Abitudini detox e un freno ai tour de force: i consigli della psicologa
© Istockphoto
Le vacanze sono finite e il ritorno in città è ormai un dato di fatto per moltissime persone. Mentre eravamo via da casa ci siamo riposati e siamo stati bene, anzi benissimo: il problema ora è capitalizzare i benefici del periodo di ferie e cercare di trattenere il più a lungo possibile il senso di benessere mentale e fisico, che abbiamo sperimentato lontano dal lavoro. Il primo passo, naturalmente, è non abbandonarsi al nervosismo e alla malinconia, ma vivere con spirito positivo il nuovo anno che comincia, ma ci sono accorgimenti utili a vivere questo momento di passaggio nel modo meno traumatico possibile, senza ricadere subito nello stress quotidiano.
UN RIENTRO SOFT - I consigli per affrontare in modo soft il ritorno dalle vacanze vengono dalla dottoressa Claudia Campisi, psicologa che collabora con TherapyChat, la quale ci rassicura: i vantaggi che le vacanze hanno portato al nostro stato psicofisico possono essere conservati, anche se occorre un po’ di impegno e qualche strategia. Il primo passo sta nel programmare un rientro soft alla vita quotidiana. Per questo sarebbe stato utile giocare di anticipo, addirittura prima della partenza, cercando di pianificare per il rientro un’agenda leggera, per non trovarsi assillati da scadenze e impegni inderogabili fin dai primi giorni di ritorno alla vita quotidiana. Una mole troppo fitta di impegni rischia infatti di riattivare, fin da subito, un circolo vizioso di stress e di pressione emotiva.
L’UNIONE FA LA FORZA – Questo elementare accorgimento non è stato possibile e ora ci troviamo presi da mille cose? Facciamo tesoro dell’esperienza per il prossimo anno e nel frattempo troviamo un modo per correre ai ripari. Cerchiamo ad esempio un po’ di aiuto nella rete familiare per le incombenze domestiche, e in quella lavorativa per gli impegni professionali, tra i colleghi con i quali siamo in maggiore sintonia. Analizziamo la nostra agenda e identifichiamo le attività che possiamo in qualche modo delegare ad altri: la consuetudine allo scambio reciproco di favori e una consuetudine alla collaborazione reciproca con i colleghi potrebbe rivelarsi un’utile risorsa da mettere in atto anche in occasioni future. Tra le attività che invece richiedono proprio la nostra attenzione, compiliamo una scaletta di priorità e affrontiamole una dopo l’altra a cominciare dalle più urgenti, procedendo passo per passo, senza lasciarci prendere dal panico e dalla frenesia.
IL TEMPO PER NOI – Il tempo delle vacanze è rigenerante perché è in gran parte “tempo per noi”. Per conservare questa caratteristica, così importante per il benessere fisico e mentale, non occorre aspettare la prossima vacanza: impariamo a conservare, nella nostra agenda di doveri, almeno uno spazio a settimana che sia solo nostro, magari nel weekend, e che abbia le stesse caratteristiche rigeneranti e “detox” del tempo delle ferie. Possiamo dedicarci a un pomeriggio con gli amici, a una visita culturale, a uno sport che ci diverte o anche semplicemente a uno spazio di dolce far niente. L’importante è non sacrificare del tutto le opportunità di “ricarica” personale.
NON SENTIAMOCI IN COLPA - Una delle caratteristiche del tempo libero che ci godiamo in vacanza è che possiamo approfittarne senza sentirci in colpa. Impegniamoci dunque a conservare questa esperienza di equilibrio anche nella quotidianità: durante la nostra pausa di ricarica dimentichiamoci delle incombenze che abbiamo messo tra parentesi e “diamoci il permesso” di staccare la spina per un momento, riconoscendo a noi stessi una meritata fiducia.
NUOVI INTERESSI – Un altro accorgimento che può esserci d’aiuto è inserire nuovi interessi e nuovi stimoli nella nostra routine quotidiana. Può trattarsi di un nuovo sport, che magari abbiamo “assaggiato” in vacanza e nel quale vogliamo cimentarci con continuità, o di una vecchia passione che abbiamo riscoperto dopo un lungo intervallo di tempo, nella quale magari coinvolgere gli amici o il partner, o ancora di una coccola da dedicare al nostro corpo.
A MALI ESTREMI – Se tutto questo non funziona, una strategia sempre valida è organizzare subito un altro momento di vacanza, anche se breve, in modo da avere qualcosa di piacevole da aspettare. Un recente studio, condotto dagli psicologi della Erasmus University di Rotterdam e della Tilburg University, ha comparato i livelli di felicità che provano le persone che vanno in vacanza rispetto ai non vacanzieri. I primi godono soprattutto della soddisfazione che si prova pregustando il piacere del viaggio imminente. Secondo gli esperti, dunque, il segreto sembra risiedere nel moltiplicare durante l’anno i periodi di stacco, per vivere più volte lo stato d’animo positivo che precede il viaggio.