Sabrina Fiorentino, CEO & Founder di Sestre
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Sabrina Fiorentino, CEO & Founder di Sestre, racconta la sua storia a Tgcom24
di Carlotta Tenneriello© Ufficio stampa
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Sabrina, la salute delle persone ti è sempre stata a cuore.
Sono sempre stata molto attenta alle persone in quanto esseri umani nella propria interezza, dalle emozioni allo stato di salute. Come farmacista amante del mio territorio, ho sentito il dovere di unire le due cose per far stare bene le donne nel modo più semplice e naturale possibile.
La laurea in farmacia e poi gli inizi nel mondo del lavoro.
Già durante il percorso universitario avevo ben chiaro il mio progetto quindi cercavo di fare più esperienze possibili per poter aumentare sempre di più le mie conoscenze in campo scientifico. Quando si sa cosa fare, per una neolaureata il mondo del lavoro è quanto di più attraente possa capitare.
Quando hai deciso di diventare imprenditrice e perché?
Non l’ho deciso, l’ho sempre saputo. C’è stato il momento in cui ho avuto il coraggio di abbandonare il posto fisso, dare le dimissioni, lasciare Milano con le sue mille opportunità e ricominciare da zero in Puglia dove la situazione era ben diversa.
Sestre è una start-up pluripremiata: me ne parli?
All’inizio, quando si ha solo l’idea senza traguardi, si pensa ai premi come un obiettivo ambizioso che impegnano attivamente nel poterli raggiungere, e questo abito mentale devo dire che mi ha aiutata tanto. Quando hai già qualche anno di sacrifici alle spalle per realizzare la tua mission aziendale, i premi servono solo per farti fermare a riflettere e realizzare che in un modo o nell’altro ce la stai facendo e c’è qualcuno che se ne è accorto. I premi sono sempre molto belli e importanti per la crescita di una start-up ma non bisogna perdere mai il focus da ciò che realmente fa crescere l’ azienda.
L’attenzione per le donne e l’idea di un team tutto al femminile: si tratta di scelte importanti.
Sono scelte ritenute fondamentali per gli obiettivi della nostra azienda. Chi può capire una donna se non una donna, chi può dimostrare che tra donne c’è sinergia se non una società fatta da donne? Il ruolo di Sestre nella società non ha impatto solo sulla salute delle donne: noi vogliamo sensibilizzare rispetto alla cultura femminile e avere un impatto che vada ben oltre questo. Per farlo, però, abbiamo bisogno di tutti, anche degli uomini.
Una giovane donna in un ruolo apicale: difficile?
Quando si fa impresa nulla è facile, è tutto difficile. Nella vita se si vuole portare un cambiamento è sempre difficile, ma se la meta è chiara il modo lo si trova. Essere donna forse lo rende un po’ più complicato, ma rimane sempre relativo rispetto agli obiettivi che abbiamo e ai sacrifici che si fanno per raggiungerli.
Tempo libero: cosa mi racconti?
Che mentre rispondo a queste domande, ho le scarpe da running ai piedi e una cagnolina che mi aspetta per fare una corsetta al mare! Dedicare tempo a se stessi viene prima di tutto, è la nostra priorità se ci teniamo alla crescita aziendale.
Un tuo suggerimento alle donne che desiderano cimentarsi nel campo della ricerca e dell’innovazione.
Non pensateci troppo, cominciate!