Un turismo sostenibile è possibile e lo dimostra una delle meraviglie del mondo moderno
di Redazione E-Planet© Getty
L’inquinamento non è solo traffico o grandi industrie, ma si insinua anche nei luoghi più impensabili. Perfino in un sito turistico come Machu Picchu. Viaggi, infrastrutture, rifiuti: ogni attività dell’uomo ha un impatto sul Pianeta.
Per questo l’area archeologica è corsa ai ripari per ridurre le emissioni di CO2 il prima possibile. Lo ha fatto avviando il programma “MP Carbon Neutral”, un piano per raggiungere la neutralità delle emissioni entro il 2050.
Il problema dell’impatto ambientale va avanti già da tempo. Tre anni fa l’Unesco aveva lanciato l’allarme: Machu Picchu è un ecosistema troppo delicato per reggere al problema dell’inquinamento. Prima della pandemia i turisti che ogni anno salivano in cima erano circa un milione e seicentomila. Visitatori poco delicati ed educati che al loro passaggio lasciavano tonnellate di rifiuti, tra cui bottiglie di plastica e scarti di cibo che finivano anche nel fiume sottostante. È stato quindi naturale che uno dei siti archeologici più ampi al mondo abbia cambiato linea in difesa dell’ambiente.
Una soluzione per arginare il problema dell’inquinamento e conciliare l’economia locale basata sul turismo. Le autorità sono intervenute imponendo il numero chiuso e cercando di convincere gli imprenditori locali ad adottare politiche plastic-free. Il principale problema sono i rifiuti. Da un paio d’anni a Machu Picchu è attivo l’unico impianto di trattamento dei rifiuti organici del Perù. Una struttura che tramite uno specifico procedimento trasforma ogni giorno otto tonnellate di scarti in un fertilizzante destinato all’agricoltura locale e a un progetto di riforestazione che prevede l’introduzione di un milione di alberi tipici dell’area. Inoltre è stato avviato anche un altro impianto destinato alla produzione di biodiesel e glicerina dagli oli vegetali con scarti provenienti da case, hotel e ristoranti.
Il programma “MP Carbon Neutral” è frutto di collaborazione tra pubblico e privato, mira ad abbassare le emissioni del 45% entro il 2030, per poi seguire le linee guida dell’Accordo di Parigi e azzerarle entro il 2050. Machu Picchu traccia un nuovo modello di turismo sostenibile, diventando un punto di riferimento internazionale per tutti i siti archeologici. Un modo per rilanciare l’economia di una delle meraviglie del mondo dopo la pandemia e per dimostrare che viaggiare in modo sostenibile è possibile, anche in cima al Perù.