Molto più di un gioco

Carnevale: perché mascherarsi fa bene (anche ai grandi)

Travestirsi significa sperimentare una nuova identità e cambiare vita, almeno per qualche momento

21 Feb 2025 - 05:00
 © Istockphoto

© Istockphoto

Il Carnevale, con la sua allegria, gli scherzi e qualche trasgressione, è un momento di pausa giocosa dagli impegni e dalle responsabilità di tutti i giorni. Non a caso è una festa che esiste da secoli: in tempi antichi costituiva il momento di sfrenatezza che precedeva le austerità della Quaresima, oggi possiamo interpretarlo come un momento di leggerezza che può aiutarci ad attenuare lo stress e il peso della vita di tutti i giorni. Le maschere sono l’elemento che meglio caratterizza questo momento spensierato, insieme ai colori di coriandoli e stelle filanti e alle golosità da mettere in tavola: i travestimenti di Carnevale, in particolare, non sono solo un gioco da bambini, ma possono essere divertenti e utili anche in età adulta, come rivelano anche alcuni studi di psicologia.

TRAVESTIMENTI: A CARNEVALE OGNI MASCHERA VALE – Indossare un costume di Carnevale e partecipare a una festa in maschera è un gioco divertente per i bambini ma anche in età adulta.  Se i piccoli possono trasformarsi per qualche ora nei loro super-eroi preferiti, gli adulti possono scoprire lati inediti di loro stessi ed esprimersi con una libertà irraggiungibile nella vita quotidiana, sperimentare nuove identità e persino liberarsi dalle aspettative che spesso sentono gravare su di sé. Indossare un costume o una maschera permette di esprimere parti di noi stessi che di solito teniamo nascosti: una persona timida può scoprirsi improvvisamente coraggiosa, mentre chi fa del pragmatismo una scelta di vita, può abbandonarsi al romanticismo e al sogno, almeno per qualche momento.  Il Carnevale ci offre anche l'opportunità di connetterci con gli altri in modo diverso dal solito: quando siamo mascherati, veniamo giudicati per quello che siamo in quel momento, non per il nostro aspetto consueto o per la nostra fama. Una festa in maschera può essere quindi un ottimo modo per alleviare lo stress della quotidianità, dimenticando ansie e tristezza nel ballo, nel riso e in qualche peccato di gola.

IL RUOLO DEL CARNEVALE IN PSICOLOGIA -  Il valore del travestimento è stato sottolineato più volte dalla psicologia e dalla psicoanalisi, tanto che la maschera viene spesso utilizzata con scopi terapeutici, ad esempio, nello psicodramma e nella rappresentazione scenica di situazioni di vita reale, per esplorare e risolvere problemi emotivi e relazionali. Secondo Carl Gustav Jung, padre della psicologia analitica, il Carnevale è un modo per riequilibrare e integrare il nostro lato “Ombra”, ovvero la parte profonda di noi stessi che contiene gli aspetti socialmente inammissibili che cerchiamo di rifiutare e rimuovere, ma che finiscono per emergere sotto forma di disturbi e che condizionano molti aspetti della nostra vita. La psicologia considera spesso la maschera come la proiezione e l'esternalizzazione di un nostro desiderio, come evasione da quello che siamo nella realtà quotidiana e persino come un atto di ribellione o di manifestazione di un piacere e di un’aspirazione nascosta. Le maschere, inoltre, possono avere una funzione catartica: nascosti dietro l'anonimato, almeno parziale, di un travestimento, possiamo sentirci liberi dai nostri limiti e sperimentare uno stato di benessere che a volte si protrae anche al di fuori del periodo strettamente carnevalesco. La maschera è anche il sipario che si frappone tra noi e gli altri e che, paradossalmente, ci spinge a essere davvero noi stessi: come diceva Oscar Wilde: "Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero". Una teoria elaborata dall'antropologo francese Arnold van Gennep, attivo nella prima metà del Novecento, propone anche un'interpretazione del Carnevale come rito di passaggio, in cui la persona sperimenta il distacco dalla propria situazione, vive un momento di transizione di ambiguità ed incertezza, e approda infine alla società con un nuovo stato. L'antropologo britannico Victor Turner ha approfondito quest'analisi, sottolineando, nella seconda fase del processo, l'importanza dei simboli e dei rituali del Carnevale, momento in cui le regole e le posizioni sociali vengono sovvertite e nel quale si percepisce una maggiore sensazione di uguaglianza e un senso di comunità in cui le persone sperimentano un livello di parità e connessione più profondo.

CARNEVALE SÌ, MA CON GIUDIZIO – Anche nel periodo degli scherzi e degli eccessi non si devono mai dimenticare la sicurezza e la salvaguardia della salute. Il Ministero ha emanato da tempo un vademecum di buone pratiche per un Carnevale sicuro, da non dimenticare mai.

1) Attenzione agli spray negli occhi: non spruzzateli mai sul viso delle persone perché possono essere nocivi per la pelle e causare danni alla cornea.

2) Non usare gli spray vicino alle fiamme e alle fonti di calore, comprese le candeline delle torte: contengono alte percentuali di sostanze infiammabili, molto pericolose.

3) Controllare brillantini e tessuti glitterati: i glitter possono staccarsi con facilità e penetrare negli occhi, nel naso e nella bocca provocando serie irritazioni.

4) Attenzione alle parti piccole di costumi: bottoni e piccoli ornamenti potrebbero staccarsi ed essere ingeriti dai bambini piccoli. Attenzione anche ai laccetti che, se troppo tirati, potrebbero provocare soffocamento.

5) Leggere bene le etichette: costumi, spray, maschere devono essere munite di specifiche etichette sulle quali deve essere indicata la garanzia di “non infiammabilità” e il marchio Ce.

6) Attenzione ai cattivi odori: potrebbero indicare la presenza di sostanze tossiche presenti nei costumi o nelle maschere. Nel dubbio, esporre all'aria o, se è possibile, eseguire un lavaggio.

7) Usare cosmetici di qualità: per truccare i bambini cercate di usare cosmetici ipoallergenici e, prima di utilizzarli testateli su di voi su una piccola porzione di pelle. Meglio evitare di truccare le parti più delicate come le zone vicine alle mucose e agli occhi.

8) Scegliere con attenzione gadget e accessori delle maschere (spade, lance, cappelli, caschi, occhiali, bacchette magiche, coroncine, fasce). Possono presentare bordi affilati e parti metalliche taglienti.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri