Le tecniche per organizzarlo al meglio e per non arrivare a considerarlo un nemico
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La mancanza di tempo è la causa di molti comportamenti sbagliati e di cattive abitudini che complicano la nostra vita. Ammettiamolo: in molti casi si tratta di un alibi, comodo e sempre pronto, dietro il quale ci nascondiamo quando vogliamo sfuggire a una nostra precisa responsabilità: non facciamo attività fisica perché non abbiamo tempo e per lo stesso motivo non mettiamo in ordine la casa, non andiamo a trovare un amico malato e cento altre cose. Soprattutto non troviamo un po' di tempo libero per fare le cose che amiamo e che ci divertono. Cambiare vita sembra molto complicato, eppure è possibile e il risultato finale sarà molto gratificante.
DARE UN SIGNIFICATO AL TEMPO -Il primo passo sta nel renderci conto che, nella maggior parte dei casi, siamo noi a dare un significato al nostro tempo. Anche se siamo vincolati da orari e impegni, in larga misura siamo liberi di decidere quanto spazio lasciare alle nostre diverse attività. Certo, la nostra agenda giornaliera è ben precisa: abbiamo un orario di lavoro o di studio, ci sono i pasti da preparare e la routine familiare da mandare avanti. Ma siamo noi a stabilire, ad esempio, a che ora svegliarci al mattino, quale intervallo temporale trascorrere a navigare senza meta sui social, ad ascoltare pettegolezzi e a gingillarci nella doccia ben oltre i minuti necessari a lavarci. Insomma, oltre ai fattori esterni che ci rubano tempo, come il traffico, gli straordinari al lavoro o gli appuntamenti imprevisti, esistono anche altri elementi che dipendono da noi, sui quali possiamo intervenire con efficacia.
MULTITASKING? È CONTROPRUCENTE – La capacità di fare più cose contemporaneamente, molto apprezzata fino a qualche anno fa, si è dimostrata poco efficace e addirittura dannosa. Il multitasking, alla lunga, può portarci ancora più stress, se non ben alternato con il tempo dedito al relax. Il fatto di svolgere più attività contemporaneamente può causare livelli molto elevati di stress: alcuni recenti studi hanno dimostrato che impegnare con frequenza il nostro cervello in due o più compiti contemporaneamente determina un aumento dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Il cervello umano è fatto per processare un’attività alla volta: se costringiamo i nostri neuroni a gestire molti compiti contemporaneamente, i neuroni non riescono a spartirsi i compiti ma li tengono tutti sotto controllo trasferendo il proprio impegno dall’uno all’altro ogni pochi millisecondi. Da questo superlavoro derivano risultati meno precisi e di qualità inferiore.
L’ASSILLO DELLA FRETTA - Quando la nostra mente ci spinge ad affrettarci per completare un'attività e passare subito a successiva, andiamo incontro a molti inconvenienti: la nostra performance è inferiore a quella che otterremmo lavorando con calma, spesso non migliorano neppure i tempi di esecuzione e non traiamo nessuna soddisfazione da quello stiamo facendo. Inoltre, il fatto di lavorare con la mente già proiettata sul passo successivo genera una notevole ansia, perché l'obiettivo che ci proponiamo di raggiungere si sposta sempre un passo più in là.
COME TROVARE IL TEMPO PER FARE TUTTO – La soluzione non è semplice, ma possiamo almeno fare qualcosa per spezzare il circolo vizioso nel quale rischiamo di cadere. Ecco alcuni consigli.
-Dedicare qualche minuto a compilare una lista di priorità. – Non tutte le attività a cui dedichiamo tempo ed energia hanno lo stesso peso. Un buon metodo sta nel compilare una scala di importanza, svolgendo prima le mansioni irrinunciabili e via via le altre, affrontando i diversi compiti uno dopo l’altro, dedicando a ciascuno tutta la nostra attenzione e con una piccola pausa (determinata in anticipo e misurata, orologio alla mano) tra l’una e l’altra.
- Non proporsi di fare troppe cose – Evitiamo di riempire troppo la nostra agenda. Più cerchiamo di adattarci alle nostre giornate, più ci sentiremo assillati dalla mancanza di tempo. Torniamo alla scala di priorità.
- Difendersi dalle distrazioni – Impariamo a concentrarci su quello che stiamo facendo ed escludiamo le possibili fonti di distrazione: meglio rimandarle ai momenti di pausa, da stabilire e da concedersi a intervalli programmati. Esistono diversi metodi per pianificare il tempo e renderlo più produttivo: scopriamoli e impariamo a metterli in pratica.
- Scopriamo dove perdiamo tempo - È inevitabile, ma nelle nostre giornate non mancano le situazioni in cui perdiamo tempo. Una analisi accurata ci porterà a scoprire che esistono grandi spazi di miglioramento sui quali agire: in questo modo riusciremo a “risparmiare” del tempo da dedicare a noi stessi.
- Il tempo non è nostro nemico, ma neppure un alibi - ricordiamo che siamo noi a dare significato e importanza alle nostre azioni. Se non abbiamo tempo per fare sport, dedicarci a un hobby e frequentare le persone che ci sono care è solo perché abbiamo deciso che ci sono cose che per noi contano di più del nostro benessere fisico e mentale.