Come superare la brutta sensazione di essere trasparente agli occhi degli altri, senza perdere il nostro stile (e la loro amicizia)
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Alzi la mano chi non mai sperimentato la sgradevole sensazione di essere invisibile agli occhi delle persone circostanti: ottenere il rispetto e la stima dei nostri simili è una necessità improrogabile, non solo per la buona considerazione che abbiamo di noi stessi, ma anche per sentirci parte di un gruppo sociale. Eppure, soprattutto se la nostra indole è timida e riservata, è facile essere scavalcati, trascurati o addirittura ignorati: per uscire da questa impasse occorre imparare a farsi rispettare.
OBIETTIVO AUTOSTIMA – Per ottenere la considerazione altrui, occorre innanzi tutto che siamo noi in prima persona ad avere stima di noi stessi. Potrebbe sembrare impresa difficile, ma non è così. Impariamo a guardarci allo specchio con simpatia, o almeno con empatia: curiamo il nostro look, facendoci magari consigliare da un’amica fidata gli outfit e il make up che ci aiutino a presentarci nella nostra luce migliore. Prendiamo l’abitudine di camminare e muoverci con un portamento eretto; impariamo a sorridere quando ci rivolgiamo a una persona, amica o estranea che sia, e a guardarla dritto negli occhi: in questo modo creeremo subito un clima di comunicazione franco e aperto e il nostro interlocutore sarà più disposto ad ascoltarci con attenzione.
RISPETTIAMO GLI ALTRI – La reciprocità è sempre una mossa vincente: per ottenere la considerazione altrui, dobbiamo offrire rispetto e attenzione a nostra volta. Ascoltiamo gli altri manifestando interesse; evitiamo di interrompere chi sta parlando; quando è il nostro turno per intervenire, andiamo dritti al punto, senza mostrarci esitanti o timorosi, ma neppure troppo aggressivi. Insomma, trattiamo gli altri come vorremmo che loro si comportassero con noi.
SE LA TIMIDEZZA CI AGGREDISCE – Ci sono situazioni che ci colgono alla sprovvista: ad esempio, siamo in compagnia e qualcuno improvvisamente sollecita la nostra opinione, cogliendoci di sorpresa. C’è una frase magica, che ci regata qualche secondo di tempo per riprenderci e far fronte alla situazione, ma nello stesso tempo soddisfa la necessità di replicare immediatamente, senza mostrarci in preda al panico. Rispondiamo in tono calmo e deciso: “Un istante, sto pensando”. Chi ci ascolta dovrebbe essere soddisfatto dall’aver provocato una reazione immediata e nello stesso saprà che la nostra risosta sarà ponderata e consapevole. Attenzione però a non fare una pausa troppo lunga: possiamo guadagnare qualche istante, non alcuni minuti.
IMPARIAMO A DIRE NO – E’ una parola importante, non a caso è la prima che i bambini si esercitano ad opporre ai genitori per affermare la loro identità personale. Deve essere così anche per noi in età adulta: mostrarsi eccessivamente condiscendenti non è sempre una carta vincente. Se un certo compito o un impegno ci sembrano eccessivi, ingiusti e immotivati, facciamo tutto quello che ci è possibile per non cedere. Unica accortezza sta nello scegliere le cose a cui opporci: evitiamo i no impossibili da sostenere, le battaglie perse in partenza ma anche i rifiuti irragionevoli o troppo frequenti: scegliamo insomma a che cosa opporci e conserviamo la nostra risoluzione fino in fondo.
MOSTRIAMOCI AUTOREVOLI – Inutile sperare di essere ascoltati se non abbiamo nulla di interessante da comunicare. Le bugie hanno le gambe corte e non riusciremo ad impressionare un interlocutore millantando conoscenze che non abbiamo o con affermazioni campate per aria: la competenza su un argomento è la prima freccia al nostro arco perché le nostre argomentazioni siano ascoltate e possibilmente accolte. Se la nostra competenza su un argomento non è al top, non facciamo la parte di quello che la sa lunga in ogni caso: meglio mostrarsi curiosi e fare domande a chi ne sa di più. Essere aperti a nuove conoscenze è un fatto positivo, che riscuote il consenso altrui, mentre i “so-io-tutto” sono saccenti e antipatici.
IMPARIAMO A COMUNICARE IN MODO ASSERTIVO – E’ assertivo chi sa “asserire”, ovvero affermare qualcosa con convinzione e tenacia, assumendosi la responsabilità delle proprie affermazioni e comportamenti nel caso si dimostrassero sbagliati. Quando si è assertivi, si tengono in grande considerazione, oltre alle proprie affermazioni e necessità, anche quelle altrui e spesso si arriva a una mediazione tra le diverse posizioni. La capacità di esprimerci in questo modo, senza mai perdere di vista la cortesia, o almeno la buona educazione, ci farà guadagnare il rispetto dei nostri simili, anche nel caso in cui siano di opinioni diverse dalle nostre.