Valentina Bertazzoni, Style and Communication Marketing Director di Bertazzoni, si racconta ai lettori di Tgcom24
di Carlotta Tenneriello© Ufficio stampa
Valentina, partiamo da te: che bambina sei stata?
Curiosa, creativa e indipendente. Sono sempre stata lasciata libera di scegliere, sperimentare, sbagliare. Credo che questa libertà sia stata fondamentale per costruire la mia personalità e il mio percorso di vita.
Sei cresciuta con il DNA imprenditoriale: una strada già segnata la tua.
Ho avuto la fortuna di poter seguire le mie inclinazioni, senza imposizioni. Ho scelto un percorso di studi che rispecchiasse la mia vena creativa, laureandomi in Architettura, e ho avuto modo di misurarmi con il mondo lavorativo al di fuori dell’azienda di famiglia. Il mio ingresso in Bertazzoni è arrivato solo in un secondo momento, in modo naturale e ponderato.
Quanto conta la famiglia e i suoi valori in un’azienda come Bertazzoni?
La famiglia è uno dei valori fondamentali di Bertazzoni. Da generazioni - io e i miei fratelli siamo la sesta - onoriamo il lavoro di chi ci ha preceduti e prepariamo il terreno per chi verrà dopo di noi. Tuttavia, il valore di famiglia per noi va oltre i legami di sangue, ha un significato allargato: include chi lavora con noi, i collaboratori, i partner e persino chi sceglie i nostri elettrodomestici per la propria casa. Dal 1882, Bertazzoni si impegna a prendersi cura dei propri affetti nelle cucine in Italia e in tutto il mondo.
Il tuo ingresso in azienda è stato visto con favore o con diffidenza?
Sono entrata in età adulta, con una carriera indipendente già avviata. Come in ogni ambiente lavorativo, però, non bastano né il cognome né le esperienze passate: bisogna guadagnarsi ogni giorno il rispetto e la fiducia dei colleghi, cosa che trovo non solo giusta, ma anche stimolante. Aiuta a creare quella bellissima tensione proattiva da parte di tutti che spinge a migliorarsi continuamente.
Qual è la chiave del vostro successo?
L’ascolto e l’osservazione sono sempre stati fondamentali per noi, insieme a una buona dose di ostinazione. Mi piace pensare che ogni feedback, ogni commento, possa essere un’opportunità per migliorare o per vedere le cose da un’altra prospettiva. Difficilmente mi fermo al primo "no": lo considero più un invito a trovare una strada diversa o una soluzione migliore. La perseveranza e la determinazione sono ciò che ci permette di superare le sfide, innovare senza perdere di vista chi siamo e restare al passo con le esigenze di chi sceglie i nostri prodotti.
In qualità di Direttore Stile e Comunicazione quali obiettivi ti sei data per quest’anno e il prossimo futuro?
Per un’azienda storica come Bertazzoni gli obiettivi sia di stile che di comunicazione sono sempre orientati al medio-lungo termine. Il mio focus è far crescere il brand in modo sostenibile, progettando elettrodomestici di design che uniscono elementi stilistici iconici e innovazione tecnologica, sempre al servizio delle persone.
Cosa non può mancare nella tua cucina?
Il forno elettrico con opzione vapore: per me è insostituibile. È il mio alleato numero uno, perché è super versatile e mi permette di preparare praticamente di tutto, sempre con risultati perfetti. Mi piace avere funzionalità avanzate come la maxi cavità, che è comodissima quando cucino per famiglia e amici, e il vapore assistito e full steam, ideali per piatti più sani e saporiti. E poi c’è la possibilità di cuocere la pizza a 300°C, come in pizzeria! L’assistente integrato, poi, è una mano in più: mi aiuta a ottenere sempre il meglio, anche nelle ricette più elaborate.
Qualcosa su di te per i nostri lettori.
Sono una grande appassionata di arte. Pittura, scultura, architettura di tutte le epoche storiche sono fonte di ispirazione continua sotto tutti i punti di vista. In Italia c’è un patrimonio pressoché infinito di tesori da scoprire, o da riscoprire. Gli Uffizi ad esempio sono uno dei miei posti preferiti e ci torno regolarmente, uscendo ogni volta più arricchita e ispirata.