Un piccolo vademecum di “cose da fare” nel 2019, per noi stessi e nei confronti degli altri
© istockphoto
Una volta erano molto di moda: nella lista dei buoni propositi per il Nuovo Anno si elencavano tanti lodevoli volontà, come frequentare la palestra regolarmente, imparare meglio l’inglese, perdere cinque chili di peso entro Pasqua. Poi, visto che nessuno riusciva a tener fede a questi impegni, il proposito per il Nuovo Anno è diventato… non avere buoni propositi. Oggi, visto che la virtù sta nel mezzo come vuole il proverbio, proviamo a darci una serie di obiettivi ragionevoli, da cercare di realizzare senza stress e senza sensi di colpa se il nostro impegno conosce qualche cedimento,ma da tenere presenti come modelli di comportamento verso se stessi e verso gli altri.
UN MOMENTO PER NOI STESSE OGNI GIORNO – Non possiamo dedicare a quel che ci piace una mezza giornata quotidiana, è ovvio, ma uno spazio tutto per noi dobbiamo trovarlo. Basta una mezz’ora dopo cena per una lettura, una chiacchierata al telefono con un’amica, o un film da guardare in santa pace da sole o con i familiari.
ATTIVITÀ FISICA – E’ un corollario del punto precedente. Il tempo per un allenamento in palestra, o almeno per una bella passeggiata a passo veloce deve diventare un imperativo categorico, dedicato alla nostra salute, alla bellezza e al buon umore. Abbiamo troppo da fare? Bugia. Basta trovare un’attività che ci piace, magari la compagnia giusta e non riusciremo più a farne a meno. Se poi la palestra ha anche un centro benessere, qualche minuto da trascorrere nella sauna sarà la ciliegina sulla torta.
UNA PAUSA DALLA TECNOLOGIA – Diamo tregua alle nostre pagine social e frequentiamo gli amici reali. Spegniamo il cellulare almeno un’ora prima di andare a dormire e riscopriamo il piacere di leggere qualche pagina di un buon libro sotto le coperte, prima di addormentarci.
NON CONDIVIDERE CATENE DI SANT’ANTONIO – Prima di inoltrare l’ennesima condivisione di chi parla di bimbi malati, ricerche di gruppi sanguigni o altro del genere, fermiamoci a fare una breve ricerca sulla veridicità dell’informazione. Le fake news sono la piaga dell’informazione sul Web e minano anche la nostra credibilità se contribuiamo a diffonderle.
ATTENZIONE A COME PARLIAMO – Mettere un po’ di cura nel modo di parlare è cosa buona e giusta. Torniamo a fare attenzione all’uso dei congiuntivi e dei condizionali, ai pronomi femminili e maschili, all’uso improprio delle parole. Mettiamo un freno al turpiloquio: esistono parole perfette per esprimere lo stesso concetto senza ricorrere ad espressioni stereotipate e volgari.
UN LIBRO OGNI DUE MESI – E’ davvero un obiettivo minimo (meglio sarebbe leggerne almeno 12 all’anno), ma un po’ di assiduità nella lettura può trasformarci in persone migliori. Non serve affrontare “Guerra e pace” o “I promessi sposi”: possiamo leggere un thriller avvincente, oppure un saggio di approfondimento su una questione di attualità che ci sta a cuore, o ancora un bel romanzo di narrativa. Diamo ai libri la possibilità di farci scoprire che la parola scritta può essere davvero la nostra migliore amica.
OBIETTIVO ALIMENTAZIONE – E’ uno dei buoni propositi che imponiamo a noi stessi più spesso e che altrettante volte abbandoniamo all’insuccesso. A meno che non ci siamo motivi di salute e di reale sovrappeso, nel qual caso non ci sono scuse ma occorre affidarsi a un medico, possiamo concederci la via della gradualità. Ci fanno impazzire hamburger e patatine, oppure le torte “cioccolatose”? Premiamoci con una golosità a settimana e cerchiamo di mangiare in modo sano ed equilibrato per il resto del tempo.
UN MOMENTO PER GLI ALTRI – Lasciamo nella nostra mente uno spazio per immedesimarci nel punto di vista altrui. Cerchiamo di mostraci empatici nei confronti di colleghi, amici e familiari e, prima di affermare il nostro pensiero con tutte le nostre forze, facciamo un piccolo passo indietro per metterci nei loro panni. E se riusciamo a vivere un’esperienza di volontariato è il miglior dono che possiamo fare agli altri e a noi stessi.
IMPARIAMO A DIRE NO- E’ l’altra faccia della medaglia del punto precedente. Se impariamo a comprendere le posizioni altrui, saremo anche più consapevoli di noi stessi e capaci di difendere le nostre idee e il nostro spazio quando è il caso di farlo.