Vedere in rosa

Pensieri positivi per vivere all'insegna dell'ottimismo

Piccole strategie per affrontare le giornate con semplicità e buon umore

14 Gen 2020 - 05:00
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© Istockphoto  |  Uno sguardo positivo sulla vita può essere di grande aiuto nella quotidianità.
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Per qualcuno l’ottimismo è un atteggiamento spontaneo e una filosofia di vita: altri invece, stentano a vedere il bicchiere mezzo pieno e tendono ad avere una visione più problematica degli eventi quotidiani. Eppure, ormai lo sappiamo bene, il pensiero positivo è un alleato importante del buon vivere e vale senz’altro la pena imparare qualche facile strategia che ci aiuti a vedere il mondo… un po’ più in rosa. 

UN SALVADANAIO DI RICORDI BELLI – Invece di focalizzare l’attenzione su quello che non va, concentriamoci sui momenti piacevoli che ci capita di trascorrere.  Visto che, specie quando siamo giù di corda, è facile avere la memoria corta, creiamo un luogo in cui collocare la nostra collezione di ricordi felici. Può essere una cartella nel Pc o nello smartphone in cui salvare le foto di momenti lieti e divertenti, oppure una mensola su cui collocare piccoli souvenir di vacanze o occasioni che ricordiamo con piacere, una scatola colorata in cui riporre souvenir, cartoline o tutto quello che la fantasia ci suggerisce: l’importante è attingere a questo piccolo patrimonio di promemoria felici, per allontanare l’idea che “non ne va mai dritta una”.

UN DIARIO DELLA FELICITÀ E DELLA GRATITUDINE - E’ un’evoluzione del punto precedente: scrivere un diario richiede un passo ulteriore e un briciolo di motivazione in più, ma può essere un grande aiuto. Bastano un taccuino, una penna e qualche minuto di tempo per raccogliere in qualche frase tutto quello che di bello che ci è capitato nella giornata. L’ideale sarebbe dedicare un momento tutti i giorni, ma basta qualche appunto ogni due o tre giorni per ricapitolare un fatto o un momento della giornata in cui è accaduto qualcosa di cui essere soddisfatti o riconoscenti. Attenzione: affermare che nella giornata (o peggio ancora nella settimana) non è successo niente di positivo è una scusa che non regge: impegniamoci a fondo e, almeno qualcosa, lo troveremo di certo. Anzi: questa ricerca ci costringerà a pensare in meglio… a tutti i costi. E poi, lo dice anche la scienza: molti studi hanno dimostrato che la gratitudine fa del bene a chi la pratica. 

PENSIAMO AGLI ALTRI – Invece di consumarci nel risentimento per qualcosa che ci aspettavamo di ricevere e che invece non è arrivato, concentriamoci su un gesto generoso da compiere a favore di qualcun altro. Il rancore e la delusione sono sentimenti negativi che ci avvelenano e che ci costano, tra l’altro, molte energie: aprirci invece a un progetto positivo che dipenda interamente da noi è un fonte sicura di positività che ci costringe a cambiare il nostro approccio a ciò che ci circonda. 

OBIETTIVO GENTILEZZA – Prendiamo l’abitudine a rivolgerci agli altri in modo cortese e con un tono di voce amichevole. Non occorre essere sempre d’accordo, ma anche il dissenso può essere espresso con garbo. Anche le piccole formule di cortesia come, scusa, per favore, ti ringrazio, mi dispiace possono trasformarsi in armi vincenti per creare intorno a noi un’atmosfera amichevole e più rilassata.  Accompagnare le frasi con un bel sorriso è ancora meglio. 

PARLARE POSITIVO – Il linguaggio deriva dal nostro modo di pensare, ma nello stesso lo condiziona. Se, alzandoci al mattino, ripetiamo in continuazione quanto ci sentiamo stanchi, avvertiremo ancora di più la fatica. Troviamo un modo per esprimere il concetto in modo alternativo. Qualche esempio? “E’ dura ma ce la posso fare!”;“Stasera andrò a letto più presto”, oppure “Oggi m concederò un momento per riposare”. Allo stesso modo, invece di: “Non ce la farò mai!” possiamo esclamare: “Io sono un super eroe: ora salvo il mondo e torno!”. 

CIRCONDIAMOCI DI PERSONE POSITIVE – Cerchiamo di privilegiare i rapporti con persone piacevoli e solari, evitando gli amici musoni e facili al mugugno. Il buon umore e l’ottimismo si respirano nell’aria: se proprio viviamo in un ambiente stressato e “tossico”, creiamo il più spesso possibile degli spazi di decompressione in cui liberarci di tutta la negatività che abbiamo assorbito. 

UNA PREOCCUPAZIONE ALLA VOLTA E SOLO SE SERVE – Ammettiamolo: ci arrabbiamo spesso per piccole cose di scarsa importanza. Impariamo a pesare i nostri motivi di risentimento e a riservarli a ciò che davvero conta. Un piccolo trucco: quando sentiamo che la collera monta, chiediamoci se domani mattina saremo ancora arrabbiati per quella cosa: se la risposta è no, tanto vale sfogarsi per qualche minuto e poi dimenticare tutto subito. Allo stesso modo è inutile angustiarsi per un evento lontano nel futuro o solo possibile: nel frattempo è possibile che il fatto non accada o che la situazione si risolva da sola. 

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