La giovane fashion designer propone un nuovo concetto di eleganza, fresca e seducente, tra arte e realtà
di Elena MisericordiaViolante Nessi è una giovane stilista, nata a Bologna da madre cilena e padre italo-tedesco. Una ragazza fresca, affascinante e ricercata, come gli abiti che disegna. La sua storia personale, intessuta di culture, tradizioni ed esperienze che spesso hanno come scenario Paesi lontani, si riflette nella sua creatività, così ricca e multiforme.
Sin da bambina coltiva la sua propensione innata per l’arte e la raffinatezza estetica, elementi che ritroviamo infatti in tutte le sue creazioni. Abiti dai tagli moderni ed originali, impreziositi da ricami di pregio e da grafiche vivaci ed immediate, che rievocano gli schizzi di colore sulle tavolozze dei pittori. Le sue collezioni realizzano una sapiente fusione delle sue due più grandi passioni, la moda e l’arte. Violante non è soltanto una talentuosa fashion designer: quando non realizza i suoi bozzetti, si rifugia nello scantinato del suo showroom e dipinge. I soggetti delle sue pitture vengono poi trasposti in forma lussuosa sui tessuti dei suoi abiti, che rispondono sempre a standard elevati di qualità, come insegna la pura artigianalità italiana. Il brand Violante Nessi (www.violantenessi.com) rivela un gusto discreto, semplice e sobrio, senza però mai rinunciare a quell’impronta grintoso-chic che rende unico ogni capo. La parola chiave che ispira tutte le sue collezioni è “eleganza”: un’eleganza attualizzata, giovane ed accessibile, per una donna sofisticata, ma al tempo stesso ingenuamente briosa e seducente.
Violante, quando hai capito che “da grande” saresti diventata una fashion designer?
La mia passione per la moda è nata ai tempi del Liceo, quando invece di prendere appunti mi ritrovavo a disegnare. Dentro di me ho sempre sentito l’esigenza di esprimere i miei sentimenti, le mie emozioni e il mio essere attraverso l’arte nelle sue forme figurative. Dopo aver preso lezioni private di disegno, non ho avuto nessun altro desiderio che imparare questo mestiere.
Ripercorreresti insieme a noi le tappe più significative del tuo percorso nel mondo della moda?
Ho studiato presso l’Istituto Marangoni di Milano e il Central Saint Martins College di Londra. La Marangoni mi ha fornito un’impostazione fondata sulle basi e sui principi cardine del settore, mentre il Central Saint Martins mi ha fatto scoprire un nuovo modo di trarre l’ispirazione e di essere creativi, che ha allargato ancora di più le mie prospettive.
Ho quindi avuto la fortuna e l’onore di lavorare a New York e a Londra, nei team di design di grandi nomi come Marc Jacobs, Proenza Schouler e Tom Ford.
Dopo queste esperienze e diversi corsi di specializzazione, ho trascorso alcuni mesi in Italia, facendo ricerca ed uso delle migliori risorse e manifatture sul territorio nazionale, per sviluppare le mie creazioni ai più alti livelli di qualità.
Dopo aver lavorato all’estero, in ambienti creativi molto stimolanti come i mercati di Londra e New York, hai quindi deciso di tornare in Italia. Come mai questa scelta?
Tutte le aziende di successo in cui ho formato la mia esperienza all’estero hanno come punto di riferimento l’Italia, per quanto riguarda tessuti, manifattura e materiali. A maggior ragione per il fatto di essere io stessa italiana, mi è sembrato naturale scegliere di valorizzare le nostre materie prime, che sono le migliori al mondo.
Inoltre, è risaputo che in Italia è molto difficile fare impresa, soprattutto per una ragazza giovane come me. Molti pensano che tornare nel mio Paese di origine sia stato un passo indietro, invece io credo si sia trattato di un lungo e coraggioso passo in avanti e non ho mai imparato tanto come in questi ultimi due anni. La realtà è proprio quella che sto vivendo ora, fatta di sfide complesse ma estremamente stimolanti. Proprio perché oggi in pochi si azzardano ad intraprendere questa strada, ritengo sia possibile emergere nel nostro Paese, basta avere fiducia e tanta voglia di fare.
Quando nasce il brand che porta il tuo nome?
Il marchio Violante Nessi è nato nel 2015.
Al rientro dalle significative esperienze all’estero, ho letto un brillante articolo sul NY Times in cui si diceva che, nella prospettiva delle nuove generazioni di designer, non vi è più nulla da inventare, tutto è già stato fatto. Ho dunque sentito l’esigenza ed il forte desiderio di creare qualcosa di nuovo, lontano dai modelli convenzionali. Ho così dato vita al mio ‘post-trend’ brand, Violante Nessi: in una generazione in cui i trend non esistono più, l’unico modo per creare qualcosa di nuovo è quello di essere e di esprimere puramente se stessi. Ho quindi deciso di unire la mia passione per la moda alla mia forma di espressione più sincera e personale, vale a dire la pittura, fonte d’ispirazione delle mie creazioni, che variano dalla maglieria in cachemire agli abiti di seta ricamati, fino alle felpe e alle t-shirt stampate.
Pur giovanissima, cosa porti con te, nel tuo bagaglio di conoscenze, delle importanti collaborazioni del passato?
L’esperienza a New York presso Marc Jacobs è stata di grande stimolo per mettermi in gioco creativamente e mi ha dato il primo impulso a concretizzare il mio sogno, seguendo una mentalità lontana dagli schemi tradizionali italiani.
Lavorare per Tom Ford mi ha insegnato l’importanza di far sentire le donne meravigliose e sensuali, di suscitare desiderio, trasmettendomi una forte attenzione al dettaglio, all’eleganza e, nello specifico, all’arte del ricamo.
Ci hai raccontato che la pittura è un’altra delle tue grandi passioni. Come interpreti il rapporto arte-moda e come lo traduci nella realizzazione delle tue collezioni?
Il rapporto arte-moda è alla base delle mie collezioni, per cui faccio riferimento a grandi artisti come Jackson Pollock, Keith Haring, Kazuo Shiraga e, ispirata dalle loro visioni, interpreto la mia estetica, mixando colori e tele con le mie emozioni. La mia pittura è il filo conduttore della mia moda che dà significato e valore aggiunto ad ogni mia creazione.
Cosa c’è di te nelle tue creazioni? Come descriveresti il tuo stile e quello dei tuoi abiti?
In ogni mia creazione ci sono io, le emozioni che ho provato, le esperienze che ho vissuto, gli abiti del mio guardaroba, tutti quei dettagli di vissuto che mi hanno ispirata nelle forme e nei colori. Il mio stile è contemporaneo, dinamico e al tempo stesso elegante e raffinato. Sono una grande promotrice dell’eleganza, termine che suona datato, ma che per me rimarrà sempre la chiave di una donna per distinguersi.
Tagli, spacchi, ricami preziosi…cosa ti ispira?
Mi ispirano i film, l’arte, la moda del passato, ma soprattutto le donne che incontro, le donne che vorrei conoscere, le mie amiche e i loro sogni.
Mi ispira qualsiasi cosa che provochi in me il desiderio di creare e di possedere.
Chi è Violante quando non veste i panni della stilista?
Sono una ragazza estremamente semplice e allo stesso tempo contorta. Mangio pasta al burro tutti i giorni, ma tra gli alcolici bevo soltanto champagne. Mi scaldo continuamente con il phoon, amo l’hip hop e i film di guerra. Adoro passare il tempo con la mia famiglia e andare nei supermercati.
Cosa sogni per il tuo brand?
Un sogno per me equivale a un obiettivo e nel breve termine voglio strutturare la mia piccola grande azienda. Vorrei che il mio brand diventasse un punto di riferimento per le donne che condividono la mia stessa visione della vita e dell’eleganza, donne che desiderano indossare abiti che racchiudano in sé arte, ricercatezza e significato.