Pensare “di pancia”

Ragionare d'istinto: il sesto senso si può allenare?

L’intuizione può guidarci quanto e più della logica anche se non è un cammino destinato a tutti

26 Gen 2023 - 05:00
 © Istockphoto

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C’è chi ragiona per istinto, chi per logica. Anche in questo caso, l’ideale sta nel mezzo: prendere decisioni solo per intuizione può essere sbagliato quanto affidarsi solo al ragionamento, senza ascoltare il cuore. L’intuizione, spesso, ci porta in un solo istante a riconoscere la via più giusta per noi anche in situazioni molto aggrovigliate; anche se in teoria dovremmo esserne tutti dotati, il sesto senso vero e proprio è prerogativa solo di pochi fortunati. In molti casi, per fortuna, può essere in qualche modo affinato e aiutato a svilupparsi.

CHE COS’È IL SESTO SENSO – Più propriamente chiamato “intuizione”, è quella sensazione che alcuni di noi provano “a pelle” quando devono prendere una decisione in presenza di una situazione complessa che presenta stimoli ambigui e contrastanti al punto che la logica non riesce ad afferrarli completamente. In realtà, questa curiosa sensazione che ci spinge in una direzione piuttosto che in un’altra, è frutto di un meccanismo piuttosto sofisticato. L’intuizione si sviluppa in un’area specifica del cervello, la corteccia cingolata anteriore e il suo funzionamento è simile a quello di un sistema di allarme. In occasione di particolari situazioni, la corteccia cingolata anteriore elabora rapidamente stimoli e informazioni, li confronta con l’esperienza pregressa e produce una risposta immediata che il soggetto percepisce sotto forma di sensazione: in pochi istanti “sappiamo” che la nostra scelta deve andare in una certa direzione, anche se non siamo in grado di spiegare razionalmente il perché. Lo stesso succede quando dobbiamo valutare una persona che vediamo per la prima volta: ci bastano pochi momenti e qualche parola per capire se possiamo fidarci o se abbiamo di fronte un possibile nemico dal quale guardarci. L’intuizione non ha niente a che vedere con le scelte emotive, quindi, o peggio ancora irrazionali: è una forma rapidissima ma molto sofisticata di conoscenza, che molti filosofi considerano la più perfetta in assoluto perché non richiede alcun ragionamento. 
 
CHI LO POSSIEDE – Dato che ha una sede ben precisa nel cervello, il sesto senso è dunque una capacità della mente e non della sfera emotiva. Dovremmo quindi possederlo tutti, ma in realtà non è così comune.  Le radici dell’intuizione affondano nell’inconscio e sembrano essere particolarmente sviluppate in chi ha una naturale propensione a conoscere se stesso. Gli artisti, i creativi, le persone molto spirituali sono di solito le più portate all’intuizione. Per capire quanto è sviluppato in noi il sesto senso non c’è altra strada se non quella dell’esperienza: quando qualcosa dentro di noi ci invita a fidarci di una persona anche contro le apparenze, o a prendere una decisione un po’ controcorrente rispetto alla pura logica, proviamo a dare retta a questa intuizione: se le cose ci daranno ragione saremo più portati a fidarci del nostro senso, se saremo smentiti, avremo imparato a essere più cauti in una occasione successiva. 

COME SVILUPPARE IL SESTO SENSO – “Allenare” il sesto senso è possibile, anche se solo entro certi limiti. Chi ne è dotato per natura non ha bisogno di esercitarsi in alcun modo, se non dedicando tempo a se stesso, alla propria naturale creatività e a ciò che già ama fare, in armonia e a contatto con se stesso. Si tratta, però, come abbiamo detto prima, di una minoranza di persone, in pratica di pochi eletti, i quali dispongono letteralmente di un senso in più. Tutti gli altri possono, entro certi limiti, affinare la propria capacità intuitiva dedicandosi a hobby artistici e creativi, a tutto ciò che può mettere in contatto con se stessi e con il proprio inconscio. Può essere utile la meditazione, l’ascolto di musica, la contemplazione della bellezza dell’arte, la capacità di lasciar vagare la mente creando libere associazioni. Al momento di prendere una decisione, occorre imparare a ragionare non solo di testa, ma lasciar spazio alle proprie sensazioni, concedendo loro la possibilità di suggerire nuove soluzioni e prendendole seriamente in considerazione, anche a costo di sbagliare. Se siamo abituati a cercare di tenere tutto sotto controllo, potremmo avere qualche difficoltà nel lasciare spazio alle sensazioni e alle emozioni: in questo caso le intuizioni avranno più difficoltà a manifestarsi. In ogni caso, prima di affidarci al nostro sesto senso, vero o presunto che sia, mettiamolo alla prova, prima di incorrere in madornali cantonate. 

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