High-tech e sostenibilità ad alta quota

Alta Badia: la visione green del Consorzio Ski Carosello Corvara

Un modello di sviluppo turistico green oriented fondato sull’efficienza nell’uso delle risorse, le energie rinnovabili e l’high-tech

di Lorenzo Candotti
03 Feb 2022 - 10:29

Dopo una stagione di chiusura forzata, quest'anno hanno riaperto le piste da sci. Le Dolomiti sono un vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport invernali. In Alto Adige, ad un’altezza compresa tra i 1300 e i 2778 metri, si trova il comprensorio sciistico dell’Alta Badia. Qui tutela dell’ambiente e sviluppo di un turismo sempre più sostenibile sono dei focus imprescindibili.

© Tgcom24

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Negli ultimi anni sono stati fatti investimenti che mirano in una direzione sempre più green, come i nuovi sistemi d'innevamento e impiantistica a basso impatto ambientale. “In Alta Badia Teniamo molto alla sostenibilità, abbiamo quindi sviluppato un sistema che ci aiuta a risparmiare acqua ed elettricità. Questo sistema si chiama “SnowMan”, deriva da “Snow-Management” ed è un software che aggrega i dati che ci arrivano dai cannoni delle nevi e li analizza insieme ai dati che ci arrivano dai gatti delle nevi, dai battipista” ha dichiarato Alessandro Huber, Marketing Manager di Ski Carosello Corvara.

Qui l’innevamento programmato viene sempre e comunque realizzato con l’acqua piovana trasformata in neve e che poi torna alla terra, in un eterno ciclo naturale. Per ottimizzare la produzione di neve artificiale il Consorzio Ski Carosello Corvara ha installato dei software per il monitoraggio e il controllo di tutti i cannoni sparaneve. Questa tecnologia, grazie a degli appositi tablet di ultima generazione, consente agli operatori di monitorare tutte le macchine in funzione evitando così sprechi d'energia o acqua. Un sistema di ultima generazione capace di acquisire dati come la quantità di neve prodotta dai cannoni, mettendola in relazione con quella presente sulla pista rilevata dai sensori presenti sui gatti della neve evitando così sprechi ed eccessi. Queste informazioni, geolocalizzate grazie al segnale GPS, sono utilizzate per decidere quali impianti d'innevamento azionare, e per quanto tempo, fino al raggiungimento della quantità di neve di volta in volta necessaria.

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