Ordine e creatività

Bullet journal: un po' agenda, un po' diario

Un modo creativo e super trendy per tener traccia del tempo trascorso e per pianificare il futuro

11 Giu 2020 - 05:00
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© Istockphoto  | Più flessibile di un'agenda, meno adolescenziale del diario: il Bullet Journal ci aiuta a ricordare il passato, organizzare il presente e pianificare il futuro
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© Istockphoto | Più flessibile di un'agenda, meno adolescenziale del diario: il Bullet Journal ci aiuta a ricordare il passato, organizzare il presente e pianificare il futuro

Tutti noi sentiamo la necessità di tenere nota delle attività e degli impegni quotidiani, per non dimenticare nulla e per conservare la traccia di quello che abbiamo fatto, giorno per giorno.  Peccato che le agende siano oggetti freddi e asettici, mentre un tradizionale diario è troppo legato alle età dell’adolescenza. Se siamo combattute tra questi due estremi, significa che siamo pronte per cominciare il nostro primo Bullet Journal, un modo efficace e creativo di conservare memoria del passato, organizzare il presente e pianificare il futuro. Tutto senza schemi, ma all’insegna dell’ordine e della libera invenzione. Bastano un quaderno che ci piaccia, una penna con cui prendere gli appunti (rigorosamente a mano e in bella grafia) e i colori, se lo desideriamo, per ravvivare il tutto. 

Il nome Bullet Journal deriva dal termine inglese bullet che letteralmente significa proiettile: nel nostro caso però il riferimento è ai “bullet point”, ovvero ai “pallini” che contrassegnano gli elenchi puntati e che mettono in evidenza i diversi item di una lista. Il sistema si basa infatti sulle liste di qualunque cosa dobbiamo o vogliamo ricordare, dagli impegni della giornata ai luoghi che desideriamo visitare in occasione di una gita, o ai libri che ci siamo fatti prestare da un’amica.  Possiamo adoperare il nostro Bullet Journal per appuntare i titoli dei film che non vogliamo dimenticare, le cose che abbiamo comprato durante la giornata o la settimana cercando di tenere le spese sotto controllo, o semplicemente per annotare pensieri, idee o desideri. E se accompagniamo gli appunti con piccoli disegni, simboli o contrassegni colorati, diventa più facile memorizzare la posizione della singola nota e ritrovarla quando la andremo a cercare. 

Per cominciare occorre procurarsi un quaderno adatto: ne esistono in commercio alcuni già pronti, ma l’ideale è creare il proprio cominciando da zero. L’unico requisito del perfetto Bullet Journal è che ci piaccia per formato, dimensione, colore e decorazione della copertina. Che siano a righe, a quadretti o lisce, le pagine non devono riportare la data del giorno: la aggiungeremo noi a mano via via, in modo che ogni giorno abbiamo a disposizione tutto lo spazio che ci occorre nel modo più libero e flessibile. Può essere utile, invece la numerazione dei fogli, per creare più facilmente un indice, ma anche la numerazione può essere inserita a mano. Chi ha esperienza nel tenere questo tipo di giornale suggerisce di scegliere quaderni neutri, senza troppe decorazioni e con la carta di colori tenui, se il bianco non è gradito. 

Per cominciare un Bullet Journal è opportuno inserire un planning settimanale e uno mensile, nel quale annotare sinteticamente gli eventi principali da tenere sotto controllo, per averne la vista generale come in una normale agenda. Può essere utile, all’inizio del quaderno, dedicare una pagina alla legenda dei simboli che decideremo via via di utilizzare, come “Importante” o “fatto” o “da cancellare”: eviteremo di dimenticarli e, via via, potremo aggiungere quelli nuovi che ci verranno in mente: per questo è importante dedicare alla legenda una pagina intera, lasciando un po’ di spazio libero per gli aggiornamenti successivi. A ogni giorno sarà poi dedicata una pagina o lo spazio che serve, in cui annotare, ad esempio di primo mattino, le cose da fare nella giornata, le attività completate, le liste di cose da ricordare o i pensieri che sopraggiungono con il passare delle ore. Possiamo scrivere normalmente, oppure creare dei simboli o un codice colori, più rapido da usare e più incisivo per la memoria visiva, se proprio non dobbiamo dimenticare qualcosa. Se ci piace disegnare, possiamo decorare le pagine con piccoli schizzi, oppure inserire piccoli ritagli di giornale o la foto di un oggetto che abbiamo visto in un negozio che ci piace e che non vogliamo dimenticare in attesa di acquistarlo.  Alla fine della giornata, della settimana o del mese si fa una verifica delle attività svolte o ancora in sospeso, in modo da trasferirle negli impegni e negli obiettivi del giorno o del mese successivo. A fine mese si ricrea un nuovo planning mensile e si ricomincia da capo. Si possono anche usare degli stickers colorati per dividere meglio le varie sezioni. 

Chi utilizza questo metodo garantisce che migliora l’efficienza e ha effetti positivi anche sullo spirito e sull’umore perché insegna a pianificare, ma con leggerezza, semplicità e anche qualche vezzo estetico. L’importante è prendere tutti gli appunti a mano e utilizzare una grafia piacevole e chiara: il maggior tempo richiesto dalla scrittura manuale costringe a focalizzare l’attenzione su quello che si sta facendo e sul significato dell’attività che stiamo trascrivendo. La piccola quota di lavoro imposta dallo scrivere a mano ci farà segnare solo le cose davvero importanti. 

Per chi ama l’elettronica esistono anche alcune app che permettono di compilare un perfetto Bullet Journal anche sul proprio smartphone e condividerlo magari sui social. Il più amato però resta sempre quello cartaceo, da conservare gelosamente e a cui confidare anche qualche piccolo segreto.  
 

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