Approccio esistenziale

Otto cose in cui uomini e donne sono diversi secondo la scienza

Modi diversi di affrontare la vita

11 Nov 2014 - 07:00
 © agenzia

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Secondo alcune ricerche scientifiche l'approccio all'esistenza è differente per il sesso maschile e femminile. Questione di abilità, emozione, conoscenze e ruoli approfonditi in secoli di storia, che ci hanno condotto a comportamenti e reazioni talvolta molto diversi. Avere gli stessi diritti sarebbe d'obbligo (anche se in molti luoghi purtroppo non è ancora così), riconoscere le nostre piccole diversità ci aiuta a vivere con più ironia e un sorriso.

È possibile trovare differenze nel comportamento maschile e femminile? Le statistiche certamente non hanno un valore assoluto, è sempre bene ricordarlo, eppure riflettere sulle piccole grandi differenze può strappare un sorriso e, chissà, aiutarci a riflettere che unire le forze e le abilità può essere una buona idea per andare oltre il genere e scoprire nuovi modi per affrontare i problemi della vita.

1. Accanto a un uomo di potere c'è sempre una grande donna? Secondo uno studio effettuato in ambito britannico le donne sembrano essere più motivate degli uomini nel raggiungimento di uno scopo, per questo il sesso femminile, come testimoniato da storie che si ripetono in ogni famiglia, può essere un pungolo, qualche volta al limite dello stress, per mariti e partner. Probabilmente complici i secoli di storia in cui le donne spesso hanno mantenuto quasi da sole i figli, il sesso femminile appare agguerrito e soprattutto quando si tratta di migliorare le condizioni familiari mostra una dose in più in fatto di speranza e capacità di non arrendersi, si focalizza sugli obiettivi anche se difficili, non esita a sacrificarsi in vista di una meta comune.

2. Le donne mostrano doti di alta resistenza alla fatica e al dolore fisico. Un'indagine effettuata presso il Karolinska Institute di Stoccolma ha messo in luce il ruolo degli estrogeni in relazione allo sviluppo delle fibre nervose del midollo spinale: essi costituirebbero un dato importante connesso alla maggior o minore sensibilità al dolore. Il sesso femminile, quindi, grazie al livello di estrogeni, potrebbe sopportare la sofferenza fisica in modo più intenso rispetto agli uomini, tanto che sulla base di questi dati in ambito svedese sono attualmente in corso ricerche per l'ideazione di analgesici di nuova generazione.

3. Stando ai risultati di alcune indagini statunitensi questo avrebbe ripercussioni anche sulla gestione dello stress: le donne reagirebbero meglio a eventi stressanti a causa degli estrogeni. Gli ormoni tenderebbero, invece, a condurre il cervello maschile alla reazione tipica del "lottare o fuggire": gli estrogeni femminili avrebbero, quindi, una funzione positiva in grado di contrastare gli effetti negativi dello stress, ambito di cui si è occupato un team di ricerca appartenente all'Università di Buffalo, negli Stati Uniti. Inoltre la percentuale di glucosio presente nel sangue aiuterebbe le donne a disporre di energie necessarie per affrontare compiti snervanti, mentre gli uomini mostrerebbero di essere più sensibili al calo di glucosio e il conseguente abbandono dell'autocontrollo.

4. Purtroppo le donne non possono cantare vittoria, infatti se è vero che mostrano di resistere allo stress, è altrettanto vero che il sesso femminile tende a interiorizzare maggiormente gli eventi problematici e stressanti, con gravi conseguenze su umore e depressione. Alcuni studi avrebbero evidenziato che di fronte a una situazione angosciante e problematica le donne tendono a rimuginare, mentre il sesso maschile è spinto in percentuale maggiore all'azione. Cacciatori e esposti al rischio durante lunghi secoli in cui hanno dovuto affrontare pericoli e lotte al fine di procacciare cibo, gli uomini sembrano possedere una forte tendenza all'agire.

5 Se il sesso femminile sembra essere più amico della resilienza, ovvero la capacità di affrontare le avversità, è vero che d'altro canto i maschi tendono a puntare l'attenzione sulla ricerca di soluzioni immediate ed efficaci. In questo senso per le donne sembrerebbe importante contestualizzare una situazione difficile attraverso la condivisione con il linguaggio, mentre per il sesso maschile appare più importante cercare un risultato in grado di risolvere il problema.

6 È vero che gli uomini si orientano meglio? Sembra che il sesso maschile utilizzi una memoria vettoriale il cui riferimento è il proprio corpo insieme alle direzione da esso percorse. Ecco perché, stando a questa teoria, le donne di fronte alla scoperta di un nuovo spazio impiegherebbero come punti di riferimento luoghi riconoscibili, per esempio attraverso colori e costruzioni, mentre gli uomini ricorderanno il percorso effettuato e il tragitto in termini di movimento, quali destra, dritto, sinistra. Durante un esperimento effettuato presso l'Università di Rochester, negli Stati Uniti, un gruppo di studentesse ha mostrato di orientarsi meglio in un labirinto ricco di punti di riferimento, mentre i compagni maschi hanno trovato più velocemente l'uscita nel caso in cui l'ambiente avesse caratteristiche sempre uguali, ovvero con pareti uniformi e senza distinzioni. Complice il dna preistorico dell'uomo cacciatore abituato a destreggiarsi nella giungla sconosciuta e ricca di ostacoli?

7 L'eredità di un passato ancestrale potrebbe avere un'influenza sulla nostra vita in modalità di cui oggi si sa ancora ben poco. Un gruppo di studiosi si è concentrato sulla passione per le sfumature cromatiche dal rosa al fucsia-rosso da parte delle donne. La ricerca, svoltasi presso l'Università di Newcastle in Gran Bretagna, ha gettato una luce su alcune componenti legate a un periodo incredibilmente antico della storia umana: quando la vita poteva cessare in ogni istante, il colore di un cibo era in grado di dare un'informazione vitale per la sopravvivenza. Tinte rosa-rosso di frequente erano indice di cibi commestibili e giunti a un buon grado di maturazione. Forse per questo il sesso femminile sembra essere particolarmente sensibile ai colori rosa, fucsia, viola e rosso?

8 Davanti a un pericolo gli uomini tendono ad agire, tuttavia le donne a causa dell'attività neuronale connessa ai lobi frontali sembrerebbero più inclini a scelte legate a sicurezza e prudenza, tanto che alcuni studi hanno segnalato un atteggiamento qualitativamente migliore alla guida. Sarà colpa del testosterone? Il sesso maschile a causa degli ormoni si lascerebbe andare a comportamenti scorretti e rischiosi, oltre a eccessi di velocità durante la guida. Quel che è certo è che, ormoni e biologia a parte, l'autentica sfida è imparare nuovi stili di vita attraverso i nostri vicini di banco e scrivania: competenze diverse ma quando la condivisione c'è, è l'intero genere umano a migliorare.

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