Tira fuori la grinta

Smetti di giustificarti e scopri la tigre che è in te

Trovare la sorgente della propria forza e rapportarsi agli altri abbattendo i sensi di colpa

01 Lug 2014 - 09:00
 © -afp

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Sono innumerevoli le volte in cui ci rapportiamo agli altri spiegando le motivazioni che si celano dietro un nostro comportamento, ma spesso dietro la voglia di chiarire si cela il bisogno di eliminare sensi di colpa che affiorano dall'inconscio: impara a vederlo con onestà e inizia a gestire le tue relazioni sulla base della libertà, fiducia, autonomia.

Prova a analizzare le risposte che dai o le parole che usi per spiegare una tua scelta: succede molto spesso che oltre a comunicare una decisione, si tenda a aggiungere una spiegazione che nella maggior parte dei casi si rivela superflua, come se, in fondo in fondo, sentissimo il bisogno di dover giustificare ciò che desideriamo fare.

Questa tendenza può capitare in diversi ambiti della vita quotidiana e si ripropone dal discorso di coppia ai rapporti con i colleghi e il capo, oppure in amicizia. Le situazioni possono essere molto differenti e spesso di poca importanza: quante volte ti è capitato di giustificarti di fronte a un'amica o un collega per aver scelto qualcosa differente rispetto una proposta ricevuta? Oppure hai descritto al partner o al capo un'attività o del tempo speso per ciò che ami, pur sentendo la necessità di sottolineare che hai comunque portato a termine il tuo dovere nel migliore dei modi? Il bisogno di giustificarci ha strategie sottili e gioca con la nostra insicurezza: non stiamo parlando di chi si giustifica in maniera strategica, accampando scuse per non ammettere i propri errori, ma delle tante persone che di fronte all'altro tendono a creare una difesa istintiva.

Ricorda che chi ti mette sotto accusa in questo caso non è l'altro, ma tu stesso. La vera questione da affrontare non è solo l'importanza del giudizio che viene dagli altri, ma la condanna che noi per primi diamo a noi stessi. Vergogna, ansia, senso di colpevolezza: le emozioni ci travolgono in modo così potente che si finisce per dire bugie, piccole o grandi, finire in un turbine di rabbia, oppure darsi alla fuga per incapacità di affrontare una situazione che sentiamo al di là delle nostre possibilità. Poni attenzione sulle parole con cui scegli di esprimerti e sii sintetico: semplicemente inizia a tagliare, nel vero senso del termine, la comunicazione. Le parole sono tutt'altro che neutre e rivelano ciò che giace in profondità, dentro di noi. Hai deciso di fare una fare cosa? Bene, descrivi semplicemente l'esito della sua scelta utilizzando verbi come "farò”, "ho deciso che”. Elimina il resto, anche se probabilmente il tuo inconscio cercherà di completare la frese con "scusa, ma”, "sai, è che...”, "perché...”, "non vorrei, ma...".

La capacità di saper scegliere inizia da bambini ed è una conquista dell'età adulta: impara a dare fiducia a te stesso, sii orgoglioso per le tue decisioni. Essere flessibili e aperti alla critica non significa doversi sentire in colpa per scelte che potrebbero scontentare qualcuno. Purtroppo è molto più facile dire si, che esprimere un no, tuttavia sono proprio i no a essere preziosi perché definiscono ciò che è importante per noi e delimitano il confine che gli altri possono o non possono valicare. Lavorare sull'autostima ti aiuterà a esprimere i tuoi bisogni senza la fastidiosa scia di sensi di colpa latenti: impara a dedicare più spazio alle tue necessità. Nutri la tua fiducia e, soprattutto se durante l'infanzia nessuno ti ha fatto sentire sicuro di te stesso, ricorda che nessuno nasce forte: il coraggio si conquista, attimo dopo attimo, scelta dopo scelta.

Sei sopravvissuto fino a oggi, ora è il momento di darti di più. Il mondo non dipende da te: chi è stato cresciuto con eccessiva severità e senso del dovere, è così efficiente da anticipare i bisogni degli altri, scattare al minimo stimolo, prevedere e organizzare in modo da non essere mai colto impreparato. Rilassati. Ognuno deve provvedere alla sua vita, questa è la vera legge della natura e vale anche nella vita di tutti i giorni, perché essere presente sempre e comunque per tutto il resto del mondo non impedirà di provare dolore e rabbia all'unica persona a cui puoi davvero cambiare la vita: te stesso.

Puoi farcela, inizia a difendere ciò che sei sei e scoprirai che in te ci sono immense risorse di una forza tutta da vivere, la stessa che ti ha sostenuto, invisibile, fino a oggi.

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