Una nuova forma di angoscia sociale che, a quanto pare, è più diffusa di quanto non si immagini
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È proprio il caso di dirlo: l’ansia non conosce confini e sembra avere una fantasia infinita nel trovare modi sempre nuovi per complicarci la vita. Perfino andare in vacanza ha un suo corredo di stress e di preoccupazioni: oltre al consueto timore degli imprevisti e delle complicazioni dell’ultimo minuto, capaci di mandare tutto a monte (e le assicurazioni annullamento servono proprio per questo), arriva adesso il timore di non riuscire a godere al meglio dell’agognato periodo di riposo. Questa nuova paura ha anche un nome: si chiama FoMO, acronimo di Fear of Missing Out, alla lettera: timore di perdere qualcosa.
TUTTI SI DIVERTONO TRANNE NOI – Inutile dire che i social hanno un ruolo fondamentale nell’alimentare questa forma di ansia: con la spinta ormai incontenibile a condividere in tempo reale tutto quello che ci accade, Facebook, Instagram e affini rendono indispensabile non solo vivere una vacanza che fa scintille, ma anche avere sempre storie da condividere capaci di reggere il confronto con le avventure dei nostri amici. Dato che questa dovrebbe essere l’estate della ripartenza e della ritrovata libertà, molti tornano a pianificare viaggi, magari in località esotiche, godendosi finalmente vacanze pianificate nei lunghi mesi della pandemia, per il quale è stato anche accumulato un certo budget. I meno fortunati, invece, magari schiacciati dal caro bollette o da qualsiasi altro peso economico, possono magari permettersi solo qualche weekend, o magari un breve soggiorno ospiti di parenti, in località assai meno entusiasmanti. Entro certi limiti non si tratta di fatti nuovi: in passato però ciascuno trascorreva una vacanza secondo le proprie possibilità e tutto finiva lì, con al massimo un po’ di invidia e di imbarazzo a fine estate, nella serata in cui si sfogliavano insieme le foto vacanziere con gli amici. Oggi, invece, i social rigurgitano di gallery in cui ogni aspetto della vacanza è esibito, commentato, confrontato. E l’assenza di un contributo da parte nostra pesa come un assordante silenzio. Abbastanza forte da farci precipitare nella tristezza e nella depressione. Il FoMO, appunto.
COME REAGIRE – Si dice che il primo passo per risolvere un problema sta nel prendere atto della sua esistenza. Non c’è niente di male nel sentirsi tristi e anche un po’ invidiosi delle super vacanze dei nostri amici: quello che non va bene è lasciarsi sopraffare da questo sentimento, fino a trasformarlo in un’ossessione. Per fortuna ci sono una serie di strategie che possono aiutarci a combattere le brutte sensazioni figlie del FoMO, a patto di fare appello a un po’ di buon senso e, magari, un pizzico di autoironia. Ecco allora qualche pillola di pensiero positivo, anti tristezza.
- Estate non vuol dire divertimento a tutti i costi – Le vacanze, lunghe o brevi che siano, devono servire a ricaricare le batterie dopo i lunghi mesi di lavoro invernale. Per ottenere questo risultato, non serve andare in posti da sballo: bastano un po’ di buon clima, una sana compagnia e tanta serenità. Questo in fondo dipende soprattutto da noi, quindi mettiamocela tutta.
- Non serve essere al centro degli eventi per avere una vita piena e felice – Il timore che le cose davvero interessanti accadano sempre agli altri e in posti diversi da quelli in cui ci troviamo noi, è un equivoco madornale.
- Concentriamoci su noi stessi - Dedichiamoci a quello che ci piace e ci soddisfa, senza preoccuparci di quello che fanno gli altri.
- I social mentono – Chi posta foto e video ha tutto l’interesse ad apparire al meglio, anche a costo di “migliorare” le cose a colpi di fotoritocco. Così la spiaggia affollata della Riviera si trasforma in un luogo quasi intimo e i chiletti di troppo spariscono per magia… Insomma, ricordiamoci che le cose postate sui sociali raramente sono belle come sembrano.
- Impariamo ad apprezzare quello che abbiamo – Forse non passeremo l’estate alle Maldive come lei, ma di certo possediamo qualcosa che la nostra amica-rivale non ha. Magari non ne siamo al corrente, ma anche lei ha i suoi crucci: forse un dispiacere di cuore o un problema di lavoro che a noi sono stati risparmiati.
DIGITAL DETOX – Se arriviamo a proviamo i morsi del FoMO, abbiamo bisogno di un sano digital detox. Spegniamo il cellulare, smettiamo di consultare i social network e dedichiamoci invece a qualche attività piacevole e salutare, come un pic nic in bicicletta con i nostri cari o a qualche altra attività divertente: la depressione da “vacanza altrui” si attenuerà, anche grazie alle endorfine liberate dall’attività fisica e dai raggi del sole. E alla fine, avremo magari qualche bella foto, (sì, un po’ di fotoritocco è concesso, ma la situazione sarà del tutto autentica!) da postare sul nostro profilo. Chissà che le nostre amiche non schiattino di invidia vedendoci così serene e sorridenti.