetto?
Una bambina come tante, con l’enorme fortuna di crescere in una realtà piccola, di paese, attorniata dagli affetti e da molti amici. Una sognatrice, direi da subito: volevo viaggiare tanto, conoscere, vedere con i miei occhi. Forse per questo ripetevo già dall’età di 7 anni di voler fare la giornalista. Un sogno che ho coronato. Ma c’era qualcos’altro dentro di me: nei pomeriggi con la mia nonnina io mi prendevo cura di lei - a mio modo, poveretta! - raccogliendo fiori e radici e facendo dei miscugli per curarle la pelle. “Nonna, guarda come sei bella”. Ed ecco da dove nasce, credo, anche la mia altra grandissima passione: la cosmetica naturale.
Da sempre curiosa del mondo e un interesse verso le persone.
L’interesse per le persone è stato il mio primo movimento. Da piccola non ero così socievole, non ero sicuramente una giocherellona, però osservavo gli altri. Questo forse mi ha aiutato nel tempo a stringere relazioni più vere, scegliere chi aver vicino, saper conoscere gli altri e anche mi ha insegnato una certa propensione a provare ad aiutare, nel mio piccolo, chi ha bisogno. Magari c’è anche un poco di mitomania, sicuramente tanta aspirazione a stare meglio facendo anche star meglio il prossimo.
Dall’università al mondo del lavoro, il passo è stato breve: mi racconti com’è andata?
In realtà ho sempre lavorato, anche mentre studiavo. Ma, come si dice, quando fai qualcosa che ami non lavori mai. Mentre frequentavo l'Università Cattolica a Milano, dove studiavo lingue, lavoravo come cameriera, ma ho fatto anche lavori meravigliosi (e durissimi) come sono quelli nei campi, campagna del pomodoro, raccolta dell’uva, lavori che riportano a contatto con la natura e anche con la fatica fisica. Lavoravo anche nel mondo del giornalismo, ho iniziato molto presto con quotidiani locali. Mi sono presa un anno per studiare in America, a San Diego, e lì ho lavorato al teatro Old Globe. Appena tornata ho iniziato a lavorare a Mediaset, poi con Lerner a L’Infedele, e con una televisione americana. E nel frattempo mi sono laureata in letteratura tedesca: posso affermare di aver sempre studiato e lavorato allo stesso tempo.
Quando e perché è nato il desiderio di occuparti di cosmesi?
Il desiderio di occuparmi di cosmesi è nato evidentemente in quel prato con la mia nonnina. E poi l’ho tenuto stretto nel cuore per un po' di tempo. Poi, circa dieci anni fa, occupandomi sempre più spesso di cronaca nera, ho sentito il bisogno di qualcosa che mi equilibrasse. Mio marito mi ha regalato un corso di naturopatia, che ho seguito per due anni, per poi iniziare gli studi in cosmetica naturale. Prima a Parigi e poi a Londra, con la mia scuola, che ha la grandissima meravigliosa caratteristica di poter seguire i corsi online, fare laboratori pratici anche a distanza, incontrandosi poi qualche volta all’anno. E soprattutto continua a tenere aggiornamenti, tanto che non ho mai smesso di studiare. Ho poi approfondito anche un altro aspetto cui tengo molto: l’aromaterapia. L’ho fatto nella maniera più scientifica possibile, con la scuola del Prof. Robert Tisserand, padre della enciclopedia sulla sicurezza degli oli essenziali. Anche con loro ho conseguito 5 diplomi.
AnnaB è la tua linea cosmetica: quali le chiavi del tuo successo?
Credo che il successo di AnnaB venga da tre diverse spinte: la passione, sicuramente. Una passione che mi ha sempre spinto a migliorare, a studiare ciò che di nuovo veniva proposto, a non accontentarmi mai e soprattutto a non accettare compromessi. Poi l’autenticità: nel tempo, e senza fretta, ho costruito un gruppo di persone che credono in me, non posso chiamarle clienti perché siamo proprio una comunità. Persone che hanno “sparso la voce”, le migliori testimonial della mia cosmesi: avevano cambiato la pelle, e soprattutto la relazione con quel gesto antico e meraviglioso del prendersi cura di sé, e hanno trasmesso questo entusiasmo ad altre, fino a creare una comunità, piuttosto numerosa, che oggi costituisce lo zoccolo duro di AnnaB. E se stiamo crescendo, oggi, moltissimo devo anche ai miei meravigliosi collaboratori, che hanno creduto in me e nel progetto dall’inizio. Laura, il cuore pulsante e la fucina di idee, Lorena, la dolcezza e la preparazione, sempre pronta a rispondere dire alle domande di tutti (abbiamo istituito un servizio clienti personalizzato, con consulenze gratuite per chi lo chiede), Giuseppe il nostro braccio hi-tech, cosi come Sara, e poi Flaminia, con cui tutto è nato tanti anni fa. E assieme a tutti questi ingredienti fantastici, credo che il successo di AnnaB sia principalmente dovuto al fatto che questi cosmetici funzionano, e cambiano realmente la pelle.
Lavoro e famiglia: nella tua vita non sono mai stati lontani.
Lavoro e famiglia non sono lontani, soprattutto nel progetto AnnaB. Il detergente porta il nome di mia figlia Clara, puro come lei. E l’anno scorso abbiamo anche sviluppato una campagna a cui tengo moltissimo: “Together”, che spinge a utilizzare i prodotti con chi ami, figli e figlie, per condividere un momento di benessere che può essere insegnato. Per ogni prodotto, ovviamente adatto, abbiamo specificato gli utilizzi “pro-age”, per le mamme e i papà, e “pro-youth” per i figli e le figlie. Utilizzando nella campagna nostre reali clienti che usano AnnaB in famiglia.
I tuoi prossimi obiettivi?
Farò uno spoiler, solo per voi. Nell’immediato un rossetto, primo forse al mondo, che utilizza come colori non pigmenti naturali o minerali, ma piante, come patata rosa, ravanello, rapa rossa, che sono in realtà attivi anti-ossidanti. E una box speciale per la cura del corpo. Di più lungo respiro c’è un grande sogno nel cassetto AnnaB: un luogo magico, su una collina, dove coltivare parte dei miei prodotti e condividere la circolarità della restituzione alla natura di ciò che ci regala. Con esperienze in loco… Non vedo l’ora di poter raccontare un pò di più.
Un prodotto che non deve mai mancare nella tua beauty routine.
Ho una routine un pò da viziata: non posso fare a meno di tante cose, ormai. Tuttavia, se dovessi scegliere proprio un prodotto del cuore, non potrei che dire "Felicità", la crema viso giorno illuminante e super idratante, che cambia radicalmente la pelle e il colorito. E’ la nostra regina della linea, il prodotto forse più particolare, ma anche speciale, almeno per me. Anche per come è nata: l’ho formulata per un’amica che aveva bisogno in quel momento di felicità, appunto. E mentre di solito quando formulo impiego anche un paio d’anni a essere soddisfatta Felicità è uscita praticamente così dalla mia testa, senza bisogno di grandi modifiche.
Siamo in primavera: cosa suggeriresti per la cura della pelle ai nostri lettori?
La primavera è un momento molto importante per la pelle, come ogni cambio di stagione. Usciamo dall’inverno, dal freddo, iniziano le prime giornate di sole intenso: i miei prodotti preparano la pelle al sole, una cosa a cui tengo molto, e sono anche booster per le protezioni. Olivello spinoso con i suoi omega e beta carotenoidi, alghe che sono meravigliosi filtri UV, aiutano moltissimo a ripararsi e preparasi. E poi sicuramente in questo cambio stagione bisogna curare l’idratazione, che può costituire un problema: i miei prodotti sono tutti molto focalizzati a ottenere una pelle più rimpolpata, rigenerata, e soprattutto luminosa.
Qualche curiosità su di te.
In verità, nessuna in particolare: sono noiosamente normale…
Un tuo suggerimento alle ragazze che intendono affacciarsi al mondo del beauty.
Un solo consiglio: approfondire sempre, non credere mai a ciò che vi prospettano come regola scontata, utilizzare sempre la testa, e il cuore. Credo sia un consiglio generale che vale per il beauty e non solo.