Obiettivo: rientrare senza traumi e senza stressarsi troppo fin dai primi giorni
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Vacanze finite, si torna a casa: come possiamo non farci prendere dalla malinconia? Le giornate al mare o ai monti sono passate in un lampo: un po’ di tristezza è inevitabile, ma senza abbandonarci al cattivo umore e al nervosismo. Se un po’ di scontento è giustificato, dobbiamo evitare di ricadere in breve tempo nello stato di stress e di scontentezza che le vacanze hanno mitigato. In questo, molto dipende da noi: vediamo allora qualche strategia per non lasciarci travolgere dalla “sindrome da rientro” e riprendere le nostre attività lavorative senza traumi.
LA FELICITÀ CHE REGALA UNA VACANZA – Una ricerca condotta qualche anno fa da un team di psicologi della Erasmus University di Rotterdam e della Tilburg University ha comparato i livelli di felicità che provano le persone che vanno in vacanza rispetto ai non vacanzieri. La differenza tra i due gruppi sta soprattutto nella soddisfazione che chi si accinge a partire per un periodo di riposo prova pregustandone il piacere, mentre al ritorno, lo stato d’animo tra i due gruppi si riallinea in breve tempo. Fanno eccezione solo le persone che hanno trascorso una vacanza particolarmente lunga e molto rilassante, i cui benefici si fanno sentire per un certo lasso di tempo dopo il rientro a casa. Il segreto, spiegano gli esperti, sembra dunque nel moltiplicare durante l’anno i periodi in cui ci si concede uno stacco, per vivere più volte lo stato d’animo positivo che precede il viaggio e che si accompagna ad esso, a patto di riuscire a ritagliarsi, all’interno di questi periodi più brevi, uno spazio adeguato in cui riuscire comunque a riposare e ricaricare le batterie. Quindi, qualunque sia stata la lunghezza della nostra villeggiatura, il momento del ritorno è delicato e va pianificato con una certa cura perché possa risultare il meno traumatico possibile.
UN RIENTRO “MORBIDO” – Che la nostra vacanza sia stata breve o lunga, abbiamo comunque cambiato le nostre abitudini: non possiamo immaginare di tornare immediatamente ai ritmi con i quali abbiamo concluso il periodo di lavoro, per lo meno se non vogliamo ritrovarci, in pochi giorni, stanchi e stressati come se non fossimo partiti affatto. L’ideale sarebbe avere un’agenda non troppo fitta di impegni almeno per i primi giorni di ripresa al lavoro, in modo da riabituarsi gradualmente alla vita di città. Si tratta di una strategia che richiede un po’ di anticipo, perché va messa in atto prima di partire, anticipando qualche incombenza e posticipandone altre per lasciarsi un periodo “cuscinetto” al ritorno a casa. Se non ci siamo mossi con questa lungimiranza, ricordiamocelo per la prossima volta.
LE ABITUDINI DELLE VACANZE – Facciamo del nostro meglio per conservare almeno qualcuna delle consuetudini del periodo vacanziero, come un aperitivo in compagnia a fine giornata, o un po’ di movimento all’aria aperta, ad esempio in pausa pranzo. Se riusciamo a trascorrere del tempo en plein air, dovremmo anche riuscire a conservare abbastanza a lungo il bel colore dorato dell’estate: non c’è nulla di più deprimente che trovarsi con un viso pallido e tirato dopo una sola settimana dal ritorno. Possiamo anche continuare a mettere in tavola qualcuno dei buoni prodotti gastronomici scoperti durante le vacanze e dei quali magari abbiamo portato a casa una piccola scorta.
I CONSIGLI ANTI STRESS DA RIENTRO – Organizziamo subito un momento di riposo di cui godere nel prossimo futuro: basta una gita fuori porta, una camminata in montagna o una giornata al mare o al lago per sentirsi ancora un po’ in vacanza.
- Stiamo il più possibile nella natura: osservare la bellezza degli scenari naturali e, possibilmente, respirarne l'aria pura ha effetti benefici sul corpo e sulla mente certificati da innumerevoli studi. Il sole ci aiuta in mille modi: oltre a conservare la tintarella, i suoi raggi sintetizzano la vitamina D, migliorano il sistema immunitario e agiscono positivamente sull’umore.
- Riposiamo a sufficienza: garantirsi un numero adeguato di ore di buon sonno è indispensabile per caricarci di energia positiva.
- Riorganizziamo la nostra routine quotidiana: se la semplice idea di tornare al solito tran-tran ci fa cadere in depressione, è segno che occorre cambiare qualcosa. Rivediamo i nostri compiti lavorativi, sia a casa che in ufficio; se è il caso, chiediamo aiuto e deleghiamo qualche mansione; impariamo a distinguere tra le attività indispensabili e quelle che possono rimandate o affidate ad altri.
- Ritagliamoci uno spazio personale: è indispensabile avere ogni giorno, o almeno un paio di volte a settimana, qualche momento da dedicare a noi stessi, a quello che ci piace, o al classico “dolce far niente”, per rigenerare le batterie giorno per giorno. Almeno nell’attesa della prossima vacanza.