Tutti la desiderano, solo alcuni la trovano, ma in parte possiamo allenarci ad ottenerla
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Tutti la desiderano, la Costituzione di molti Stati sottolinea che la sua ricerca è un diritto fondamentale, negli ultimi tempi è considerata addirittura un presupposto per migliorare la ricchezza di un Paese: nonostante tutto questo la felicità non offre una ricetta o una strada sicura per lasciarsi catturare. Questo stato d’animo di intima soddisfazione che si prova raggiungendo ciò che desideriamo nel profondo di noi stessi continua ad offrire spunti di riflessione e di dibattuto a filosofi, religiosi, psicologi e pensatori: da qualche tempo ispira anche la scienza, perché il fatto di essere felici influenza la prosperità e il successo di una comunità.
LA SCIENZA DELLA FELICITÀ – Anche se la ricetta per la felicità è ancora lontana dall’essere nota, la scienza ha dimostrato alcuni presupposti grazie ai quali essere felici è, per ciascuno di noi, una possibilità reale e non un obiettivo aleatorio, totalmente in mano alla buona sorte. Ad esempio, anche se la selezione della specie ci ha resi atavicamente portati ad essere pessimisti e a prepararci al peggio, per stare alla larga dai pericoli e imparare a premunirci dalle avversità, si è scoperto che l’ottimismo è una dote che possiamo “allenare”. Il cervello con cui siamo nati è plastico e può essere trasformato, insegnandogli nuovi schemi di pensiero e di approccio. Insomma, se anche siamo introversi e un po’ “musoni”, possiamo imparare e rendere nostri una serie di processi mentali più favorevoli a godere quello che di buono ci capita. E questo è vero a tutte le età.
CHE COSA FANNO LE PERSONE FELICI – Una delle caratteristiche del metodo scientifico è l’osservazione empirica di un fenomeno: dalla ripetizione di certi elementi si cercherà poi di arrivare alla legge che li regola. Per quanto riguarda la felicità, le cose sono ovviamente più complesse: è stato però osservato, ad esempio, che tra le persone che si dichiarano felici esistono degli aspetti in comune, anche se non è ancora possibile rintracciare altro che correlazioni tra la felicità e alcuni comportamenti o scelte. Gli scienziati però hanno stabilito che la felicità dipende da noi al 40% circa, mentre il resto è legato ad elementi imponderabili e fuori dal nostro controllo.
GLI INGREDIENTI DELLA FELICITÀ – Tra gli elementi che ricorrono tra le persone che si dichiarano felici ci sono, innanzi tutto, le relazioni personali: una salda rete amicale o familiare e il sostegno che ne deriva ci rende più felici e anche in migliore salute. Avere a disposizione il tempo per fare quello che si ama sembra essere più importante che disporre di molto denaro, anche se non avere difficoltà economiche resta un fatto essenziale. Sono molto gratificanti anche le esperienze legate alle piccole cose, agli atti di gentilezza e di generosità (ad esempio il volontariato). Lo stesso vale per il divertimento, necessario alla felicità, come e forse più dei ben materiali. In ultimo, molte persone felici hanno dichiarato di provare notevole benessere da pratiche come sport e meditazione.
COME FARE PER ESSERE FELICI – Sembra un’assurdità, ma essere felici è una scelta almeno per gestire quel fatidico 40% che la scienza conferma essere sotto il nostro controllo. Ecco allora una lista di cose da fare o da evitare:
- adottiamo in modo consapevole gli atteggiamenti e i comportamenti che possono portarci verso la felicità;
- evitiamo di frequentare persone negative e ansiogene;
- non soffermiamoci troppo a lungo su quello che va storto;
- evitiamo di portare rancore, ma sforziamoci di perdonare dal profondo del cuore;
- pensiamo alle cose e alle persone per le quali dovremmo essere grati;
- stiamo vicini a chi amiamo e godiamo il più possibile della loro compagnia;
- dedichiamo del tempo alle cose che ci piacciono e alle quali attribuiamo un significato;
- supponiamo sempre che ogni giornata ci porterà qualcosa di positivo;
- godiamoci fino in fondo ogni momento felice senza preoccuparci per quanto potrebbe accadere in futuro.