Cinzia Forante, co-fondatrice di Ci.Zero Fit Method
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Cinzia Forante, co-fondatrice di Ci.Zero Fit Method, racconta la sua storia ai lettori di Tgcom24
di Carlotta Tenneriello© Ufficio stampa
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Cinzia, qual era il tuo sogno da bambina?
Volevo fare l’astronauta! Ricordo di aver collezionato tutti i numeri di una raccolta in vendita in edicola inerente Spazio/Universo poiché mi affascinava molto. Forse, ragionandoci ora, potrei tradurre quell’iniziale interesse in una mia naturale inclinazione per le materie scientifiche e l’innovazione, che poi è quello che sto facendo nella mia vita professionale. Alcuni anni fa ho perfino realizzato dei capi di campionario destinati a un progetto per lo spazio e di recente abbiamo vestito un robot con un capo studiato e dedicato per l’implementazione dei robot in attività lavorative ad alto rischio per la salute umana.
Quando hai scoperto di avere il DNA imprenditoriale?
Lo so da sempre. Ho respirato esclusivamente “impresa” sin da quando ero bambina. Credo che la famiglia in cui nasci ti dia un’impronta anche da un punto di vista lavorativo. Mi ha sempre reso molto fiera andare in azienda da papà: non certo da “figlia di papà”, ma stando in magazzino, al centralino, all’ufficio commerciale. Bisogna conoscere ogni aspetto della propria attività. Ho avuto ben chiari fin da subito l’impegno e il sacrificio che richiede avere una propria azienda, ma nonostante questo, l’avere un progetto, riuscire a realizzarlo, incontrare l’approvazione del cliente, mi danno una carica di cui non potrei fare a meno. Giornate storte e preoccupazioni sono parte integrante del “gioco” e si impara a gestirle.
Prima però avevi fatto un'esperienza aziendale.
La mia prima esperienza lavorativa dopo la laurea è stata presso il dipartimento marketing di una multinazionale, che tra le varie divisioni sviluppa e vende prodotti per capelli. Esperienza estremamente formativa, poiché ho potuto toccare con mano il marketing vero e applicato. Ricordo però che non mi vedevo proiettata verso una carriera manageriale, non faceva per me.
Essere donna e imprenditrice, talvolta non è facile.
Aggiungo anche essere madre: non è affatto facile. Quando ho iniziato a creare i primi capi CI.Zero, ricordo che un pomeriggio ero in ufficio, vestivo e svestivo manichini per provare i capi e fotografarli, mi sentivo tremendamente stanca e non ne capivo la ragione. Ho scoperto poco dopo di aspettare la mia prima bambina che ora ha 10 anni. Mi sono detta: “ora come faccio?” Credo che ogni donna davanti alla famiglia e al proprio lavoro si faccia delle domande e la risposta che diedi a me stessa fu: si fa! Mai avrei lasciato il mio progetto che era solo all’inizio. Per me è sempre stato fondamentale essere impegnata, indipendente, avere un obiettivo, realizzarmi nella sfera professionale. Certamente se diventi anche madre fai a pugni con i sensi di colpa, ma le mie bambine hanno anche un papà stupendo, che pur essendo molto impegnato, c’è e mi supporta sempre. L’organizzazione in famiglia è tutto.
Worklife balance, che mi dici? Qual è la chiave del vostro successo?
La mente di un imprenditore non stacca mai, per me è proprio impossibile. Si possono però mettere dei filtri: ad esempio, non leggere le e-mail dal telefono a casa la sera o se sono in vacanza. Poi con i social media è ancora più difficile staccare: solitamente li guardo alla sera, mi vengono idee e in qualche modo mi rilassano. Finito il lavoro, si rientra a casa e si visionano quaderni e compiti delle bimbe, parlo con loro della loro giornata scolastica, quindi diciamo che il tempo per sé è davvero poco. Un giorno vidi un video di una CEO di una grande azienda che sosteneva che si hanno due modi per vedere la propria posizione in fondo alla lista delle cose da fare: pensare “cavolo, sono in fondo alla lista!” oppure “cavolo, almeno sono nella lista!”.
Qual è il tuo segreto?
Nelle nostre vite così veloci e piene zeppe di impegni, il segreto è fare ciò che ci piace nel lavoro per sentire meno la fatica e io sono riuscita a fare in modo che questa cosa si realizzasse. Le persone/clienti con cui parlo per la prima volta di CI.Zero Fit Method, del Fit Pants, mi dicono sempre che traspare chiaramente la passione verso il mio lavoro. Io stessa sono stata la prima cavia del progetto CI.Zero Fit Pants: nel 2022 avevo la necessità di perdere peso in eccesso e mi sono rivolta a un nutrizionista per seguire un regime alimentare corretto. Poiché il primo prototipo di Fit Pants era quasi ultimato, come attività sportiva ho utilizzato solo quello: consente un allenamento di 20 minuti da fare dove e quando si può, quindi era proprio quello mi serviva. Ho aggiunto alle due sessioni settimanali di allenamento anche passeggiate di 30 minuti sempre con Fit Pants, che grazie alla tecnologia EMS integrata dà un boost pazzesco anche alla camminata.
Qual è l'idea vincente?
L’idea è che tutti desideriamo essere in forma, ma abbiamo sempre mille scuse o reali impedimenti che non ci consentono di allenarci, ma con CI.Zero Fit Method tutto è molto più facile e veloce. Ci si può allenare in 20 minuti ovunque, dove si desidera, come si desidera, seguiti da noi in presenza oppure online, o anche seguiti dai propri personal trainers. È un prodotto/servizio accessibile alla stragrande maggioranza delle persone: il nostro è un prodotto 100% Made in Italy, dalla produzione, alla vendita, all’erogazione del servizio, e seguiamo il cliente prima e dopo la vendita per ogni necessità.
Come è nata l’idea di CI.Zero?
È un puzzle che si è composto negli anni. Siamo partite dai prodotti tessili sportivi investendo in innovazione tessile, per arrivare alla creazione della Tuta Total Body con cui ci si allena. Dopo i primi test il capo rispondeva tecnicamente bene e abbiamo intuito una grande potenzialità di mercato su larga scala. Sono nati così i centri CI.Zero Fit Method dove a oggi abbiamo allenato più di 2.000 persone a partire dalle prime aperture nel 2017. Non potevamo però essere presenti ovunque con i nostri centri velocemente (l’apertura di ogni Centro richiede sforzi economici e organizzativi consistenti), quindi è nata l’idea di sviluppare un prodotto che potesse essere utilizzato da chiunque, ovunque si trovasse, superando così i limiti geografici. Abbiamo dunque investito nel progetto CI.Zero Fit Pants: un kit individuale con elettrostimolazione integrata, certificato CE, per allenarsi in autonomia dove e quando si desidera. Nel 2023 abbiamo lanciato sul mercato il prodotto e abbiamo trovato positivo riscontro non solo dai singoli, ma anche dai professionisti quali personal trainers e palestre, che lo stanno inserendo nelle proprie attività per offrire un servizio innovativo, efficace e veloce ai propri clienti.
Perché non si dovrebbe rinunciare ai vostri prodotti?
I nostri prodotti semplificano la routine sportiva e aiutano a raggiungere più velocemente gli obiettivi di tonificazione, rassodamento, riduzione di centimetri, aumento della forza. Inoltre, sono adatti a chiunque desideri prendersi cura di sé e del proprio benessere. A noi tutti, abituati alla vita frenetica di tutti i giorni, spesso manca il "Me Time". Grazie ai nostri prodotti, possiamo dire che in 20 minuti di attività fisica, grazie alla tecnologia, ne potenziamo di tantissimo gli effetti. Possiamo addirittura pensare di dare un booster a una camminata grazie ai nostri CI. Zero Fit Pants che drenano a ogni passo. Sono estremamente versatili e adatti a tutti, dallo sportivo a chi invece non vive lo sport come priorità. Abbiamo fortemente voluto creare prodotti professionali, adattabili e personalizzabili.
Lavorare insieme a tua sorella e alla tua migliore amica, un’esperienza importante.
È come un viaggio in cui ci si gode il tragitto e a ogni passo si assapora l’avvicinarsi della meta. Dall’eccitazione tipica della notte prima della partenza, quando il nostro progetto era ancora carta, al viaggio che stiamo vivendo, fatto di risate ma anche di momenti inattesi, come in ogni realtà aziendale. I momenti più belli? Gli incontri di lavoro fuori porta dove, abbandonati i business meeting, abbiamo l’opportunità di condividere del tempo di qualità, fuori da tutto e tutti e dove riusciamo a concentrarci su idee positive e nuove. Come in tutti i viaggi, non mancano momenti “pepati”, dove io e Carla, da buone sorelle, bisticciamo - alla presenza di Adele che se la ride - proprio come quando eravamo bambine. È anche capitato di trovarci di fronte a imprevisti lavorativi, che abbiamo sempre affrontato insieme e allineate nella strada da percorrere. Con Adele c’è un feeling naturale, è una persona estremamente positiva ed energica. Ridiamo tanto insieme, mi prende in giro per le mie mille tabelle di excel. Ci confrontiamo su tutto.
Qualcosa su di te per i nostri lettori.
Ho 40 anni, ho un compagno che è papà delle mie due 2 bambine, di 7 e 10 anni. Vivo in un paese di provincia e appena posso mi reco in montagna, mi dà pace. Mi piace creare, progettare, passerei il mio tempo nel nostro laboratorio in azienda a fare prove ed esperimenti per creare sempre qualcosa di nuovo e innovativo in campo tessile. Non mi arrendo facilmente: arrendersi o non farcela sono parole che non esistono nel mio vocabolario. Ho ancora tanta strada da fare nel mio lavoro, ma non mi spaventa; mi spaventa il non conoscere, perciò mi documento molto e rifletto molto prima di agire. Tendo a essere una perfezionista, anche se talvolta bisogna un po’ mollare la perfezione per raggiungere il risultato.