FIERA DEL TARTUFO BIANCO

Ad Alba la tradizione incontra la sostenibilità

Time is Up: questo il tema della 92esima edizione della storica Fiera del Tartufo Bianco, che negli ultimi anni è costretta a fare i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici

di Redazione E-Planet
14 Nov 2022 - 10:42
 © sito ufficiale

© sito ufficiale

Time is Up”: il tempo è scaduto e il Pianeta non perde giorno per ricordarcelo. La prolungata siccità che ha colpito il nostro Paese e stravolto i ritmi della natura ne è testimone. Mai come oggi è viva la necessità di agire, anche per salvare quanto di più prezioso abbiamo in Italia: le tradizioni.

Lo sanno bene ad Alba, dove da 92 anni viene ospitata la Fiera del Tartufo Bianco. La mancanza di piogge ha infatti messo a dura prova anche un evento storico come questo. Perciò il tema scelto per questa edizione è proprio "Time is Up": rimandare non è più un'opzione

Il prezioso fungo ipogeo è infatti una possibile vittima del cambiamento climatico, oltre ad essere una perfetta rappresentazione dell’armonia naturale. Cresce in simbiosi con le radici degli alberi, ma solo se le condizioni climatiche sono favorevoli. E di certo la siccità che ha messo a dura prova il Piemonte è un pericolo su cui riflettere, come ha spiegato il Sindaco di Alba, Carlo Bo

"Il 2022 è stato un anno molto problematico sotto il profilo meteorologico. La siccità ha avuto un impatto importante sulle coltivazioni e di conseguenza anche sul nostro tartufo. Una siccità che è iniziata in estate ed è proseguita in autunno, con pochissime piogge. E questo ha influito molto sulla quantità dei tartufi. Ad oggi purtroppo di tartufi non ne abbiamo tanti, ma sono tartufi di grandissima qualità. Ed è su questo che la Fiera punta". 

© sito ufficiale

© sito ufficiale

Con il tema “Time is Up” l’Ente Fiera non vuole arrendersi, bensì cogliere le opportunità offerte da ogni trasformazione: agire rapidamente, ma soprattutto con consapevolezza e responsabilità.

Come ha raccontato il Direttore Generale dell'Ente Fiera di Alba, Stefano Mosca: "La Fiera ha avviato un percorso di certificazione per la gestione di eventi sostenibili. Quindi abbiamo avviato un percorso per evitare l’impatto che un grande evento che dura nove settimane può avere sull’ambiente. Dalla gestione dei rifiuti alla mobilità, all'evitare di stampare montagne di carta ma informare i turisti con le nuove tecnologie a disposizione. Il ruolo della Fiera è quello di mettere a disposizione la grande visibilità mediatica che fortunatamente ha per cercare di stimolare un dibattito globale sul tema del cambiamento climatico e aumentare la consapevolezza in ciascuno di noi sulle problematiche che oggi stiamo vivendo e che in qualche modo mettono a rischio il futuro del tartufo bianco d’Alba". 

Un evento che guarda alle tradizioni senza perdere di vista il futuro. Un domani in cui la cura dell’ambiente, ancor più di quanto lo sia oggi, sarà al centro di ogni cosa. 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri