Vita sociale

Sei consigli facili per ottenere il rispetto degli altri

Come superare la brutta sensazione di essere trasparente agli occhi degli altri, senza perdere il nostro stile (e la loro amicizia)

11 Feb 2020 - 05:00
 © Istockphoto

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Alzi la mano chi non mai sperimentato la sgradevole sensazione di essere invisibile agli occhi delle persone circostanti: ottenere il rispetto e la stima dei nostri simili è una necessità improrogabile, non solo per la buona considerazione che abbiamo di noi stessi, ma anche per sentirci parte di un gruppo sociale. Eppure, soprattutto se la nostra indole è timida e riservata, è facile essere scavalcati, trascurati o addirittura ignorati: per uscire da questa impasse occorre imparare a farsi rispettare. 

OBIETTIVO AUTOSTIMA – Per ottenere la considerazione altrui, occorre innanzi tutto che siamo noi in prima persona ad avere stima di noi stessi. Potrebbe sembrare impresa difficile, ma non è così. Impariamo a guardarci allo specchio con simpatia, o almeno con empatia: curiamo il nostro look, facendoci magari consigliare da un’amica fidata gli outfit e il make up che ci aiutino a presentarci nella nostra luce migliore.  Prendiamo l’abitudine di camminare e muoverci con un portamento eretto; impariamo a sorridere quando ci rivolgiamo a una persona, amica o estranea che sia, e a guardarla dritto negli occhi:  in questo modo creeremo subito un clima di comunicazione franco e aperto e il nostro interlocutore sarà più disposto ad ascoltarci con attenzione. 

RISPETTIAMO GLI ALTRI – La reciprocità è sempre una mossa vincente: per ottenere la considerazione altrui, dobbiamo offrire rispetto e attenzione a nostra volta. Ascoltiamo gli altri manifestando interesse; evitiamo di interrompere chi sta parlando; quando è il nostro turno per intervenire, andiamo dritti al punto, senza mostrarci esitanti o timorosi, ma neppure troppo aggressivi. Insomma, trattiamo gli altri come vorremmo che loro si comportassero con noi.

SE LA TIMIDEZZA CI AGGREDISCE – Ci sono situazioni che ci colgono alla sprovvista: ad esempio, siamo in compagnia e qualcuno improvvisamente sollecita la nostra opinione, cogliendoci di sorpresa. C’è una frase magica, che ci regata qualche secondo di tempo per riprenderci e far fronte alla situazione, ma nello stesso tempo soddisfa la necessità di replicare immediatamente, senza mostrarci in preda al panico. Rispondiamo in tono calmo e deciso: “Un istante, sto pensando”. Chi ci ascolta dovrebbe essere soddisfatto dall’aver provocato una reazione immediata e nello stesso saprà che la nostra risosta sarà ponderata e consapevole. Attenzione però a non fare una pausa troppo lunga: possiamo guadagnare qualche istante, non alcuni minuti. 

IMPARIAMO A DIRE NO – E’ una parola importante, non a caso è la prima che i bambini si esercitano ad opporre ai genitori per affermare la loro identità personale. Deve essere così anche per noi in età adulta: mostrarsi eccessivamente condiscendenti non è sempre una carta vincente. Se un certo compito o un impegno ci sembrano eccessivi, ingiusti e immotivati, facciamo tutto quello che ci è possibile per non cedere. Unica accortezza sta nello scegliere le cose a cui opporci: evitiamo i no impossibili da sostenere, le battaglie perse in partenza ma anche i rifiuti irragionevoli o troppo frequenti: scegliamo insomma a che cosa opporci e conserviamo la nostra risoluzione fino in fondo.

MOSTRIAMOCI AUTOREVOLI – Inutile sperare di essere ascoltati se non abbiamo nulla di interessante da comunicare. Le bugie hanno le gambe corte e non riusciremo ad impressionare un interlocutore millantando conoscenze che non abbiamo o con affermazioni campate per aria: la competenza su un argomento è la prima freccia al nostro arco perché le nostre argomentazioni siano ascoltate e possibilmente accolte. Se la nostra competenza su un argomento non è al top, non facciamo la parte di quello che la sa lunga in ogni caso: meglio mostrarsi curiosi e fare domande a chi ne sa di più. Essere aperti a nuove conoscenze è un fatto positivo, che riscuote il consenso altrui, mentre i “so-io-tutto” sono saccenti e antipatici. 

IMPARIAMO A COMUNICARE IN MODO ASSERTIVO – E’ assertivo chi sa “asserire”, ovvero affermare qualcosa con convinzione e tenacia, assumendosi la responsabilità delle proprie affermazioni e comportamenti nel caso si dimostrassero sbagliati. Quando si è assertivi, si tengono in grande considerazione, oltre alle proprie affermazioni e necessità, anche quelle altrui e spesso si arriva a una mediazione tra le diverse posizioni. La capacità di esprimerci in questo modo, senza mai perdere di vista la cortesia, o almeno la buona educazione, ci farà guadagnare il rispetto dei nostri simili, anche nel caso in cui siano di opinioni diverse dalle nostre. 
 

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