I giorni più freddi dell’anno

Giorni della merla: il tepore delle relazioni contro il freddo del mal di inverno

La brutta stagione può essere un periodo a rischio depressione ma possiamo trasformarlo in un positivo momento di introspezione

29 Gen 2025 - 05:00
 © Istockphoto

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Il freddo dell’inverno raggiunge il suo apice, o almeno così vuole la tradizione, negli ultimi giorni di gennaio, i cosiddetti “Giorni della merla” che si celebrano il 29, 30 e 31 gennaio. Anche se i cambiamenti climatici hanno reso meno rigide le temperature, la fine di gennaio è pur sempre il cuore della brutta stagione, in cui le giornate sono ancora brevi e il cielo grigio può indurre i soggetti più sensibili a soffrire del cosiddetto Disturbo Affettivo Stagionale, comunemente chiamato “mal d’inverno” o "Winter Blues”. Per reagire a tutto questo possiamo impegnarci per trasformare queste giornate in un momento di introspezione e di raccoglimento, facendo appello al sostegno delle nostre relazioni più autentiche e di chi ci è vicino.

CHE COSA SONO I GIORNI DELLA MERLA – La leggenda racconta che, alla fine di gennaio di un’annata particolarmente fredda, una merla trovò rifugio in un camino per sopravvivere al gelo, uscendone annerita (da cui il classico colore scuro della sua razza) ma viva. Il racconto simbolico è un invito a riflettere. Spiega la psicologa esperta in comunicazione e gestione delle crisi, Katuscia Giordano: “La merla è un esempio di come affrontare le difficoltà con creatività e capacità di adattamento”. Tuttavia, aggiunge la dottoressa, superare i momenti di crisi non dipende solo dalle risorse individuali, ma anche dalla capacità di attivare risorse collettive e pianificare strategie: “In questo senso le scienze psicologiche offrono strumenti fondamentali per aiutare le persone a trasformare le difficoltà in opportunità di crescita".

IL DISORDINE AFFETTIVO STAGIONALE - “La riduzione della luce solare", spiega ancora Giordano “influisce sul sistema circadiano umano, alterando i livelli di melatonina e serotonina, ormoni fondamentali per il sonno e l’umore. Questo può portare a sintomi come stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, alterazioni del sonno e dell’appetito. Il freddo esterno rispecchia spesso il nostro bisogno di calore emotivo. È un momento in cui possiamo trasformare il disagio in un’opportunità per rafforzare relazioni e trovare un nuovo equilibrio interiore”.

STRATEGIE E RESILIENZA - L’inverno, dunque, da un lato ci rende più inclini alla malinconia e perfino alla depressione, ma dall’altro, con il suo ritmo più lento, ci invita alla riflessione e alla riorganizzazione delle priorità. È dunque un’occasione per riscoprire l’importanza delle relazioni autentiche e del sostegno reciproco. Insomma, proprio come la merla della leggenda ha trovato riparo ne camino, così anche noi possiamo trovare conforto nella connessione con gli altri, attraverso momenti di condivisione capaci di spezzare il senso d’isolamento e di favorire il benessere emotivo. Dato che l’elemento critico della brutta stagione è la riduzione della luce solare, che regola il ciclo sonno-veglia e influisce positivamente sull’umore, la prima arma a nostra disposizione per combattere il mal d’inverno è esporci il più possibile alla luce, restando più che si può all’aria aperta nelle ore di maggior luminosità o migliorando il più possibile l’illuminazione negli ambienti in cui abitiamo e lavoriamo, sollevando tapparelle e tende e creando, se è il caso, punti luce supplementari. Tutto questo può contribuire in modo significativo a migliorare il nostro equilibrio psicofisico.

DOPO L’INVERNO C’È LA BELLA STAGIONE - Inoltre, ricorda Giordano, i Giorni della Merla ci ricordano che il grande freddo è sempre il preludio a una nuova primavera. “Il freddo può sembrare un ostacolo, ma è anche un momento per rallentare e ricostruire. Ogni inverno porta con sé la promessa della primavera e ogni difficoltà può trasformarsi in una nuova opportunità”. Quando il peso delle sfide invernali, qualunque esse siano, si fa sentire, “il fatto di affrontarle insieme a una persona amica può fare la differenza, anche rivolgendosi, se è il caso, a un professionista che ci aiuti a trasformare le difficoltà in momenti di crescita e prepararci al futuro con maggiore serenità e consapevolezza. L’inverno, con le sue sfide e le sue riflessioni, ci insegna che ogni momento difficile può essere una tappa verso la rinascita e la costruzione di un nuovo equilibrio interiore”.

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