Barbara Santoro, CEO & Founder di Helpet
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Barbara Santoro, CEO & Founder di Helpet, si racconta ai lettori di Tgcom24
di Carlotta Tenneriello© Ufficio stampa
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Barbara, giovanissima e già imprenditrice. Un caso o una vocazione?
È stato un caso. Sebbene avessi inizialmente altri piani per il mio futuro, come quello di diventare pediatra, ho iniziato a interessarmi al settore assicurativo grazie all'influenza di mio padre. Prima di diventare maggiorenne lo aiutavo nel suo ufficio, cercando di imparare il più possibile sull'argomento. Questa esperienza mi ha acceso la passione per il mondo assicurativo e mi ha portato a proseguire gli studi in Economia Europea, fino a diventare broker assicurativo registrato all'Albo.
Amici a quattro zampe: un amore che hai sempre coltivato?
Sì, assolutamente. La mia passione per gli animali, in particolare per i cani, risale alla mia infanzia. Da bambina ho avuto due cani e negli ultimi anni ne ho adottato uno che era stato abbandonato insieme ad altri cuccioli. Avere un animale in famiglia mi ha insegnato molto sull'importanza della responsabilità e della cura. Il mio cane Jack ha avuto un ruolo fondamentale nell'indurmi a concepire il progetto Helpet.
Un trascorso professionale come assicuratrice e poi l’idea di far nascere qualcosa di totalmente tuo: mi racconti com’è andata?
Dopo alcuni anni nel settore assicurativo, lavorando come broker, ho acquisito una profonda conoscenza del mercato e delle sue dinamiche. Quando ho preso con me Jack, però, ho iniziato ad avere qualche problema: ad esempio, perdevo in continuazione il suo libretto sanitario e con esso tutto lo storico che lo riguardava. È successo poi che una sera sono stata fermata per un controllo: avevo con me il cane in auto, quindi giustamente mi è stato chiesto il numero di microchip, ma io in quel momento non avevo con me questa informazione. Lì ho capito che dovevo creare qualcosa che potesse unire la mia esperienza professionale con un mio problema personale. L'ideazione di Helpet è nata proprio partendo da una mia necessità personale, sapendo che sarebbe potuta essere di aiuto a tanti altri proprietari di cani e gatti grazie a un ecosistema per gli amici a quattro zampe. È stata una sfida, ma anche una grande soddisfazione vedere la mia idea trasformarsi in realtà.
Cosa significa essere una startupper?
Domanda molto complessa a cui rispondere. Essere una startupper è un'esperienza straordinaria: vuol dire creare qualcosa di proprio in grado di aiutare gli altri. Allo stesso tempo, comporta il dover affrontare quotidianamente nuove sfide, essere pronti a imparare costantemente e adattarsi velocemente ai cambiamenti. Bisogna avere la capacità di guardare oltre gli ostacoli, mantenendo vivo l'entusiasmo e la passione per il proprio progetto. In molti non credevano nella mia idea, ma sono riuscita ad arrivare dove sono ora grazie al mio impegno e allo sforzo profuso. È un percorso che richiede dedizione, resilienza e la volontà di non arrendersi mai. Sono infinite le volte in cui ho pensato di fermarmi proprio ero sommersa da problemi di ogni tipo pur sapendo di voler raggiungere un obiettivo. E’ in quell'istante che bisogna mantenere la calma e andare avanti senza abbassare la testa. Aggiungo che, essendo di origine brasiliana, non mi manca mai il sorriso nemmeno nei momenti più bui. Devo dire che sono stata molto fortunata perché ho potuto contare sul supporto e il sostegno della mia famiglia.
Helpet è una app di straordinario successo: quali sono i motivi che l’hanno resa già così famosa?
In verità, mi intimidisco quando viene utilizzata la parola “famosa”. Helpet ha riscosso un grande successo per diversi motivi. Credo che la chiave sia la capacità di rispondere a un bisogno concreto dei proprietari di animali, supportandoli nella gestione della salute e del benessere dei loro amici a quattro zampe. L'interfaccia intuitiva e la vasta gamma di servizi hanno reso Helpet un punto di riferimento indispensabile per gli amanti degli animali.
Lavoro e tempo libero: a volte non è facile.
Avere il giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero è una sfida, specialmente se si è alla guida di una startup in costante evoluzione. Nella vita non voglio avere il rimpianto di non essermi occupata troppo di me stessa. Viaggiando spesso per lavoro, ho imparato quanto sia importante gestire il proprio tempo con efficienza, ritagliando degli spazi per sé e per le attività che si amano. Trovare un bilanciamento è essenziale per mantenere alto il livello di energia e creatività necessarie nelle attività imprenditoriali.
Un tuo suggerimento alle ragazze che vogliono cimentarsi in una carriera imprenditoriale.
Il mio consiglio è di credere fermamente nelle proprie idee e nella propria capacità di realizzarle. Non bisogna lasciarsi scoraggiare da ostacoli o difficoltà, ma vederli come opportunità di crescita e miglioramento. Spesso ci ritroviamo a celebrare le vittorie e a condividere il successo, ma è importante riconoscere soprattutto il valore dei momenti in cui siamo sfidati. Oggi penso che i momenti più duri non siano solo prove transitorie da superare, ma preziose opportunità di crescita e di apprendimento: quando le accettiamo e affrontiamo con umiltà e determinazione, ne veniamo inevitabilmente trasformati. Inoltre, è fondamentale circondarsi di persone che supportino e che condividano la nostra visione: ogni grande successo inizia con un primo passo, non si deve aver paura di sbagliare e di fallire.
Qualcosa su di te da condividere con i nostri lettori.
Sono un vero e proprio vulcano, molto carismatica e con tanta, tanta voglia di fare. Mi diverto anche con piccole cose e porto avanti il mio più grande obiettivo: quello di creare un vero e proprio ecosistema per i nostri amici a quattro zampe con desiderio e passione, fondamentali per perseguire un obiettivo nella vita.