Una festa particolare, alla quale sono spesso legate aspettative esagerate e troppi riti scaramantici
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La serata di Capodanno è una festa molto particolare nella quale ci sentiamo quasi obbligati a divertirci, a stare allegri in compagnia e a vivere un momento perfetto perché, si sa, l’anno nuovo deve cominciare bene, anzi con il botto. Proprio per questo il veglione di San Silvestro rischia di deluderci e di lasciarci con l’amaro in bocca, tanto che sono molti quelli che detestano con tutte le loro forze la notte dell’ultimo dell’anno e dichiarano di non voler neppure aspettare la mezzanotte. Perché succede tutto questo e come fare a godersi fino in fondo una serata che, almeno nelle intenzioni, deve essere speciale?
TROPPE ASPETTATIVE – Lasciare l’anno vecchio e cominciare quello nuovo richiede, anzi impone, certi rituali, come i botti di mezzanotte, una compagnia nutrita e rumorosa, una cena pantagruelica, la biancheria rossa. Tutto questo per accalappiare la fortuna: del resto, per cominciare bene occorre per lo meno essere allegri e con uno stato d’animo positivo. Se però, ci troviamo a vivere una situazione diversa, ad esempio siamo da soli e poco inclini all’allegria, la sera del 31 dicembre può diventare un vero tormento. Oppure, se anche abbiamo organizzato o siamo invitati a una bella festa, abbiamo delle aspettative così alte che tutta la situazione rischia di non essere all’altezza dei nostri desideri. Il primo passo peer godere davvero la serata di San Silvestro, dunque, è moderare le nostre aspettative: per divertirsi non occorre che tutto sia perfetto, basta che si tratti di un momento piacevole. Tutto sta nel fatto che la nostra immaginazione crea innumerevoli sfaccettature e si figura mille particolari per quella che in fondo è solo una serata: riduciamo quindi le nostre attese e sforziamoci di aspettarci qualcosa di più semplice avremo meno probabilità di trovarci con l’amaro in bocca.
IL SENSO DEL TEMPO CHE PASSA – Il 31 dicembre è inevitabilmente un momento in cui si gira la clessidra e si è costretti a prendere coscienza del tempo che passa. È inevitabile quindi tracciare un bilancio degli eventi dell’anno che si conclude e questo può portare con sé una certa insoddisfazione: è inevitabile non soffermarsi su qualcosa che non è andato come avremmo voluto. Possiamo anche essere assaliti dal pensiero delle difficoltà che ci attendono, aumentando il senso di preoccupazione. La soluzione, per non essere troppo colpiti dal dispiacere per fatti del passato e dall’ansia per quelli futuri, è vivere il presente: in questo caso, concentriamoci sulla nostra serata e godiamocela per quello che è, affrontando gli eventi un passo alla volta.
TROPPO ALCOL – Prima l’aperitivo, poi il brindisi prima degli antipasti e dopo i molti bicchieri che accompagnano le diverse portate. Si arriva a mezzanotte con un tasso alcolemico già decisamente elevato e la serata è ancora a metà. Ma non sempre il bere è amico del buonumore: se ad un certo punto cominciamo a sentirci malinconici, diamo un freno al bicchiere: probabilmente soffriamo della sindrome che i francesi chiamano “vin triste”.
OBBLIGATI A DIVERTIRSI – Un’altra ragione per cui molti odiano il Capodanno è la sensazione di doversi divertire a tutti i costi, e di costi salatissimi si tratta se abbiamo deciso di trascorrere la serata in un veglione organizzato in un ristorante o in un locale. In realtà, sono soprattutto i giovani a entusiasmarsi per questa festa, dato che quando si è nel fiore degli anni, è più facile che il futuro si presenti carico di aspettative e di progetti. Man mano che gli anni passano, le disillusioni aumentano e la festa perde buona parte del suo fascino. In più, quando ci si trova insieme a una folla rumorosa e festante, si ha la sensazione di essere gli unici a provare disagio e questo accresce ancora il malessere. Che fare? Prendiamo atto del nostro fastidio, ammettiamolo e non cerchiamo di reprimerlo. Forse non lo sappiamo, ma sono in moltissimi a detestare il Capodanno: uno studio condotto qualche tempo fa sulla popolazione britannica ha rivelato che quasi il 20% considera il Capodanno addirittura il giorno più triste dell’anno. Un’altra indagine segnala che il 70% degli italiani vive le feste natalizie senza entusiasmo e con ansia (21%) e addirittura depressione (12%).
COME GODERSI AL MEGLIO LA SERATA – Il segreto per un Capodanno di successo sembra dunque essere consapevoli che si tratta di una serata e niente di più. Concentriamoci quindi su quello che la festa ci mette a disposizione: balliamo se c’è la musica adatta, godiamoci il buon cibo e la compagnia che abbiamo a disposizione, senza troppe pretese; indossiamo biancheria rossa e altri amuleti, se vogliamo, ma senza restare male se non porteranno tutta la buona sorte che desidereremmo. E se invece ci troviamo solo in tre o quattro, divertiamoci ugualmente: si può cenare, fare giochi, chiacchierare con calma fino all’ora del brindisi di mezzanotte. Anche se la serata non sarà memorabile, ma solo tranquilla e gradevole, sarà già un successo: in fondo ne abbiamo altre 365 (anzi 366, dato che il 2024 è bisestile) per scatenarci.