Psicologia 2.0

Ti senti giù? Il cellulare non è sempre il tuo migliore amico

Non sempre la tecnologia semplifica la vita: la dipendenza dallo smartphone può causare depressione

26 Ott 2015 - 08:00
 © agenzia

© agenzia

L'utilizzo dello smartphone è proporzionale all'indice di gravità di una depressione? Secondo gli esperti esiste una correlazione. Più tempo si trascorre al cellulare, mostrando un isolamento rispetto al mondo esterno, più è facile che esistano sintomi depressivi in agguato. I disturbi dell'umore parlano della nostra felicità interna, ecco perché è importante ascoltarli e correre ai ripari.

QUESTIONE DI MINUTI – Secondo i dati di un'indagine pubblicata sul Journal of Medical Internet Research un soggetto depresso trascorre in media 68 minuti al giorno al telefono. Oltre un'ora ogni giorno: una quantità considerevole se pensiamo che il tempo costituisce uno dei problemi principali con cui lotta gran parte della popolazione fra orari sempre più rigidi, impegni di lavoro e famiglia.

STOP ALLE CHIACCHIERE – Lo studio indica che il tempo trascorso al telefono da parte di persone non depresse ammonta a 17 minuti circa. Gli esperti della Northwestern Medicine hanno indicato che trascorrere molto tempo in casa, isolandosi senza trovare le forze per uscire, può risultare un indicatore importante. Il telefono? Diventa l'unico strumento grazie al quale entrare in contatto con gli altri. E non rimanere soli.

IPER CONNESSIONE – La tecnologia sta modificando le nostre abitudini a un ritmo sempre più veloce. Se fino a pochi anni fa era normale darsi appuntamento per la settimana dopo e, incredibilmente, tener fede all'impegno riuscendo a trovarsi senza difficoltà nel bel mezzo di una piazza a distanza di giorni, oggi tutto questo sembra lontanissimo. Le notifiche attimo per attimo arrivano sul cellulare ogni secondo… E interrompono persino il lavoro, con conseguenze importanti sulla concentrazione e persino sull'ansia.

IMPARA A GESTIRE – Un'indagine effettuata dal centro americano Kleiner Perkins Caufield & Byers's ha rivelato che il cellulare viene controllato oltre 150 volte al giorno, vale a dire che ogni sei minuti circa sbirciamo lo schermo in cerca di messaggi e notifiche. Quanto tempo perdiamo in queste operazioni, inutili per la maggior parte dei casi?

RISPARMIA TEMPO – Il numero di volte in cui effettivamente si riceve un sms o una chiamata importante è decisamente inferiore rispetto a quanto si tende a utilizzare la tecnologia. Il primo passo per cambiare atteggiamento è… spostare il cellulare! Quando lavori spegni i dispositivi oppure abbassa la suoneria e posizionali lontano da te: datti un tempo e prima di un'ora, oppure fino a quando non avrai terminato un certo incarico, dimentica lo smartphone. Vale anche per le chat, una fonte di dispersione di energie e tempo prezioso, soprattutto per chi lavora in ufficio.

COME USARE I SOCIAL – Lavorare con attenzione concentrata permette di avere una performance più alta e terminare in un tempo più breve, un bel vantaggio vero? Elimina i segnali acustici e le notifiche social: eviterai di cadere nella tentazione. È preferibile dedicare un intervallo preciso, per esempio trenta minuti o un'ora, a navigare sui social: metti la sveglia e ricorda di sloggarti quando esci da un sito, aumenterà la consapevolezza di quanto tempo libero bruci senza prestarvi attenzione.

BISOGNO DI CONTATTO – Durante uno studio realizzato da IMR Ricerche su un campione di cento persone, il 38% degli intervistati ha ammesso di esagerare nell'utilizzo dei social. Come evidenziato da una ricerca a risposta multipla condotta in Svezia si utilizza Facebook per mantenere i contatti nell'88% dei casi, per informarsi sugli aggiornamenti di status nel 77%, per incoraggiare gli altri nel 69%, o far sapere che sono importanti per noi, 66%. I social innescano il bisogno di riconoscimento, contatto e compagnia presenti in ognuno di noi, tuttavia spostano l'attenzione sulla percezione che gli altri hanno di noi, invece di rendere più forte e agevolare il senso di sé e la propria sicurezza.

PAURA DELLA SOLITUDINE – Ogni essere umano deve fare i conti con la propria solitudine: questa condizione in realtà non è né positiva né negativa, anche se siamo abituati a viverla con paura. Così come viviamo con gli altri, traendo da essi energia, condivisione e ispirazione, è importante fare ritorno a se stessi, per ritrovare la propria forza, riposare, ascoltare il proprio mondo interiore senza timore di dare retta a quella voce, così antica e profonda.

LA QUALITÀ DELLA VITA – Quando qualcuno ti parla evita di controllare le notifiche o guardare il cellulare: non solo è maleducazione, ma in questo modo interrompi il flusso della comunicazione. Sii presente nel momento. Durante il weekend abbassa la suoneria e cerca di dimenticare il telefono. Diventa consapevole di quanto e come utilizzi la tecnologia, abbi il coraggio di recuperare la dimensione della solitudine e del silenzio: spesso le chiacchiere online servono solo a coprire il disperato bisogno di ascoltare la nostra voce interiore.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri