Generazioni a confronto

Stare con i bambini rallenta l'invecchiamento

Combatti il tempo che passa con entusiasmo e gioia di vivere: i piccoli sono maestri di saggezza nell'arte della spensieratezza

25 Ago 2015 - 09:00

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L'invecchiamento è un processo naturale inevitabile, tuttavia non c'è un modo di invecchiare uguale per tutti. La ricetta per amare il tempo che passa e trarne spunti positivi è un sottile equilibrio in cui corpo e mente sono entrambi coinvolti. Secondo gli esperti darsi nuovi stimoli allena il cervello e favorisce la flessibilità mentale. Quale migliore ginnastica dell'ispirazione data dai più piccoli? I bambini sono una ricetta antietà in grado di migliorare la nostra disposizione alla vita e regalarci attimi di pura gioia.

ITALIA SENZA BAMBINI - Viviamo in una società sempre più vecchia. Lo scorso anno la demografia ha toccato i minimi storici: nel 2014 sono nati 509mila bambini. Il numero medio di figli per donna è di 1,39, come nel 2013. I dati parlano di un ricambio generazione difficile, in cui all'ansia per il futuro si somma la preoccupazione per condizioni lavorative precarie. Eppure i figli costituiscono il ponte verso il futuro: una pagina di storia ancora da immaginare, l'atto di speranza verso una vita che non finisce.

LE RELAZIONI SOCIALI - Un team di ricerca appartenente alla Harvard Medical School ha effettuato uno studio decennale al fine di indagare la ricetta per una vita lunga e felice. A partire dagli anni Quaranta è stato coinvolto un campione di oltre 200 soggetti, appartenenti a fasce diverse d'età.Il segreto? Dopo aver monitorato per anni abitudini e stile di vita, gli studiosi hanno evidenziato un nesso fra longevità e qualità della vita: più che l'estrazione sociale o le possibilità economiche è la felicità a fare la differenza. Secondo gli esperti ciò che rende appagante l'esistenza e aumenta la qualità della vita è la presenza di relazioni costruttive.

FIGLI... O NO? - Il nostro stile di vita è costruito sulla presenza di una coppia che spesso finisce per vivere in maniera isolata. Per questioni di tempo e organizzazione ci si vede sempre meno, anche con le famiglie d'origine. Se nel mondo rurale di una volta il lavoro era duro e prevedeva lunghe giornate faticose, tuttavia si stava insieme, a stretto contatto: i legami sociali, oltre che familiari e d'amicizia, costituivano una presenza radicata nella quotidianità. I figli sono una scelta; a volte semplicemente non capitano, ma l'amore e la condivisione possono moltiplicarsi quando usciamo dalla piccola bolla che ci siamo creati e accettiamo di allargare il cerchio di chi fa parte della nostra vita.

CREA SPAZIO - Non importa che tu sia single, con figli o senza: coltiva e costruisci rapporti di fiducia. La famiglia non è solo quella biologica, ma anche il cerchio ideale di amici e persone che ci danno ispirazione. Stabilire relazioni di affetto e fiducia con i figli degli amici ha un duplice effetto benefico, perché permette ai bambini di poter contare su più persone, mentre per te sarà una scossa vitale. Per natura durante l'infanzia si è aperti all'ignoto e si vive nel qui e ora, una condizione di cui ci si dimentica facilmente durante l'età adulta.

OCCASIONI PER CRESCERE - Una lezione importante dell'infanzia? Il gioco è uno strumento di apprendimento straordinario perché insegna senza imposizioni, sollecita la curiosità, apre la mente. Usa il tempo libero per creare occasioni da condividere con i più piccoli della famiglia: un pomeriggio all'aria aperta, mostre di arte e manifestazioni culturali, sport, una cena da preparare tutti insieme. Nutrire le proprie passioni con attività in grado di accendere l'entusiasmo è un'autentica ricetta di vita, a ogni età.

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