In carriera

Sei spesso in ritardo? Scopri perché non è sempre un difetto

Secondo uno studio scientifico, chi arriva sempre in ritardo ha maggiori probabilità di essere una persona propositiva, con inventiva e… più produttiva

26 Set 2016 - 17:24

Odiati da chi ama la puntualità, per i ritardatari cronici il tempo appare come una materia sfuggente, tanto che persino al lavoro o nei contesti importanti il ritardo diventa difficile da evitare. Gli studi oggi spiegano che dietro un ritardatario spesso si nasconde una persona creativa e più produttiva rispetto alla media. Ecco perché (e come modificare il tuo rapporto con il tempo).

QUESTIONE DI OTTIMISMO – Hai a che fare con un ritardatario cronico e pensi che il suo problema sia la disorganizzazione? Secondo la scienza la questione ha una spiegazione molto differente. Arrivare sempre in ritardo capita alle persone tendenzialmente ottimiste. Per un eccesso di ottimismo, infatti, pensano di avere più tempo a disposizione di quanto sia in realtà, finendo così per fare tardi.

PIÙ PRODUTTIVI – Un articolo apparso sulla rivista Science spiega che le indagini scientifiche hanno riscontrato nei ritardatari livelli maggiori di speranza, entusiasmo e creatività. Chi arriva sempre in ritardo generalmente è una persona efficace nel multitasking, che si impegna a fondo e si lascia coinvolgere dalle attività che svolge.

ATTESA – Arrivare puntuali o in anticipo costringe a lunghe attese, viceversa i ritardatari, immersi in un'attività che spesso li coinvolge in maniera intensa, sfruttano fino all'ultimo il tempo disponibile. Il problema è imparare a fare i conti e sapere in maniera realistica quanto ci impegnerà un certo incontro.

GESTIRE IL TEMPO – Hai appuntamento con qualcuno? Calcola quanto tempo è necessario per raggiungere il luogo dell'incontro. Questo dettaglio può fare la differenza, perché spesso finiamo per non considerare i minuti effettivi a piedi, oppure l'ora e il traffico nel caso si utilizzi l'auto. Confrontati con una persona non ritardataria in modo da avere una seconda stima del tempo necessario per il tragitto.

STRATEGIE UTILI – Dopo aver calcolato a che ora dovrai uscire di casa, pensa se ti serve altro tempo, per esempio per una doccia o raccogliere documenti. Infine, usa una sveglia: questo sistema è utile anche per monitorare il tempo che usiamo per navigare su internet. Immagina le ore della giornata come una serie di caselle, da suddividere a seconda delle priorità.

TROVA LA TUA DIMENSIONE – Per migliorare il rapporto con il tempo inizia a valutare le priorità rispetto a ciò che non lo è. Puoi usare ventiquattro cubetti o piccoli fogli dove scrivere le diverse attività della giornata: visualizzarle aiuterà a renderti conto che prendere troppi impegni rischia di far implodere il tempo della tua giornata… e il tuo umore. Dare valore al tuo tempo abbassa stress e ansia, migliora la qualità della vita.

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