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Al via la nuova campagna promozionale per creare consapevolezza sul tema del gender gap
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TIM si schiera a fianco delle donne perché in Italia “la parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155”, “solo il 29% dei posti di lavoro nel settore tecnologico è occupato da donne” e “solo il 5% delle notizie sportive è dedicato allo sport femminile”. Sono questo alcuni dei claim della nuova campagna istituzionale lanciata da TIM per sensibilizzare e creare consapevolezza sul tema del gender gap. Perché, come sottolinea il manifesto dell’iniziativa, all’Italia che vuole crescere serve il talento, la passione, il coraggio e l’impegno di tutte e tutti” ed è quindi necessario mettersi “in connessione per superare gli stereotipi, offrire opportunità alle donne e contrastare la violenza di genere”.
Nelle strade delle principali città italiane, come Roma, Milano, Napoli, Venezia e Torino, e sui media si alternano immagini che lanciano messaggi su cui riflettere, perché sono tanti gli aspetti nei quali si manifesta il divario di genere. La campagna utilizza sette soggetti che hanno come protagoniste la campionessa del mondo di discesa libera Sofia Goggia, la campionessa italiana getto del peso Danielle Madam; Giulia Dragoni della Nazionale Italiana calcio femminile; Pamela D’Alessandro, che lavora come tecnica in TIM; Laura De Dilectis, Presidente di DonneXStrada; la manager TIM Carla Nisio, e una giovane ragazza che richiama l’attenzione sulla necessità di accelerare il cambiamento. Sono loro a testimoniare che “La parità non può aspettare” per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese: dallo sport all’imprenditoria, dal gap salariale alla copertura mediatica degli sport femminili; dalla cultura della leadership all’occupazione delle donne nei settori tecnologici. La campagna è declinata sulla stampa periodica, sul web e sui social.
“TIM è un’azienda all’avanguardia nell’innovazione e nei servizi e deve essere all’avanguardia anche sul piano sociale e ambientale. Esprimere il valore della parità tra uomini e donne significa molto per la crescita della società italiana perché un’economia che vuole correre ha bisogno del meglio di tutte le sue risorse umane: per questo sentiamo la responsabilità di farci portatori di questo valore”, afferma Pietro Labriola, Amministratore Delegato del Gruppo TIM.
TIM si è già mossa in questa direzione con una serie di azioni concrete, tra cui “Women Plus”, l’App che supporta le donne nella ricerca del lavoro e nei percorsi di carriera. La soluzione, che ha avuto il patrocinio della Commissione Europea, nasce dall’esperienza di “Mulheres Positivas” – il progetto che TIM ha sostenuto in Brasile insieme all’imprenditrice Fabi Saad – e mette a disposizione in un unico sistema numerose posizioni aperte, grazie a strumenti di matching tra competenze e lavoro disponibile, ma anche mentoring, formazione e talk ispirazionali.
Inoltre, i punti vendita TIM presenti su tutto il territorio nazionale sono diventati “Punti Viola”, ovvero “luoghi sicuri” grazie alla collaborazione con l’associazione no profit “DonneXStrada”: gli addetti alla vendita hanno seguito percorsi di formazione e sensibilizzazione, con il supporto di esperti legali e psicologi, per essere pronti ad accogliere eventuali vittime o testimoni di molestie o violenze e intervenire correttamente. Nel corso del prossimo anno, inoltre, saranno installate le prime cabine digitali che prevedono anche un tasto dedicato al primo soccorso, denominato “Women Plus”, con il quale, in situazioni di potenziale pericolo, si potrà richiedere supporto in tempo reale a un operatore. Si tratta di una funzionalità a forte valenza sociale che mette a disposizione della collettività uno strumento di contrasto agli episodi di violenza e microcriminalità.
TIM contrasta il gender gap anche al proprio interno, con progetti che agiscono sulla cultura, l’organizzazione e i processi aziendali. Nel 2022 sono stati rinnovati i CDA delle società del Gruppo: le Consigliere sono diventate il 45% dei membri dei consigli, con una crescita di 20 punti in un anno) è stato azzerato il pay gap a livello manageriale e avviato un piano che porterà a far crescere le donne in azienda come ruolo e visibilità.