Come mantenere la pace interiore... e familiare
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Le feste si avvicinano e insieme ai momenti di socialità familiare a cui è impossibile dire di no si moltiplicano i giorni dai contatti ravvicinati con parenti che di solito vediamo con meno ansia e frequenza. I giorni natalizi possono mettere a dura prova i livelli di stress, ma il vero segreto riguarda altro... e vale tutti giorni dell'anno.
Secondo diverse statistiche oggi la prima causa di divorzio delle coppie italiane riguarda i rapporti con la famiglia d'origine. I genitori, infatti, costituiscono senza alcun dubbio un importante riferimento, sia per quanto riguarda i valori in cui ognuno crede e che utilizza per affrontare l'esistenza, sia come sostegno e appoggio nei momenti di difficoltà. Tuttavia, è bene riflettere su un punto tutt'altro che accessorio: nel momento in cui decidiamo di costruire il nostro presente insieme a un partner accettiamo implicitamente di unire due visioni della vita e costituire una nuova mappa, fondata su entrambi.
L'eredità lasciata dalle nostre famiglie, in senso materiale e soprattutto spirituale, è un concentrato di valori, modi di fare, convinzioni, idee che in maniera più o meno spontanea possono risultare condivisibili o totalmente respinte dal partner. È chiaro che, almeno in teoria, si suppone che la persona che abbiamo scelto come compagno o compagna di vita abbia un orizzonte comune rispetto al nostro, altrimenti ogni dialogo rischierebbe di diventare una battaglia sanguinaria e dolorosa, ma questo non significa che si debba essere uguali. Quando litighi con il partner pensi con la tua testa o con la mente dei tuoi genitori? Questa domanda all'apparenza banale svela molto dei nostri meccanismi inconsci: più frequentemente rispetto a quanto non si pensi, introiettiamo così in profondità valori e modi provenienti dalla nostra famiglia da non renderci conto che, in realtà, essi appartengono non a noi, bensì al nostro sistema familiare d'origine.
Di fronte a una scelta o una discussione la prossima volta analizza la situazione come se tu dovessi raccontarla in forma di storia o film a una terza persona: la situazione, una volta spiegata a te stesso e ascoltata, ti apparirà diversa. Pensa a ciò che tu desideri realmente. I nostri bisogni sono autentici, chiari e forti; ciò che li rende problematici è il semplice fatto che noi non vogliamo ascoltare le nostre necessità più autentiche per paura di scontentare o ferire le persone a cui vogliamo bene. Dove e con chi trascorrerai Vigilia e pranzo di Natale o Capodanno? L'inconscio suggerisce risposte immediate e chiare, perché in profondità ognuno di noi sa esattamente di cosa ha bisogno e cosa ci rende felice: in questo i bambini sono grandi maestri perché raramente dicono qualcosa per convenienza, d'istinto affermano ciò che realmente sentono.
Questo Natale permettiti anche tu di affermare i tuoi bisogni. Una volta individuate le tue reali necessità non ti resta che comunicarle a chi ti sta a fianco. Una buona comunicazione per essere efficace deve essere diretta e chiara: non farti prendere dalla tentazione di aggirare il problema con giri di parola che renderebbero soltanto più confuso il tuo punto di vista. Dalla scelta dei regali a dove trascorrere pranzi e cene festive tu conosci con esattezza ciò che pensi.
Il vero segreto è accettare di essere fedele ai tuoi bisogni e essere tu stesso convinto che ti meriti di trascorrere le feste nel modo che è più consono a te: nel momento in cui sei sicuro di te puoi comunicare a chi ti sta intorno ciò che vuoi fare. Usa la gentilezza e un sorriso: quando non cerchiamo nell'altro un consenso ma semplicemente comunichiamo con sicurezza ciò che vogliamo siamo consci e perfettamente pronti al fatto che gli altri potrebbero non avere una reazione positiva. Con il tempo chi saprà capire comprenderà che non c'è un unico modo di vedere le cose. Nel frattempo ti rimarrà la soddisfazione non da poco di vivere felicemente le tue scelte ed essere onesto nei confronti di te stesso. Durante le feste e in ogni momento della quotidianità.