Benessere psicologico

Dieci segnali che hai bisogno di lavorare su te stesso

Osserva le tue azioni, ascolta il messaggio, cambia attitudine

15 Set 2014 - 07:00
 © agenzia

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Ogni giorno produciamo un numero incredibile di azioni, ma la maggior parte di esse sfugge al nostro controllo. Si tratta di gesti meccanici che facciamo senza renderci conto e di cui nella maggior parte dei casi non si conserva alcun ricordo. Eppure essi sono in grado di raccontare aspetti profondi del rapporto con te stesso.

Sempre pronti a vedere e giudicare chi gravita nella nostra orbita, di rado ci soffermiamo a osservare ciò che noi trasmettiamo agli altri. Utilizza una normale giornata per guardarti come un osservatore esterno. La prima regola? L'obiettivo non è giudicare, ma semplicemente guardare le piccole azioni a cui solitamente non presti attenzione, un'autentica rivelazione sui bisogni che ognuno di noi, talvolta in maniera nascosta, esprime nei confronti del mondo.

1 Rispondi o reagisci? Esistono due modalità con cui rapportarci agli altri: la prima è ascoltare e cercare di rispondere interagendo con gli interlocutori. Il secondo modo riguarda chi attacca l'avversario con le proprie convinzioni e in realtà non ha niente a che fare con il reale ascolto. Se sei abituato a replicare immediatamente e assumi spesso un atteggiamento difensivo ricorda che non è contrapponendosi in maniera decisa che avrai più credibilità. Prenditi il tempo e la libertà per ascoltare l'altro, poi formula il tuo pensiero e prova a esprimerti senza attaccare o difenderti, ma con la coscienza che stai semplicemente esponendo un parere differente, in grado di rendere più ricca la discussione.

2 Dai peso a ciò che dicono gli altri? Prestare attenzione alle persone, soprattutto chi reputiamo amico e importante nella nostra vita, è vitale, tuttavia ricorda che nemmeno coloro che ti conoscono e amano più al mondo sarebbero in grado di prendere una decisione al posto tuo: spetta solo a te. Solamente con il coraggio di prendere in mano la propria vita è possibile essere persone consapevoli e soddisfatte: stare con gli occhi puntati verso gli altri ti allontana da te stesso.

3. La persona con cui condividi la vita ti rende felice? Una relazione d'amore è un progetto che si porta avanti giorno dopo giorno. Quando le giornate piene di lacrime sono ben più numerose di quelle sorridenti non stai dando a te stesso ciò che ognuno di noi merita: è tempo di riflettere, soprattutto sul fatto che continuando questo modello di rapporti finirai per avvelenare la tua autenticità anziché nutrire il bisogno di essere amato per ciò che sei.

4. Ti fai selfie ogni due minuti? Uno studio statunitense ha analizzato la mania che da qualche mese impazza sul web. Secondo l'American Psychiatric Association l'abitudine all'autoscatto quando diventa ossessiva denuncia un vero e proprio disturbo mentale: insicurezza, mancanza di autostima, bisogno di approvazione. La domanda da farti è la seguente: che sensazioni provi quando le persone commentano la tua foto? E quando viene ignorata?

5 Quando tempo passi da solo? La solitudine non riguarda l'assenza dell'altro. Al contrario essa è la capacità di godere del tempo con noi stessi. Spesso è necessario un lungo percorso per saper apprezzare i preziosi attimi in cui stare da soli. Se sei sempre circondato di amici e conoscenti, non hai mai vissuto da solo e il partner o le amiche costituiscono una presenza fissa è il momento di uno stop. Inizia con una sera alla settimana esclusivamente dedicata a te e chiediti quali sono le attività che ti mettono di buon umore.

6.Sei sempre occupato? Il bisogno di avere qualcosa da fare è rivelatore dell'incapacità di stare soli con se stessi almeno quanto il fatto di essere perennemente circondati da persone. Fare tante cose permette di non pensare, soprattutto ai lati oscuri che abbiamo paura incontrare: impara a goderti la magia di seguire i tuoi ritmi, assaporare il silenzio, riscoprire ciò che ami.

7. Ascolti davvero gli altri? Per molte persone è facile chiedere agli altri di ascoltare le loro storie, ma quando i ruoli si invertono le cose cambiano. Osserva come ti comporti mentre qualcuno ti parla: se guardi il cellulare (pessima abitudine!), inizi a pensare o fare altro, interrompi chi parla per raccontare qualcosa che riguarda te... chiudi la bocca e riporta l'attenzione a chi hai di fronte!

8. Sei dipendente dalle tue relazioni? La dipendenza può concretizzarsi facilmente in un rapporto d'amore, ma anche nelle amicizie. Arrabbiarsi perché qualcuno non vuole fare qualcosa con noi è un esempio banale della rapidità con cui ci si possa trasformare in piccoli tiranni: gli altri hanno tutto il diritto di pensare e agire secondo il loro punto di vista. Sviluppa la tua indipendenza, fisica e mentale.

9. In bus o in treno ti riduci a passare tutto il tempo giocando con il cellulare? La prossima volta prova a guardarti intorno. Ascolta il tuo respiro, senti le contratture del corpo, incontra lo sguardo di chi ti circonda, soffermati sul paesaggio: spesso il silenzio è la voce che incute più paura, bisogna avere il coraggio di incontrarlo e lasciargli spazio.

10 Sono anni che rimandi la felicità al momento in cui... perderai qualche chilo, otterrai quel lavoro, riuscirai a soddisfare quel desiderio? Non rimandare un cambiamento se credi che davvero sia importante, ma soprattutto evita di dire bugie a te stesso. La vita è adesso, esattamente così come siamo, imperfetti e meravigliosamente unici.

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