Non solo una moda: con qualche modifica al proprio stile di vita, si può diventare la migliore versione di sé stessi e vivere meglio
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Ritrovare il proprio equilibrio fisico e mentale è l'esigenza di molti. Alimentazione squilibrata, una sedentarietà sempre maggiore, stress e la mancanza di un buon sonno ristoratore sono tutti fattori che abbassano la qualità di vita. Il biohacking è un insieme di pratiche prese in prestito dalla biologia, dalla genetica e dalle neuroscienze per migliorare la capacità dell'organismo di funzionare al meglio e contrastare le problematiche causate dallo stile di vita moderno.
il biohacking è una tendenza di benessere particolare, il cui fondamento è il controllo e la modifica dell'ambiente e di sé stessi (hackerare, influenzare) per migliorare la propria salute, le prestazioni fisiche e mentali e addirittura allungare la vita. Il movimento biohacking è nato nella Sylicon Valley e comprende diverse correnti di pensiero, in quanto le modalità di applicazione sono tante e molto diverse tra loro. Alcune tecniche di biohacking possono sembrare estreme; altre invece, come la meditazione e il digiuno intermittente ad esempio, sono ormai entrate a far parte delle abitudini di molti e, se praticate, possono regalare energia, salute e resilienza. Tuttavia, va ricordato che da parte della comunità scientifica esiste un certo scetticismo in quanto solo una parte delle evidenze riportate da chi pratica biohacking proviene da enti certificati, come centri di ricerca e laboratori.
va da sè, comunque, che alcune delle strategie di biohacking possono facilmente essere attuate soprattutto quando si sente la necessità di rimettersi in riga dopo un periodo di prolungata sedentarietà, o di alimentazione eccessiva, o ancora per ritrovare l'energia richiesta per affrontare con slancio la primavera imminente. Esistono pratiche di biohacking alla portata di chiunque che si possono adottare cercando di integrarle gradualmente nella vita di tutti i giorni per poter raggiungere un buon equilibrio psicofisico.
per uno stile di vita sano, il movimento è fondamentale. Per vivere bene, a lungo e in salute sarebbe meglio mantenere un buon livello di allenamento fisico a qualunque età e a qualsiasi livello. Se essere costanti è già una bella sfida, si possono adottare dei semplici accorgimenti per non cedere alla pigrizia. Tra questi, raggiungere i diecimila passi al giorno all’aria aperta, che oltre che perfetti per una buona tonicità muscolare, possono regalare svago e spensieratezza. Attenzione comunque a non coprirsi troppo, perché il freddo può essere un ottimo alleato del nostro organismo. Allenarsi con basse temperature può aiutare a ridurre eventuali stati infiammatori, a rafforzare il sistema immunitario e ad aumentare il metabolismo basale. Se poi, in vista della bella stagione, perdere qualche etto è un obiettivo, allora bisogna allenare anche la tonicità muscolare: per bruciare e dimagrire è necessario anche attivare il metabolismo.
anche l'alimentazione deve essere corretta e per disintossicarsi si può pensare al digiuno intermittente. Si tratta di una tecnica nutrizionale che include fasi di digiuno a intervalli controllati, fondamentale per depurare l’organismo dagli eccessi, riequilibrare gli ormoni, ridurre l’infiammazione di basso grado e rallentare l’invecchiamento. È un regime alimentare molto restrittivo e non privo di controindicazioni, ma a certe condizioni può aiutare a perdere peso. Chiamato anche dieta 16:8, è una tipologia di regime ipocalorico in cui si mangia solo in determinate fasce orarie della giornata, alternandole ad altre in cui non si assume alcun alimento. I numeri 16:8 esprimono proprio questo intervallo: il numero 8 indica la fascia in cui si è liberi di alimentarsi (otto ore appunto), a cui segue il periodo di 16 ore consecutive nelle quali è prevista l’astinenza. Il digiuno intermittente è diventato molto popolare sui social e tra le celebrities, ma è una dieta molto restrittiva, da seguire per periodi di tempo limitati e adatta solo a chi è in buona salute. I sostenitori di questa dieta riferiscono di apprezzarla per la sua semplicità: non occorrono conteggi complicati di calorie, basta seguire le norme della sana alimentazione evitando gli zuccheri e i cibi più calorici. Riferiscono poi che il senso di fame legato all’astinenza da cibo è meno severo di quanto ci si potrebbe aspettare. In compenso, digiunare rende più leggeri e scattanti, moltiplicando l’energia fisica e la lucidità mentale.
non è sempre semplice mantenere un sano e regolare ritmo circadiano. Esistono però alcuni accorgimenti che aiutano a conciliare il sonno. Ad esempio dedicare del tempo alla meditazione o agli esercizi di respirazione prima di andare a dormire: bastano pochi minuti per ottenere risultati sorprendenti. Alla sera, meglio fare un pasto leggero al massimo quattro ore prima di andare a dormire ed evitare spuntini golosi, pericolosi per la linea anche se molto graditi dal palato. Per addormentarsi dolcemente si può provare a leggere un buon libro, oltre che rilassarsi sul divano a guardare la TV, ma soprattutto bisogna evitare tutte le luci blu e chattare continuamente al telefono, quindi niente cellulare per un po'.
nella vita di tutti i giorni si è così impegnati tra appuntamenti, attività e scadenze da non avere nemmeno il tempo di fermarsi a respirare. Ritrovare un corretto legame con il proprio corpo però è possibile partendo proprio dall'atto di respirare in maniera consapevole. I vantaggi sono moltissimi: dal miglioramento dell’ossigenazione del sangue al potenziamento del sistema immunitario, dall’equilibrio ormonale alla riduzione dello stress. Secondo l'imprenditore Giacomo Spazzini ogni mattina appena svegli sarebbe importante poter eseguire tre serie da trenta respiri profondi per un totale di 15 minuti, meglio se seduti o sdraiati possibilmente ascoltando una playlist adatta alla meditazione. Non sempre si ha questo tempo a disposizione, soprattutto quando tra zaini da preparare, mestieri da completare e agende da rispettare i minuti sono contati. Tuttavia, se solo se ne ha l'opportunità, il risultato sarà una sensazione di tranquillità e rilassamento, che farà sentire mentalmente più sereni e connessi con il proprio corpo.
gli shock termici stimolano il sistema immunitario, aumentano la resilienza, la concentrazione e la determinazione, riducono stati infiammatori di basso grado e aumentano la termogenesi, ovvero la spesa energetica dell’organismo che viene dispersa sotto forma di calore, grazie alla termoregolazione. Pochissimi secondi alla fine della consueta doccia calda mattutina possono fare la differenza. Per abituare il proprio corpo a questo sbalzo termico è meglio iniziare in maniera soft: un accenno di doccia fredda nella prima settimana, per poi crescere poco per volta fino ad arrivare a un minuto.