È questo l’obiettivo del progetto “Together we plant the future”, che vuole togliere dalla povertà 2.400 abitanti della parte brasiliana dell’Amazzonia entro il 2030, sviluppando la produttività agricola la e commercializzazione di specie autoctone
di Ronny Mengo© Getty
È la più grande foresta pluviale del pianeta, con un’estensione di oltre cinque milioni e mezzo di km quadrati. L’Amazzonia ha un ruolo cruciale nell’equilibrio della terra, tra livelli di biodiversità difficilmente riscontrabili in altre aree del mondo e la capacità di assorbimento della CO2 che tocca i 200 miliardi di tonnellate.
Eppure, negli ultimi quattro anni l’Amazzonia ha perso il 15% della propria superficie, con un tasso di deforestazione fuori controllo. Ma per fortuna, a fronte di incendi e disboscamento, sono degni di nota gli esempi virtuosi che mirano alla protezione della biodiversità e al sostegno delle comunità locali, prime vittime dell’illegalità.
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Come il progetto Together we plant the future, firmato dalla collaborazione delle due aziende Suzano e Sofidel con l’obiettivo di togliere dalla povertà 2.400 abitanti della parte brasiliana dell’Amazzonia entro il 2030, sviluppando la produttività agricola, l'apicoltura e la coltivazione e commercializzazione di specie autoctone come le bacche di açaí e le noci di cocco.
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Il progetto prevede inoltre la creazione di un importante corridoio di biodiversità per mettere in collegamento aree di foresta intatte all’interno di una zona di 2.210 km quadrati ad alto valore ecologico, a cavallo del confine tra gli Stati brasiliani di Maranhão e Pará. Collegare aree ambientali protette, isolate tra loro, per garantire che la fauna selvatica autoctona possa sopravvivere e preservare le proprie funzioni nel suo habitat naturale, invece di essere relegata in frammenti di foresta sparsi.
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Sono già state identificate e selezionate 17 organizzazioni di piccoli agricoltori da coinvolgere nelle attività del progetto, che mira a rafforzare le competenze e fornire assistenza tecnica. Un programma pilota per portare benefici concreti e un impatto positivo sul territorio, con l’intento di creare un modello replicabile per aiutare le comunità locali a uscire dalla povertà e proteggere l’ambiente, attraverso la creazione di sistemi agroforestali.
Dando autonomia economica e potere finanziario alle comunità che vivono in prossimità di aree ad alto valore ecologico, possiamo combattere la povertà come una delle cause principali della deforestazione, incentivandole al tempo stesso a proteggere e ripristinare gli ecosistemi.