Immaginario collettivo

Donne nella storia: l’altro Novecento, cento anni di storia al femminile

Una bella mostra presso il Castello d’Agogna (Pv) ripercorre per immagini l’evoluzione della figura femminile e del suo ruolo nel XX secolo

13 Set 2021 - 05:00
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La storia è stata scritta quasi interamente dagli uomini, anche in tempi recenti. Proprio per questo è particolarmente interessante osservare come, nel XX secolo, si sia evoluta nel corso dei decenni la figura femminile perché proprio attraverso la moda, il costume e le attività, è possibile ricavare una chiave di lettura diversa, più sfaccettata ma anche più fedele, del ruolo della donna in tempi ancora molto vicini a noi. Suggestioni e testimonianze arrivano da una bella mostra, intitolata "L'altro Novecento: cento anni di storia al femminile", aperta da sabato 11 settembre a Castello Isimbardi di Castello d’Agogna (Pavia): fino al prossimo 24 ottobre si possono ripercorrere testimonianze e pagine di un racconto multiforme e sfaccettato. 

La rassegna, promossa dalla Fondazione Vera Coghi, propone diversi spunti di riflessione. È in primo luogo un percorso di consapevolezza storica che, partendo dal passato, ci porta a riflettere sul presente e ad aprirci alle aspettative e alle opportunità che si offrono alle nuove generazioni.  La mostra analizza l’evoluzione dell’immagine e del ruolo della donna nel XX secolo ed è composta da una selezione di dipinti del Novecento italiano, con opere di artisti tra cui Boldini, Zandomeneghi, Morbelli e Saccaggi. L’esposizione si apre con dipinti di Segantini, Longoni, Ezechiele Acerbi, Truffa: artisti appartenenti alla stagione del Realismo di fine Ottocento-primo Novecento e che hanno rappresentato con una sensibilità particolare la condizione della donna. I temi dell’ambiente di campagna sono quelli della povertà, materiale e culturale, della maternità, frequente e rischiosa, dell’accudimento della casa e della famiglia fin dall’infanzia, della fatica fisica estrema. In città, invece, dove già esiste una tradizione borghese, si aprono scenari nuovi. Le signore sono attratte da cinema, teatro, musica, ballo, grandi magazzini, caffè. Un pittore come Giovanni Boldini, che vive l’esperienza parigina della Belle époque, è molto richiesto dalle signore dell’alta società, delle quali l'artista coglie il fascino elegante e le ritrae nei guizzi delle pieghe delle vesti delle occasioni mondane e nelle pose compiaciute dei volti.

Una sezione della mostra è dedicata all’immagine della donna nella fotografia e rappresenta le diverse sfaccettature di un mondo femminile alla ricerca di nuovi orizzonti e nuove dimensioni. con immagini provenienti da importanti collezioni private e pubbliche, tra cui l’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano e l’Archivio Chiolini dei Musei Civici di Pavia. A queste si aggiunge una selezione di immagini pubblicitarie provenienti dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso. Il ritratto femminile, dall’infanzia alla maturità, dalla realtà domestica a quella sociale e lavorativa, racconta il cambiamento della concezione della donna e del suo rapporto con l’uomo in uno spaccato della società che, superato il Dopoguerra, mostra un’Italia pronta a intraprendere un periodo di sviluppo e benessere. Sguardi, volti, abiti, riti e abitudini svelano così speranze e aspettative di generazioni di donne nel loro cammino verso una sempre maggiore consapevolezza e autonomia.

Completa l’evento una sezione dedicata alla moda, con una serie di proiezioni multimediali e una mostra di abiti d’epoca, che prosegue anche al Castello Visconteo di Sartirana dove è esposta una straordinaria collezione storica d’alta moda della seconda metà del Novecento. A latere, un ciclo di tavole rotonde e un programma per le scuole secondarie dedicato ai temi del femminicidio, del rapporto uomo-donna e del body shaming. 

Info: L’altro Novecento, Castello Isimbardi, Castello d’Agogna (Pv). Sito: https://laltro900.wixsite.com/mostra. 
 

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