Come liberarsi di quel senso di continua tensione che ci agita e, alla lunga, ci avvelena le giornate
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Viviamo sempre di corsa, pressati da mille impegni; ci sentiamo addosso il peso del mondo, siamo pressati dalla necessità di essere all’altezza delle aspettative che gli altri, ma anche noi stessi, abbiamo sulle nostre prestazioni. L’ansia, insomma, ci divora continuamente. E se, per un certo verso, è uno stimolo a migliorare, per un altro è una fatica che ci logora e che alla lunga può rovinarci la vita. Scopriamo allora come difenderci o, almeno, come staccare la spina quando ne abbiamo la possibilità.
CHE COS’E’ L’ANSIA – In senso stretto, l’ansia è uno stato psichico della persona, di cui il soggetto di solito è pienamente consapevole. Ci si scopre a vivere in uno stato di continua preoccupazione, a volte di paura, legato per lo più a una certa situazione ambientale. Questo timore è molto spesso infondato e si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere vago e indeterminato, non legato a un singolo fatto o oggetto. Spesso si accompagna a malesseri fisici come battito cardiaco accelerato, respiro corto, sudorazione, nausea e tremore interno. L’ansia non è di per sé un fatto negativo: la diagnostica per immagini ha rivelato che le aree del cervello coinvolte negli stati di ansia sono l'amigdala e l'ippocampo: questo suggerisce che questo tremore intimo sia in realtà un meccanismo protettivo che ci tiene lontani da comportamenti potenzialmente pericolosi per la sopravvivenza.
L’IMPORTANZA DI GESTIRLA - Quando il timore non si allenta neppure nelle situazioni di tranquillità, l'ansia diventa un disturbo nocivo che occorre imparare a gestire. In caso contrario il fisico ne paga le conseguenze, rendendoci soggetti a disturbi che vanno dalla tachicardia ai dolori alla base della testa e al collo, dall'insonnia ai disturbi della digestione. Se i malesseri sono importanti e si protraggono nel tempo, sono di competenza del medico: se si tratta di stati transitori, può essere sufficiente mettere in atto qualche contromisura che ci aiuti a "staccare la spina" e a rilassarci.
UN FRENO ALLA TECNOLOGIA - L’uso smoderato dei device tecnologici ha innescato un meccanismo vizioso chiamato technostress. La necessità di mantenerci sempre connessi, senza perdere neppure un messaggio, l’ansia da prestazione che proviamo controllando i nostri profili social e confrontandoli con quelli degli amici, la frustrazione e il senso di isolamento che derivano dal trascurare gli amici reali per tener il passo con quelli virtuali, sono una fonte di stress continuo. La soluzione, almeno sulla carta, è semplice: basta spegnere il cellulare, almeno in qualche momento della giornata, ad esempio durante i pasti e almeno due ore prima di andare a dormire, e ritrovare il contatto con persone che ci stanno più vicine, lontano da interferenze e interruzioni “digitali”. I device elettronici dovrebbero essere banditi dalla camera da letto, dove generano elettrosmog, i cui effetti sulla salute non sono ancora del tutto noti.
LA GIOIA DELL’ARIA APERTA – La luce del sole è un potente alleato del benessere e un modo efficace per combattere l’ansia. Fare attività fisica all’aria aperta libera endorfine e ormoni del benessere, utili per contrastare l’azione dei neurotrasmettitori responsabili dello stress, della depressione e degli stati ansiosi. Una lunga passeggiata a passo veloce aiuta a distrarre la mente e a esercitare il fisico, stimola l’appetito e genera quel sano senso di stanchezza che facilita un tranquillo riposo notturno.
LA MUSICA CALMA ANCHE LE BELVE – Non è solo un modo di dire, ma una verità scientifica dimostrata anche da alcuni studi: gli scienziati dell’Università del Kentucky hanno dimostrato che far ascoltare musica piacevole ai pazienti in attesa di intervento chirurgico porta a risultati simili a quelli ottenuti con farmaci tranquillanti, ed è anche in grado di alleviare poi il dolore fisico dopo l’intervento. La musica favorisce il rilascio di dopamina, una sostanza chimica amica del benessere: impariamo ad ascoltare musica per rilassarci, privilegiando le melodie lente e dolci, le più efficaci nel combattere l’ansia.
RESPIRA! – Il primo alleato contro l’ansia è facile come… il respiro. Impariamo a respirare con il diaframma, ovvero riempiendo d’aria la parte bassa del torace e mantenendo ferme le spalle. Mettiamoci in una posizione comoda, magari distesi su un materassino, e concentriamoci sulle nostre inspirazioni, da compiere “gonfiando” l’addome. Manteniamo un ritmo lento e controllato, come se dormissimo e cerchiamo di fare il vuoto nella mente: il senso d tensione si allenterà e, se siamo fortunati, potremmo anche assopirci per qualche minuto.
A TAVOLA – L’alimentazione “giusta” è una vera alleata di felicità. Dato che i neurotrasmettitori sono influenzati dal cibo, scegliamo i cibi più adatti a migliorare il nostro umore. Gli alimenti ricchi di carboidrati favoriscono un rilascio di serotonina, un oppiaceo naturale che agisce nel cervello in modo simile alla droga: senza eccedere per non litigare poi con la bilancia, inseriamo qualche alimento di questo genere nella nostra dieta.