Sentirsi (in)compresi dipende da noi e dal tipo di dialogo che impostiamo con gli altri: scopri i cinque errori più comuni e impara a evitarli
Essere ascoltati, capiti e amati costituisce un bisogno fondamentale per l'essere umano, ma noi per primi, spesso, non sappiamo impostare un dialogo positivo, in grado di trasformarsi in un'occasione di crescita autentica. Scopri cosa sbagli e cambia il tuo modo di comunicare con il mondo intorno a te.
TU, SOLO TU – Possiamo esprimere i nostri problemi nel tentativo di fare chiarezza e trovare soluzioni nuove, oppure… usare una discussione per dare sfogo a tutte le frustrazioni, inondando chi ci ascolta con lamentele senza via d'uscita. Quando lamentarsi diventa un'abitudine è importante darsi uno stop. Gli amici non devono diventare una valvola di sfogo. Al contrario, amicizie e relazioni positive possono aiutarti a capire, trovare forza e fiducia, accompagnarti nel cambiamento.
STOP! – Quante volte ti capita di iniziare un discorso e avere la sensazione che potresti andare avanti a parlare per ore? In questo caso siamo di fronte a una cattiva gestione della comunicazione: la tendenza al monologo aumenta l'impazienza e il senso di frustrazione in chi ti ascolta. Inoltre, non permette di ampliare il tuo punto di vista. Non sei davanti allo specchio: di fronte a te c'è una persona in carne e ossa che può aiutarti a espandere la tua visione del mondo. Impara a vedere prospettive nuove attraverso lo sguardo dell'altro.
FAI DOMANDE – Quando proviamo fiducia e stima verso una persona, in genere siamo più autenticamente interessati al suo parere. Scegli con consapevolezza gli amici, i parenti o i colleghi a cui confidare ciò che ti sta a cuore. Fai domande: attraverso il punto di vista dell'altro vedrai aspetti che non avevi considerato. La domanda importante da fare a se stessi, in questo caso, è: accetto visioni diverse dalla mia?
ACCETTA LA DISCUSSIONE – Attenzione, essere grandi amici non significa dare all'altro ragione su tutto. Dire cose spiacevoli non piace a nessuno, tuttavia, quando viene dal cuore, può realmente aiutarci a migliorare noi stessi. Smetti di stare sulla difensiva, giustificarti o dare spiegazioni. Non pensare o fare congetture! Resta semplicemente in ascolto di ciò che l'altro desidera comunicarti. Quanto più sarai aperta alle critiche e alle opinioni dell'altro, tanto più potrai lavorare su te stessa, migliorare, scoprire nuove cose di te.
QUANTO PARLI? – Precedere e non aspettare che l'altro abbia finito di parlare, interrompere o non accettare il fatto che ognuno possa avere idee differenti blocca la comunicazione e risulta limitante per l'interlocutore. Aspetta. Usa la stessa pazienza e disponibilità di tempo che desideri avere quando tocca a te parlare: spesso ascoltare risulta molto più difficile. Esiste anche il caso opposto, quando per eccessiva timidezza, timore ad esporsi o insicurezza non permettiamo a noi stessi di esprimerci davvero. Vai dritto al sodo, con te stessa e con gli altri. Impara a individuare il problema in modo consapevole e chiediti quali emozioni stai provando, ecco la chiave per una comunicazione più empatica, efficace, soddisfacente.