Intorno all’Albero

Feste di Natale: come sopravvivere al party aziendale

Un appuntamento al quale è bene non sottrarsi e che può invece riservare piacevoli sorprese, anche galeotte

10 Dic 2024 - 05:00
 © Istockphoto

© Istockphoto

Le feste di Natale aziendali sono un grande classico del periodo prenatalizio e uno degli obblighi sociali a cui è difficile sottentrarsi, con brindisi e cene in compagnia di colleghi e superiori. Come ci si deve comportare in queste occasioni? Fermo restando che la prima regola è partecipare (non presentarsi è di per sé un errore) anche se l’evento non è nelle nostre corde, ci sono una serie di suggerimenti di sopravvivenza ai quali appellarsi per superare la serata e concedere una chance a colleghi con i quali non siamo magari in rapporti idilliaci: c’è sempre la possibilità che l’evento possa stupirci e che possa persino rivelarsi galeotto.  

LA PASSIONE SBOCCIA ALLA FESTA DI NATALE AZIENDALE - Secondo un sondaggio realizzato dalla piattaforma di incontri Ashley Madison, sono in molti a concedersi un'avventura, anche extra-coniugale, con un/una collega proprio in questa occasione. I party e le cene aziendali sono un'occasione in cui le persone riescono a essere se stesse a prescindere dalla propria posizione nella gerarchia aziendale e si liberano dalle rigidità dell'ambiente e dallo stress lavorativo. La festa natalizia può essere quindi un'occasione perfetta, con la complicità di un po' di alcol, in cui lasciar venire finalmente a galla l’attrazione per un/una collega, repressa nei mesi di lavoro precedenti. Il 40% dei partecipanti al sondaggio, condotto dalla piattaforma tra i propri utenti, ha ammesso di aver appagato questo desiderio proprio in questo genere di occasioni. I sensi di colpa sembrano pochi: il 93% di chi ha ceduto alla passione si è dichiarato felice e non rinnega l’esperienza libertina. Nella maggior parte dei casi l'approccio avviene tra colleghi dello stesso livello (78%), ma non mancano le esperienze con colleghi di altri team (39%) e addirittura con un capo o superiore (24%). Il timore di essere scoperti è l’aspetto che più tiene con il fiato sospeso, soprattutto le donne (75% vs. il 64% maschile), in particolare perché il timore di essere scoperti con un/una collega è maggiore rispetto a quando si intrattiene un rapporto fisico con una persona qualsiasi.

CONCEDIAMO UNA POSSIBILITÀ ALLA FESTA – Anche se i rapporti di lavoro non sono sempre di ottimale armonia, decidere di non partecipare a una festa aziendale è il primo errore da non commettere: mancare al party può essere considerato un segnale di mancanza di spirito aziendale e di poco impegno.  Per quanto di solito la festa non sia un evento obbligatorio, rappresenta un momento importante in cui creare connessione con il nostro team. Se proprio non ce la facciamo, mandiamo per lo meno una mail in cui giustifichiamo l'assenza spiegandone le ragioni: se ci limitiamo a non presentarci, qualcuno sicuramente noterà la nostra assenza e non mancherà di farla rilevare, costringendoci a scuse potenzialmente imbarazzanti. Se l'ambiente e la compagnia proprio non fanno per noi, non occorre restare fino alle ore piccole: un intervallo ragionevole può essere sufficiente, a patto di mettere la massima cura nel farsi vedere da colleghi e referenti, passare a salutare e ringraziare il capo e, possibilmente, farsi fotografare e comparire in qualche selfie, giusto per dimostrare la propria partecipazione oltre ogni ragionevole dubbio. Inutile dire che occorre apparire sorridenti e ben disposti, esibire il look giusto e mostrarsi molto dispiaciuti al momento di andare via. Se la festa prevede una cena seduti a tavola è necessario, naturalmente, non andare via prima che sia stato servito almeno il dessert, se non addirittura il caffè. In questo caso, scegliamo un posto accanto a un collega con cui siamo in buoni rapporti (ce ne sarà almeno uno!) e manteniamo la mente aperta a ogni possibilità: potremmo avere anche qualche piacevole sorpresa.

E SE PROPRIO LE COSE NON VANNO, ECCO UN VADEMECUM DI SOPRAVVIVENZA -
- Lasciamoci alle spalle le liti e gli episodi spiacevoli dell’anno e cerchiamo di essere sorridenti e ben disposti anche con i colleghi antipatici: è vero che nella vita occorre tenersi stretti gli amici, ma ancora di più i nemici!
-Attenzione al look: anche se non occorre vestirsi "da ufficio" è imperativa una certa sobrietà. Seguiamo la regola del "non troppo": vanno bene gli outfit non troppo aggressivi, non troppo scollati o corti, non troppo aderenti, ma nello stesso tempo non troppo seri. È bene comunque scegliere un outfit in cui ci sentiamo a nostro agio e che ci faccia sentire bene.
- Farsi vedere subito, appena arrivati: all'inizio della festa il nostro aspetto è ancora disteso e sorridente, l'ambiente non è ancora troppo affollato e l'atmosfera è più distesa. In questo modo, quando decideremo di averne abbastanza, potremo defilarci in serenità. Salutiamo e facciamoci notare dal capo, scambiamo due chiacchiere con i colleghi e beviamo qualcosa: a quel punto potremo eclissarci con discrezione.
- Sfruttiamo l'occasione per fare nuove conoscenze: anche se trattenersi a conversare con i proprio colleghi è la soluzione più facile per trascorrere la serata, la festa dovrebbe servire a farci incontrare persone che non abbiamo occasioni frequenti di vedere e che potrebbero esserci utili. Evitiamo però di parlare direttamente di lavoro: conversiamo del più e del meno, annunciando semmai una nostra mail con un progetto che ci sta a cuore per i giorni successivi.
- Nessun eccesso: anche se si tratta di una festa, ricordiamo che ci troviamo tra colleghi di lavoro. Evitiamo quindi i comportamenti eccessivi, come i balli troppo scatenati, le perfomances canore esagerate e soprattutto accostiamoci all'alcol con moderazione.
- Cautela con il partner: prima di presentarci insieme a una persona, informiamoci se è prevista la presenza di un accompagnatore. Se il +1 è ben accetto, la situazione va valutata con attenzione e con l'interessato, specie se si tratta di un compagno di fresca data. Nella migliore delle ipotesi il poveretto rischia di annoiarsi a morte, ma se è un soggetto troppo intraprendente potrebbe creare situazioni imbarazzanti. Meglio mettere le cose in chiaro fin dall'inizio.
- Ringraziare prima di andare via: la festa di Natale, anche per noi è un evento a cui dobbiamo “sopravvivere” ha richiesto impegno e molto lavoro a chi l’ha organizzata. Un ringraziamento conclusivo è d’obbligo, anche se, uscendo, tireremo un sospiro di sollievo all’idea che, per fortuna, il prossimo party sarà tra un anno esatto.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri