Chiara Tonghini, Marketing Manager di Fluidra
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Chiara Tonghini, Marketing Manager di Fluidra, racconta la sua storia ai lettori di Tgcom24
di Carlotta Tenneriello© Ufficio stampa
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Chiara, la determinazione è sempre stata una tua caratteristica.
Sì, fin da bambina sono sempre stata molto determinata, sapevo cosa mi piaceva fare e le cose per cui ero portata. I miei genitori mi hanno sempre lasciata libera di scegliere, fin troppo forse, e questo mi ha portato a fare sempre scelte consapevoli, e talvolta anche a pentimenti, per i quali però posso rimproverare solo me stessa.
Montpellier e la Francia: un’esperienza importante.
Decisamente, forse l’esperienza che mi ha portato in modo accelerato a passare dalla gioventù all’età adulta. A quel tempo non molti decidevano di fare l’esperienza dell’Erasmus, era l'epoca in cui internet cominciava a entrare nelle nostre vite, ma era agli albori. Tutte le informazioni bisognava andarsele a cercare di persona e trasferirsi in una nuova città, in una nuova Università e in una nuova casa per un anno, in un Paese forse ancora più burocratizzato del nostro, non è stato affatto facile. Non conoscendo poi ancora bene la lingua, ho dovuto vincere le mie timidezze e far uscire tutta la mia grinta, diventare molto più socievole perché da soli non si va da nessuna parte. Molte delle amicizie strette a Montpellier sono ancora salde nonostante alcuni di questi amici abitino a migliaia di chilometri di distanza e, come me, abbiano delle famiglie piuttosto impegnative.
Dall’università al mondo del lavoro, il passo è stato breve.
Sì fortunatamente, grazie anche a un’ottima esperienza di stage organizzato dalla mia università, da laureata ho trovato subito lavoro nell’ambito che dell’economia ho più amato e cioè il marketing.
Il marketing è stata una scelta dettata dalla passione.
Sì, sicuramente un grande amore per questa disciplina così variegata e che abbraccia tanti aspetti dell’economia di un’azienda. Mi sono laureata con una tesi in marketing e ho approfondito subito le conoscenze, durante il mio primo impiego, frequentando un master in marketing e comunicazione d’impresa. Del marketing mi piace tutto, credo che non potrei occuparmi d’altro in un’azienda.
Dal mondo del beauty a quello dell’acqua: mi racconti com’è andata?
Diciamo che mi ha sempre guidato la mia passione. Pur operando in settori diversi, i principi che devono guidare il marketing di un’azienda sono sempre i medesimi, soprattutto se si opera in ambito B2B. Nel mio primo impiego, mi occupavo di sviluppare il business di reti in franchising di parrucchieri, oggi aiuto i costruttori di piscine a sviluppare il loro business attraverso i prodotti e i servizi di Fluidra.
Fluidra è un’azienda leader nel suo settore: qual è la chiave del vostro successo?
Fluidra è un gruppo industriale con una forte vocazione commerciale. Ci piace stare sul mercato e anche ascoltare il mercato. La maggior parte dei nostri prodotti di successo deriva proprio dalla richiesta che ci viene dall’utilizzatore finale tramite l’installatore, ma anche dall’utente finale stesso: pur essendo un’azienda che opera nel B2B ci piace molto comunicare con chi usa i nostri prodotti. L’aver sviluppato per primi la domotica applicata alla piscina, ci ha permesso di avvicinarci ancora di più al consumer, capirne le abitudini e le esigenze in termini di fruibilità della piscina. Essere leader significa essere sempre un passo avanti agli altri e questo è quello che cerchiamo di fare sia in ambito tecnologico che nel design delle nostre piscine.
Lavoro e vita privata, può essere complicato…
Nel nostro Paese è molto complicato perché non abbiamo un sistema sociale strutturato per i genitori che lavorano ed è anche per questo che si fanno sempre meno figli e il nostro Paese è fra i più anziani al mondo. Purtroppo se non si ha alle spalle una struttura famigliare che permette di colmare questo gap, è molto difficile avere un lavoro di responsabilità con orari dilatati.
Top manager e donna, qualche difficoltà ancora c’è.
Per quanto mi riguarda non ho mai trovato difficoltà nell’essere apprezzata come professionista e donna, pur avendo lavorato in settori come l’automotive e la componentistica per piscine, che sono per lo più a maggioranza maschile. Le problematiche sorgono se non si è super organizzati e anche con una struttura famigliare alle spalle, che consenta alle donne di poter fare il loro lavoro. Fortunatamente oggi lo smart working può aiutare nel migliorare la gestione lavorativa e personale allo stesso tempo.
L’amore per i bimbi e la famiglia: me ne parli?
Prima che lavoratrice, sono una donna e subito dopo una mamma. Ho avuto i miei figli a un’età in cui avevo già raggiunto diversi obiettivi professionali e questo mi ha permesso di godermeli abbastanza quando erano molto piccoli. Ora che il primo ha 12 anni e sta entrando del meraviglioso mondo dell’adolescenza e il più piccolo ha 10 anni, l’impegno e l’attenzione che richiedono sono differenti. Quando io rientro a casa amo salutare tutti con grande entusiasmo e dedicarmi totalmente alla mia famiglia sia la sera che durante i weekend. Siamo tutti molto impegnati durante la settimana per cui il sabato e la domenica, se non ci sono impegni sportivi dei ragazzi, ci piace godere la nostra casa, il nostro giardino, il cane e la piscina invitando talvolta altre famiglie di amici.
Una curiosità su di te per i nostri lettori
Ammetto: sono un’estetista mancata!
Un suggerimento alle ragazze che desiderano fare un percorso di carriera in azienda.
Il suggerimento che mi sento di dare dal profondo del cuore è quello di seguire le proprie passioni. Passiamo al lavoro la maggior parte della nostra vita, per questo motivo quello che facciamo ci deve piacere, per essere soddisfatte come professioniste, ma anche come mogli e madri. Non cedere a troppi compromessi per la famiglia e non lasciarsi mai guidare troppo dai consigli degli altri. I consigli di partner e amici sono sicuramente utili per vedere la realtà in modo più obiettivo rispetto a quando la si vive direttamente, ma la scelta, qualsiasi essa sia, dev’essere quella che viene dal cuore, per non rischiare di vivere di rimpianti.