Dalle saune finlandesi alle oche coreane, scopri i rituali e le tradizioni più curiose legati alle cerimonie nuziali
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Il matrimonio è un evento unico di straordinaria importanza, che vanta una tradizione millenaria. Le sua storia parrebbe risalire addirittura alla Mesopotamia di oltre quattromila anni fa e mantiene ancora oggi inalterata la sua magia quasi ovunque nel mondo. Oltre alle diverse liturgie e cerimoniali, le nozze sono caratterizzate da una vasta gamma di espressioni linguistiche e di costumi e usanze tramandate di generazione in generazione.
Sposarsi nella bella stagione non è un caso: secondo gli antichi Romani, infatti, celebrare il matrimonio a giugno era di buon auspicio, perché il nome del mese deriva da Giunone, dea della fecondità e divinità del matrimonio e del parto. Nella tradizione celtica, invece, le nozze dovevano svolgersi a seconda dei cicli lunari e si tenevano in date astronomicamente rilevanti, come il solstizio d’estate del 21 giugno.
Ecco allora un piccolo viaggio culturale alla scoperta delle espressioni e delle tradizioni più pittoresche legate al folklore matrimoniale in occasione della stagione dei matrimoni secondo gli esperti di Babbel, piattaforma per l’apprendimento delle lingue su app e live.
MATRIMONI NEL NORD EUROPA: nei Paesi dell’Europa settentrionale le cerimonie nuziali sono spesso caratterizzate da elementi presi in prestito dal mondo sovrannaturale. In Finlandia, per esempio, fare la sauna il giorno precedente al matrimonio riveste un ruolo cruciale nella protezione degli sposi dagli spiriti maligni, favorendo la purificazione dell’anima da amori e dolori passati. Nella cultura norvegese, invece, è il suono melodioso prodotto dai pendenti tintinnanti della corona nuziale ad avere il potere di scacciare le presenze nefaste, tanto che tale accessorio è diventato un elemento indispensabile per lo sposalizio.
ANIMALI PORTAFORTUNA: se in Italia le colombe sono le protagoniste di molti matrimoni come promessa di fedeltà e impegno reciproco della coppia, in Corea del Sud sono le oche selvatiche a rivestire lo stesso ruolo. Anche la tradizione di regalare all’inizio della cerimonia nuziale statuette intagliate nel legno raffiguranti quest’animale (in passato venivano donate persino oche vive) è piuttosto curiosa. Il significato simbolico è legato alla proverbiale monogamia delle oche, che si crede venga trasmessa ai novelli sposi. In Inghilterra la buona sorte è rappresentata dalla presenza di un ragno sull’abito da sposa, tanto che persino un popolare proverbio inglese sottolinea l’importanza di non uccidere questi insetti tanto odiati: “if you want to live and thrive, let the spider run alive”, ovvero “se si vuole vivere e avere successo, bisogna lasciar vivo il ragno”.
I COLORI PER LA BUONA SORTE: anche gli oggetti e i colori giocano un ruolo significativo nelle nozze. In Nigeria, il tessuto degli abiti da cerimonia, chiamato aso oke, rappresenta la forza della famiglia di provenienza ed è ricamato con i simboli variopinti delle tribù degli sposi. D’altro canto, se in Occidente il bianco il colore associato al matrimonio tradizionale è il bianco, in Cina il colore dominante è il rosso, presente persino nei più piccoli dettagli.
AMULETI E DINTORNI: in Messico le posate giocano un ruolo importante nel matrimonio. Infatti la notte prima della cerimonia è consuetudine piantare cucchiai nel luogo in cui si terrà la festa nuziale, con la speranza di garantirsi una splendida giornata di sole. Al contrario, nonostante il bel tempo il giorno delle nozze sia uno dei principali desideri di sposi e invitati, secondo un’antica tradizione induista la pioggia durante il fatidico “sì” è considerata un segno positivo, portatore di felicità e fertilità. Si tratta peraltro di una superstizione ripresa anche in Italia nel detto “sposa bagnata, sposa fortunata”.
LE ESPRESSIONI IDIOMATICHE PIÙ CURIOSE: tra le tante, ecco una carrellata delle più originali. In inglese si usa Tie the knot, cioè “legare il nodo”, che rappresenta l’atto simbolico del matrimonio. In Marocco si dice Ce qui fait le couscous, c’est la sauce; ce qui fait le mariage, c'est l'amour, ove un solido legame matrimoniale basato sull’amore viene paragonato al cous cous, piatto tipico della cucina berbera. In spagnolo la frase El casamiento y el melón, por ventura son è un modo di dire parafrasabile come “matrimonio e melone sono entrambi una questione di fortuna” ricorrendo a una metafora culinaria: a volte, nella scelta del partner giusto, così come di un buon melone maturo occorre affidarsi al caso. Infine, in italiano la Luna di miele indica il viaggio di nozze, un modo di dire comune a diverse lingue, dall’inglese honeymoon, al portoghese lua-de-mel, al francese lune de miel. Secondo alcune teorie, questa espressione risale all’antica Roma dove i novelli sposi erano soliti consumare notevoli quantità di idromele, bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele, per tutto il primo mese di matrimonio, pari a un’intera fase lunare. Una pratica considerata di buon auspicio capace di portare dolcezza e prosperità alla coppia.