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Eleonora Pisicchio: "Ripartire dalle persone e dalle competenze significa investire nel futuro del nostro Paese"

Eleonora Pisicchio, Direttore di Fondo For.Te., si racconta ai lettori di Tgcom24

di Carlotta Tenneriello
24 Mar 2025 - 05:00

Eleonora Pisicchio, Direttore di Fondo For.Te

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© Ufficio stampa
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Eleonora, partiamo da te. Oggi ricopri un ruolo apicale, ma gli inizi talvolta non sono facili e magari non si sa bene quale sarà la propria strada. Quali erano, dunque, le tue aspettative quando sei entrata nel mondo del lavoro?
Personalmente, all’inizio non avevo grandi aspettative: il mio interesse primario era dettato dalla necessità, tenuto conto che la mia famiglia era modesta, da un punto di vista economico, ma con grandi valori. Quindi, il mio primo obiettivo era stato quello di lavorare per contribuire alle necessità familiari. Non nascondo, tuttavia, di essere stata comunque sempre spinta dall’ambizione e dalla curiosità. Volevo distinguermi per capacità e motivazione, anche sgomitando rispetto agli uomini, il cui percorso era ai tempi più semplice. 

La formazione è fondamentale. Quando è iniziato il tuo interesse verso questo ambito?
È stato leggendo un libro, di cui non ricordo l’autore, un “futurologo” che descriveva i mestieri dei 20 anni a venire. Mi ha affascinato proprio il tema della formazione. Poi è successo che, rientrando dalla maternità, mi sono trovata catapultata in una posizione diversa da quella che avevo lasciato e successivamente, per problematiche interne, sono stata spostata nell’area formazione. Aveva un sapore punitivo, ma da lì è cambiata la mia vita professionale: è nata la mia passione per questo settore e sono quasi 40 anni che mi occupo di formazione continua. Dal 2007 sono a For.Te. e da ottobre 2008 ne sono diventata Direttore Generale.

Parliamo di Fondo For.Te.: quali sono i vostri campi di azione?
For.Te. è il secondo Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua, riconosciuto con Decreto del Ministero del Lavoro del 31 ottobre 2002. Sono soci fondatori Confcommercio, Confetra, CGIL, CISL e UIL. Dal 2015, il Consiglio di Stato in apposita sentenza, ha definito i Fondi quali Organismi di diritto pubblico, in ordine alla tipologia di risorse gestite. La missione di For.Te., individuata dalla legge e dallo Statuto, è quella di promuovere e finanziare la formazione professionale dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo. Obiettivi primari sono: rafforzare le competenze dei lavoratori, contribuire alla competitività e all'innovazione delle aziende, favorire l'occupabilità e l'adattabilità dei dipendenti ai mutamenti del mercato del lavoro, incentivare la crescita del capitale umano attraverso percorsi di aggiornamento professionale. Attraverso le diverse linee di finanziamento, For.Te. ha formato 102.000 lavoratori per un totale di 161.000 ore di didattica. Ha coinvolto 1.650 aziende ed erogato fino a dicembre 2024, finanziamenti per quasi 950 milioni, nonostante le difficoltà derivanti dagli anni interessati dalla pandemia Covid. Oggi il Fondo conta più di 136 mila aziende che lo hanno scelto, per oltre 1,5 milioni lavoratori ed è rappresentativo dei diversi settori economici e del tessuto imprenditoriale italiano, fatto di piccole, medie, grandi e grandissime aziende. Purtroppo, l’Italia è ancora nelle posizioni più basse della “classifica” europea in investimenti in formazione ed è indispensabile un investimento culturale, affinché aziende e lavoratori comprendano a pieno che la formazione continua è un valore. Ripartire dalle persone e dalle competenze significa sostenere imprese e lavoratori, pensando al loro futuro. Più in generale, significa investire nel futuro del nostro Paese.

Il segreto del vostro successo?
La serietà, la passione, la trasparenza, la visione di lungo termine. Aver saputo accogliere le sfide, investendo nel futuro.

Progetti per il futuro?
Siamo in una fase di transizione, di evoluzione. Ci prepariamo in autunno a presentare ulteriori novità importanti.

Lavoro e famiglia: spesso non è semplice gestire entrambi.
Considerata la mia età, posso dire che quando mio figlio era piccolo tutto era ancora più difficile rispetto ad ora. Sono stata una persona fortunata, perché il mio compagno, senza che io chiedessi nulla, si è sempre prodigato. Abbiamo costruito insieme il nostro progetto di vita e comunque, quando entrambi eravamo impegnati, la mia famiglia era sempre pronta a darci supporto. Quando mio figlio ci vedeva preparare le valigie, correva al suo armadio e tirava fuori i suoi vestiti per volare da Roma a Milano, da zie e nonni per farsi viziare oppure per partire per andare all'estero con il padre. 

Un tuo suggerimento alle ragazze che intendono fare carriera nel mondo del lavoro?
Crederci, essere ambiziose, accettare le critiche che ti fanno crescere, sognare ma con i piedi ben ancorati a terra. Investire nelle proprie competenze e non mollare mai. 

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