La serenità? È un'attitudine. Se non puoi cambiare ciò che vivi… inizia a viverlo in modo diverso!
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Una persona allegra genera sorrisi intorno a sé. Serenità e gentilezza moltiplicano i sentimenti positivi e creano un'atmosfera rilassata. È lo stesso meccanismo per cui, all'opposto, quando capita di incontrare persone maleducate, la sensazione di fastidio e malumore sembra diventare anche nostra e modificare il comportamento che abbiamo verso gli altri. Credi che la felicità sia troppo lontana? Ecco come partire dalle piccole cose che fanno la differenza.
DAL CORPO ALLA MENTE – Il sorriso mette in moto una serie di reazioni a livello muscolare e neuronale: le endorfine iniziano a circolare nell'organismo e la sensazione di benessere aumenta. Ecco perché è così importante ridere e sorridere. Sai che un bambino può ridere anche trecento volte in una giornata? Secondo gli studi una persona adulta in media non supera le venti. Iniziare a sorridere di più non significa fingere, ma imparare a crearsi una parentesi dal caos anche quando tutto sembra andare storto.
GLI OSTACOLI – Ti capita un imprevisto. Come reagisci di solito? Arrivare in ritardo al lavoro, l'auto che si guasta all'improvviso, un guaio che non ti aspetti certamente fanno arrabbiare, eppure fanno parte di ciò che può accadere nel corso della giornata. Prova a pensare in modo diverso e focalizza la mente su soluzioni alternative. Di frequente cercare di recuperare il programma iniziale… fa perdere ancora più tempo!
ELASTICITÀ E VELOCITÀ – Cambiare programmi adeguandosi alle nuove situazioni è questione di allenamento. Esercitando elasticità e velocità impariamo a rispondere alla situazione presente trovando soluzioni adeguate, in grado di risultare migliori per i nostri bisogni. Con il tempo questo atteggiamento migliorerà la qualità della nostra giornata. Gli imprevisti non smetteranno di accadere, ma tu avrai imparato a gestirli in modo più funzionale. Prendi esempio dai bambini: la loro attitudine giocosa è un insegnamento di grande valore.
VAI OLTRE – Essere felice non è una condizione riservata alle persone ottimiste, ai momenti in cui va tutto bene o a chi pensi abbia una vita migliore della tua. La felicità è l'atteggiamento che possiamo scegliere di coltivare, ogni giorno. L'etimologia del verbo soprassedere (dal latino 'sopra» 'sedere, stare') ci insegna una lezione importante: ci sono volte in cui rimandare non è una fuga, ma un modo per prendere tempo. Quando impariamo a guardare ciò che ci accade da una certa distanza iniziamo a dare un valore diverso alle cose. E persino una risata in mezzo al traffico diventa possibile.