Mezzi pubblici

Galateo della metropolitana: sui treni come il bon ton comanda

Le buone maniere da usare ogni giorno sui mezzi di trasporto, per rendere il viaggio migliore per tutti, noi compresi

29 Ott 2024 - 05:00
 © Istockphoto

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La metropolitana è quel “tappeto magico” che ci porta in breve tempo da una parte all’altra della città, evitando di rimanere imprigionati negli ingorghi, nel rebus dei parcheggi, nel caos dell’ora di punta. Come tutti i mezzi pubblici, ha anche i suoi svantaggi: l’affollamento, la necessità di stare a stretto contatto con persone estranee, a volte la scomodità di dover gestire zaini, o altri oggetti ingombranti. L’aspetto più sgradevole è senz‘altro vedere il proprio spazio personale ridotto al minimo: proprio per questo è indispensabile tenere presenti alcune norme di galateo e di buon comportamento, per fare in modo che il viaggio sia il più piacevole possibile, o almeno il meno sgradevole, per tutti, compresi noi stessi.

BON TON FIN DALL’INGRESSO – Cominciamo a essere educati fin dal primo istante: presentiamoci ai tornelli con il biglietto o l’abbonamento già in mano, evitando di bloccare il flusso di passeggeri mentre rovistiamo nella borsa o nello zaino come se non ci fosse un domani. Se proprio ci siamo scordati di premunirci per tempo, posizioniamoci almeno in un angolo, lasciando via libera agli altri passeggeri senza bloccare il flusso. Se poi il controllo del biglietto è richiesto anche in uscita, come ad esempio accade nella metropolitana di Milano, vale ancora la stessa cortesia: avviciniamoci ai tornelli con il tesserino o il tagliando alla mano.  Ricordiamo poi che, sulla scala mobile che ci porta al marciapiede o all’uscita, ci si dispone sulla destra quando ci lasciamo semplicemente trasportare, lasciando libero lo spazio di sinistra per chi ha fretta e vuole risparmiare tempo salendo o scendendo i gradini. In alcune città, ad esempio a Londra, questa norma non scritta è tassativa: chi ingombra la corsia “veloce” rischia di essere travolto senza complimenti. Con buona pace del fair play britannico.

ASPETTANDO IL TRENO – Lo suggerisce anche il buon senso: se non si lasciano scendere le persone in arrivo, non si crea lo spazio sui vagoni per la salita di nuovi passeggeri. Niente assalti al treno, dunque, anche se abbiamo fretta: disponiamoci ai lati delle porte sfruttando tutta la banchina, e aspettiamo che sia terminata la discesa. Inoltre, per velocizzare al massimo l’afflusso, cerchiamo di prendere posto accanto a un sostegno a una certa distanza dagli accessi, in modo che l’accesso resti sgombro e gli altri passeggeri possano salire più rapidamente.

IL BON TON A BORDO – Qui i punti da discutere sono numerosi. Innanzi tutto, impariamo a muoverci con un po’ di misura: evitiamo ad esempio di lanciarci alla conquista dell’ultimo posto a sedere ancora disponibile, travolgendo chiunque si trovi sulla nostra strada. Prima di accomodarci, diamo uno sguardo intorno a noi: se c’è una persona anziana o disabile, oppure una donna in gravidanza o magari una mamma con un bambino piccolo, non c’è da discutere: il posto a sedere spetta a lui o lei. Lo stesso vale se una di queste persone sale e noi siamo già seduti: cediamo il posto senza esitare e senza far finta di non aver visto, nell’attesa che si faccia avanti qualcun altro. Se l’interessato si schernisce, incoraggiamolo ad accettare con un sorriso e con le parole: “tanto sono quasi arrivato”, anche se le cose non stanno così. Attenzione alle gaffes, come invitare a sedere una signora un po’ sovrappeso, pensando che si trovi in stato interessante: offriamole semplicemente il posto senza fare commenti. Prestiamo sempre la massima attenzione ai nostri movimenti, specie se la carrozza o il bus sono affollati e trasportiamo uno zaino o una valigia: l’educazione imporrebbe, per occupare il minor spazio possibile, di sfilare lo zaino e metterlo per terra, tra i nostri piedi. In ogni caso, teniamo sotto controllo il nostro bagaglio, in modo da occupare meno spazio possibile. Evitiamo anche i movimenti non necessari e non dimentichiamo di reggerci sempre ai sostegni, per evitare di cadere addosso a un altro passeggero in caso di frenata del mezzo. Quando la nostra fermata si avvicina, avviciniamoci per tempo all’uscita, in modo da muoverci con calma, senza travolgere gli altri passeggeri.

PASSARE IL TEMPO CON EDUCAZIONE – I mezzi pubblici sono, proprio come dice il loro nome, un luogo pubblico, ossia di tutti. Quindi, se il tempo del viaggio ci sembra lungo e noioso, dobbiamo trovare un modo per intrattenerci senza infastidire gli altri passeggeri. Possiamo leggere, consultare il cellulare, chattare con gli amici: in ogni caso dobbiamo evitare tutto ciò che fa rumore. La musica si ascolta solo con le cuffiette, verificando che i suoni non siano udibili all’esterno. La suoneria del telefono dovrebbe essere abbassata al minimo, come pure il tono della voce se stiamo telefonando. Va da sé che i messaggi vocali, le conversazioni “in viva voce” e tutto ciò che non è di immediata urgenza dovrebbero aspettare il momento in cui siamo scesi dal mezzo. Viceversa, è un gesto molto maleducato sbirciare lo schermo del nostro vicino: dato che questo accade con una certa frequenza, prestiamo attenzione ai messaggi personali e riservati se li consultiamo quando ci troviamo su un mezzo affollato.

MANGIARE SUI MEZZI PUBBLICI – Anche in questo caso dovrebbe valere il buon senso: nessun problema se in metrò si apre uno snack o un pacchetto di crackers, avendo cura di non lasciare in giro gli incarti, ma addentare un maxi panino imbottito è un po’ troppo. È tollerabile allungare un paio di biscotti a un bambino piccolo molto affamato, ma anche in questo caso ci si deve limitare a una merendina che non sporca, come accade invece con cioccolato, gelato o succo di frutta.  Per un adulto, invece, non ci sono scuse: anche se si va di fretta, si aspetta di essere arrivati a destinazione: il tram o il bus non sono aree pic-nic.

ALTRE NORME DI COMPORTAMENTO – Sembra superfluo ricordarlo, ma sui mezzi pubblici non ci si occupa della propria igiene personale (orecchie, unghie o altro), non ci si trucca, non si mette la crema idratante in viso o alle mani, non ci si sfila le scarpe, per quanto possano fare male. No e poi no, ovviamente, anche al cambio del pannolino del bebé: in emergenza, se il piccolo strilla e si contorce per il disagio, si interrompe il viaggio e si va in bagno. Sono da evitare anche le effusioni troppo esplicite: gli abbracci, i baci, le carezze sono gesti intimi e tali devono restare, senza imporli alla vista degli altri passeggeri. Infine, sono da evitare tutti i comportamenti che possano sporcare il mezzo e risultare molesti agli altri viaggiatori, come occupare più spazio di quello garantito dal nostro posto a sedere o tenere un sedile per un nostro amico. E, a proposito di igiene personale, dato che l’inverno è alle porte e i microbi cominciano a girare, se siamo raffreddati o abbiamo la tosse, prima di salire in metropolitana indossiamo una mascherina.

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