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Arianna Massimino: "Il cibo deve essere un alleato e non un nemico"

Arianna Massimino, cofondatrice di Choco Zero, si racconta a Tgcom24

di Carlotta Tenneriello
20 Mag 2024 - 05:00

Arianna Massimino, cofondatrice di ChocoZero

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© Ufficio stampa
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Arianna, partiamo da te. Come nasce il tuo interesse per l’alimentazione?
Da ragazzina non ero poi così attenta all’alimentazione, tutt'altro. In seguito, durante l’adolescenza, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del fitness, ma purtroppo, come capita a tante ragazze, il mio approccio con il cibo non è stato dei migliori. Ho sofferto di disturbi del comportamento alimentare, in particolare di binge eating. Non mi sono mai rivolta a professionisti del settore, sbagliando, ma ero consapevole di avere un problema. Ho pensato, quindi, di intraprendere il percorso universitario in biologia, specializzandomi nel ramo della nutrizione, e quel percorso è stata la mia “rinascita” sotto il punto di vista nutrizionale. Ecco perché poi ho deciso di focalizzarmi sulla nutrizione al femminile e su una tipologia di dieta “felice”. L'obiettivo è trasmettere l’idea che il cibo debba essere un alleato e non un nemico, come invece lo era stato in passato per me. Penso che diffondere messaggi positivi, quando si ha influenza su un piccolo o grande pubblico, sia molto importante e anche una grande responsabilità.

Dall’università al mondo del lavoro: com’è stata la tua esperienza?
L’inizio della mia carriera è stato un po’ bizzarro. Ricordo che, dopo qualche giorno dalla mia seduta di laurea, siamo entrati in lockdown: era l'anno 2020. Inizialmente non è stato affatto motivante: avevo tanti progetti e restare chiusa in casa, proprio in quel momento, per me sembrava una autentica disgrazia. In realtà la vita ti sorprende, ed è stato proprio nel tempo libero del lockdown che ho avuto modo di strutturare in maniera minuziosa il mio progetto rivoluzionario di dieta. In seguito, ho iniziato a praticare la professione ed è stato un crescendo di soddisfazioni.

Quando hai maturato l’idea di diventare imprenditrice?
Sempre durante il lockdown è nata l’idea di un altro progetto. A differenza di quanto pensassi, quel periodo così difficile si è rivelato per me una vera benedizione: mi ha dato la possibilità di dedicarmi a idee che sono diventate il mio lavoro a tutti gli effetti. Sono una ragazza dinamica e mi annoio facilmente, mi piace avere sempre nuovi stimoli e dedicarmi a più cose per non perdere la carica, ragione per cui, avendo un po’ di tempo libero, ho avuto l’opportunità di ideare un prodotto nel campo del “fit food”. Volevo qualcosa di diverso, qualcosa di non banale ed ho avuto una sorta di illuminazione: il cioccolato senza zuccheri aggiunti, made in Italy e in tantissimi gusti, tutti studiati nei minimi dettagli. Da qui nasce “Choco Zero”.

L’amore per il cioccolato.
In realtà, quello che mi chiedo è “come hanno fatto a non pensarci prima?” Penso che il cioccolato sia uno degli alimenti che metta un po’ d’accordo tutti: a chi non piace il cioccolato? Eppure, quando si è a dieta o si mangia sano, si tende a eliminare o ridurre determinati alimenti a causa degli zuccheri semplici. Motivo per cui, da grande fan del cioccolato, ho pensato a una tavoletta di cioccolato porzionata e che non fosse necessariamente fondente. Choco Zero è un cioccolato senza zuccheri aggiunti artigianale, porzionato (ogni tavoletta ha dalle 118 alle 130kcal) e in ben 10 gusti differenti!

Choco Zero è una realtà giovane che ha riscosso un successo pressoché immediato.
Sono sincera, quando è nata l’idea credevo tantissimo nel progetto, ma non volevo entusiasmarmi troppo e restare con i piedi per terra. Avviare un’azienda, con qualche risparmio e durante un periodo duro sotto il punto di vista economico, poteva essere un’arma a doppio taglio; eppure sembra essere andata più che bene! Certo, non ho scoperto l’America, ma in effetti a un prodotto del genere, con questo focus, non ci aveva ancora pensato nessuno. C’è da dire, però, che mi ritengo tanto fortunata, perché la mia idea è stata supportata da un team di persone bravissime e preparatissime ognuna nel proprio campo. Da sola probabilmente Choco Zero non avrebbe avuto lo stesso impatto; essere affiancata da tutti loro, ha reso il progetto vincente.

Chi sono le persone a cui si rivolge Choco Zero? Qual è il target ideale dei prodotti?”
Choco Zero è un prodotto per tutti. Ottimo per chi segue diete a basso contenuto di zuccheri, per chi semplicemente mangia sano e fa più attenzione ai prodotti che consuma, e perfino per chi ha problemi di diabete. Il mondo dell’healthy è in grande crescita e penso (e spero!) che in breve tempo Choco Zero possa entrare nella dispensa di tanti, tantissimi consumatori.

Un suggerimento alle signore che desiderano tornare in linea per la prova costume.
Partiamo con un bel messaggio: no al detox e no ai digiuni totali. Il vero trucco per perdere peso in maniera duratura è mangiare tutto equilibrando al meglio i nutrienti. Ecco quindi cosa consiglio: idratarsi bevendo almeno due litri di acqua al giorno, comporre i pasti principali, colazione pranzo e cena, abbinando la quota corretta di carboidrati, proteine e grassi e infine, importantissimo, tenersi attivi, facendo movimento almeno 2-3 volte a settimana.

Cosa non può mancare nella tua dispensa?
Nella mia dispensa ci sono gli alimenti “base” per ogni categoria di macronutrienti. Più nel dettaglio, tra i carboidrati punto su pane e pasta integrale, riso e altri cereali integrali; per le proteine scelgo pesce, uova, yogurt, legumi e altre proteine vegetali. Quanto alle fibre, non mancano mai frutta e verdura, mentre per i grassi, sì a olio evo, frutta a guscio e naturalmente al cioccolato. 

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