L’Università di Milano-Bicocca e il governo della Repubblica delle Maldive insieme per il ripristino della barriera corallina
L’arcipelago delle Maldive con le sue 1087 isole rappresenta una vera meta da sogno. Un luogo idilliaco nell’Oceano Indiano dove banchi di sabbia bianchissima emergono dalle acque cristalline. Un paesaggio allo stesso tempo estremamente fragile e soggetto a drastiche modificazioni dovute ai cambiamenti climatici globali e alle pressioni antropiche locali, come l'eccessivo sfruttamento della pesca e il turismo di massa, nonché la minaccia dell'innalzamento delle temperature e l’acidificazione degli oceani.
L’ecosistema maldiviano è caratterizzato da una ricca biodiversità: le barriere coralline, infatti sono tra gli ecosistemi più complessi e ricchi di biodiversità della Terra ma presentano un’elevatissima vulnerabilità ecologica in quanto gravemente minacciate dalla gestione insostenibile dell'ambiente e delle sue risorse.
Per questo motivo l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il governo della Repubblica delle Maldive stanno lavorando insieme per sviluppare un protocollo nazionale per coordinare i progetti di ripristino del corallo maldiviano. Una partnership che nel 2009 ha visto l’inaugurazione sull’isola di Magoodhoo del MaRHE Center, il Centro di Ricerca Marina e Alta Formazione fondato dal Professore di ecologia Paolo Galli. Il Centro mira a coniugare tecnologia, sviluppo e sostenibilità per la tutela dell'ambiente naturale e della biodiversità e la valorizzazione delle risorse in modo responsabile e sostenibile. Dal 2020 inoltre per sviluppare nuove tecniche di “coral restoration” e monitorare la salute e la riproduzione dei coralli in ambiente controllato, i ricercatori del centro Bicocca MaRHE collaborano anche con l'Acquario di Genova, con il quale è stata siglata una partnership per iniziative di ricerca congiunte.