TURISMO GREEN

Altopiano di Asiago: un viaggio tra storia e natura

L’Altopiano è stato teatro di alcune sanguinose battaglie del Primo conflitto mondiale, ma oggi la natura si è riappropriata del territorio, donando di nuovo serenità a questo luogo senza però dimenticare il passato

di Lorenzo Candotti
29 Ago 2023 - 09:32
 © Unsplash

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La montagna in estate: vette, ghiacciai, sentieri, laghi e torrenti. Immergersi nella natura, riconnettersi con l’ambiente, ritrovare un po’ di serenità lasciandosi alle spalle lo stress della città. Nulla in confronto a quello che questa terra ha vissuto durante la Prima guerra mondiale. Sull'Altopiano di Asiago si è combattuta la Battaglia dei Tre Monti, ma la natura oggi è riuscita a riappropriarsi del territorio, mitigando le ferite ancora ben visibili di quella pagina di storia.

Come ci ha raccontato Emanuele Cunico, storico: “Questi luoghi ora sono custodi della memoria, la memoria di una Prima guerra mondiale sanguinosissima, che si è combattuta in questo altopiano. È una memoria che ha lasciato un valore etico, perché chi viene qui è subito trasportato a quella che è stata l’atrocità della guerra. Ma è anche una memoria che finalmente la natura ha recuperato a sé, e quindi qui si può ritrovare una dimensione di svago e relax, facendo delle passeggiate o anche solo godendo del silenzio”.

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Ieri campo di battaglia, oggi un territorio ricco di pace, un luogo perfetto per camminare e riflettere nel silenzio della montagna avvolti dai colori dai profumi e dalla atmosfera magica dell'Altopiano di Asiago. 

Ci ha spiegato ancora Emanuele Cunico: “Questa è la magia del paesaggio, che nonostante tutto il sacrificio di cent’anni fa - la durezza, l’asprezza e anche il malo modo con cui noi l’abbiamo trattato - ora è ritornato verde. Gli abeti hanno riconquistato il loro posto, i pascoli hanno riconquistato il loro posto. Ma soprattutto lo ha fatto la quiete della montagna. Qui furono combattute delle battaglie in passato, ora invece questo posto diventa un luogo in cui evadere dal caos cittadino. Ci riporta a una dimensione di equilibrio: non più uomo e guerra, ma uomo e natura”. 

La natura da sempre ci insegna che è padrona dei suoi spazi, e che molto spesso è capace anche di rimediare agli errori umani. Uno scambio reciproco di attenzioni. La montagna regala momenti di serenità. Un contatto rigenerante con la natura, tra benessere e divertimento. Per ringraziarla possiamo provare a trattarla col rispetto che merita.

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