La tradizione ha accumulato un patrimonio di credenze e di consuetudini che dovrebbero “aiutare” la buona sorte
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Anno Nuovo, vita nuova e, possibilmente, tanta buona fortuna. Come si fa a farsela amica? C’è chi scrolla le spalle nella convinzione che siamo noi gli unici artefici del nostro destino, con le nostre decisioni e comportamenti, e c’è chi si riempie le tasche di cornetti di corallo e di altri amuleti. Non sarà vero, ma un po’ ci crediamo, tanto che alla fine dell’anno nessuno, o quasi, resiste alla tentazione di dare almeno un’occhiata al proprio Oroscopo per il Nuovo Anno, nella speranza di carpire almeno un barlume di ciò che accadrà nel futuro, sperando che si tratti di qualche cosa di bello. Insomma, non resta che incrociare le dita (tanto per restare in tema) e, aspettando la mezzanotte, provare a propiziare la buona sorte: potrebbe un gioco divertente per rallegrare l’attesa della notte più scintillante dell’anno.
ANNO NUOVO, VITA NUOVA IN UNA CASA BELLA PULITA – Per garantirsi la buona sorte nell’anno nuovo è indispensabile incominciarlo bene, dopo essersi sbarazzati di tutte le cose vecchie che ci ingombrano la vita. Il primo passo è fare ordine in casa, eliminando il più possibile quello che non serve e, soprattutto, facendo una pulizia scrupolosa degli ambienti. La consuetudine è particolarmente seguita in Cina, dove in occasione del Capodanno (che cade in primavera), la casa viene letteralmente ribaltata, spostando mobili e ogni suppellettile affinché non resti neppure un granello di polvere. Anche senza arrivare a questi estremi, un bel decluttering fa bene a tutti, anche per accogliere al meglio gli ospiti con cui festeggiare. In ogni caso, meglio premunirsi negli ultimi giorni dell’anno, perché è molto imprudente fare le pulizie nei primi giorni dell’Anno Nuovo: il rischio è quello di spazzare via, insieme allo sporco, anche la buona fortuna che può essersi insinuata in casa. Pulire il pavimento il primo giorno dell’anno comporta il pericolo di vedere rivelati i nostro segreti, se ne abbiamo. Insomma, meglio evitare. Se però decidiamo di disfarci di qualcosa di vecchio intorno alla mezzanotte evitiamo l’usanza di gettarlo dalla finestra: potremmo colpire qualcuno di passaggio e questo sarebbe di certo… una grande sfortuna.
LA FORTUNA VIEN MANGIANDO – I rituali legati al cibo sono innumerevoli, per cui ne ricorderemo solo alcuni. La melagrana è un ottimo portafortuna da portare in tavola: il bel colore rosso e la particolare forma del frutto, che racchiude i suoi chicchi come uno scrigno, sono fortemente evocativi. La melagrana è soprattutto simbolo di fertilità: una coppia che desidera un bambino deve condividerne almeno una parte nella notte di San Silvestro. Se poi aggiungiamo anche il riso, dispensatore di buona sorte già dai primi momenti dopo le nozze ed evocatore di allegria e di risate con il suo stesso nome, un risotto alla melagrana sembra davvero un must. Oltre alle intramontabili lenticchie, la cui forma piccola e rotonda ricorda quelle delle monete e pertanto propizia la fortuna economica, per avere prosperità e denaro si può mangiare qualche chicco d’uva allo scoccare della mezzanotte: in Spagna è un rito irrinunciabile per garantirsi l’abbondanza. Anche il peperoncino rosso è dispensatore di buona sorte: se non ci sembra il caso di aggiungerlo al menù, possiamo almeno utilizzarlo nella decorazione della tavola. La frutta secca è un altro portafortuna “classico”: la Francia ci insegna a metterne in tavola molte varietà diverse: Oltralpe si arriva a 13, ma noi italiani possiamo fermarci a 7 (noci, nocciole, arachidi, uvetta, mandorle, fichi e datteri). Infine, se vogliamo seguire le indicazioni del Feng Shui, non dimentichiamo il mandarino: con la sua forma quasi sferica richiama l'infinito e, in più, è perfetto per rinfrescare il palato a fine pasto.
PER AIUTARE L’AMORE – Il classico bacio sotto il vischio è una tradizione che non conosce tramonto e vale sempre la pena di provare, soprattutto se vogliamo “sbloccare” una situazione un po’ in stallo. Un'altra pianta che favorisce l'amore è l'erica: secondo una tradizione celtica in questa pianticella abitano delle piccole fate, disposte a soccorrere le anime amanti. Per garantirsi il loro favore, occorre raccoglierne un mazzolino insieme alla dolce metà e utilizzarne gli steli e i fiori per intrecciare due braccialetti gemelli da portare al polso. Non è chiaro, però, se una pianta in vasetto acquistato in vivaio ha gli stessi effetti magici: non resta che provare. Un altro rito da sperimentare, stavolta di origine irlandese, è quello dell'albero dei desideri: per assicurarsi una vita di pace e armonia una coppia dovrebbe legare un nastro verde ai rami di una pianta di biancospino, esprimendo un desiderio per il futuro in comune.
ALTRI RITI SCARAMANTICI - CI sono anche alcune altre usanze propiziatorie legate genericamente alla fine del vecchio anno e alla buona sorte per quello nuovo: ad esempio, per tenere lontani i guai può essere utile una vecchia scopa di saggina da piazzare accanto alla porta di casa.
Un altro rito portafortuna insegna ad accendere una candela verde nella sera dell'ultimo giorno dell'anno, lasciandola consumare fino alla fine. Per propiziare l'amore e la serenità se ne possono aggiungere rispettivamente, una rossa e una bianca.
Se poi vogliamo “spaventare” la sfortuna e gli spiriti maligni possiamo fare del gran rumore: non tutti lo sanno, ma la consuetudine di sparare botti e fuochi d’artificio viene proprio da qui. L’importante, con questi ultimi, è usare la massima cautela per non farsi male.