Per la provincia “era un esemplare pericoloso”. Il 16 luglio aveva aggredito un escursionista francese. Prima dell’abbattimento l’ENPA aveva impugnato il decreto
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Dopo il decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, questa mattina l’orsa Kj1 è stata uccisa.
L’operazione è stata guidata da una squadra del Corpo forestale nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’esemplare è stato localizzato attraverso il radiocollare.
Come ha sottolineato la Provincia, Kj1 “era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l'orsa (classificata ad «alto rischio») al più presto. L'animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l'uomo. L'ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista”. Il turista, un 43enne francese, è stato aggredito dall’orsa a Naroncolo (Dro), in Trentino, riportando ferite agli arti.
Gli altri episodi di incontro con l'uomo risalgono al 19 giugno 2017, al 6 giugno 2018, al 23 agosto 2022, all'11 giugno 2023, al 13 luglio 2023, al 12 luglio 202. L'insieme di questi eventi, scrive Ispra nel suo parere, "pone chiaramente l'orsa Kj1 ai più alti livelli di pericolosità, per la sua storia, come anche chiarito dal Rapporto Ispra-Muse (2021) che ritiene "ad alto rischio" individui con un passato simile. Per gli orsi ritenuti "ad alto rischio" il rapporto Ispra-Muse (2021) suggerisce l'immediata rimozione". L'Istituto riferisce che "non esistono altre soluzioni possibili oltre alla rimozione dell'esemplare dall'ambiente, che andrebbe attuata in tempi più rapidi possibile".
Poco prima della notizia dell’abbattimento, l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) aveva impugnato il decreto del presidente Fugatti, ribadendo che “l'istruttoria sull'incidente di Dro è ancora incompleta" e che "il presunto via libera di Ispra è ancora avvolto dal mistero".
Anche Leal (Lega Antivivisezionista) aveva depositato istanza cautelare dopo la notizia della firma del decreto, sottolineando che “possibili vittime del decreto di abbattimento sarebbero anche i tre cuccioli di Kj1. Senza la madre avrebbero possibilità di sopravvivenza ridotte".