È quello che spera di fare la startup parigina Neoplants, che modifica il dna di comuni potos per eliminare gli inquinanti dagli appartamenti
di Redazione E-Planet© Unsplash
Come i supereroi, anche le piante possono amplificare i propri poteri. O almeno è quello che stanno cercando di fare a Parigi, nelle sedi della startup Neoplants.
Il progetto messo in cantiere si chiama Neo P1 ed è una pianta d’appartamento geneticamente modificata che, secondo l’azienda, potrebbe aiutare a combattere l’inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi. L’inquinamento indoor è infatti spesso sottovalutato, ma può avere un grosso impatto negativo sulla salute. Ovviamente esistono strumenti in grado di purificare l’aria, ma consumano molta energia, per questo negli anni sono aumentati gli studi di bioingegneria, per rendere le piante più “performanti”.
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Proprio come ha fatto Neoplants, che ha scelto di modificare il comunissimo potos, una delle piante più semplici da gestire e più diffuse in case e uffici. La startup ha modificato il dna di questo esemplare per migliorarne la capacità di estrarre dall’aria i composti organici volatili. Quindi benzene, toluene, etilbenzene e xilene, inquinanti che si trovano prevalentemente proprio negli ambienti interni.
Il potos modificato è 30 volte più efficace delle normali piante da appartamento, per quanto riguarda la capacità di purificare l’aria. Questi aggiustamenti genetici, inoltre, consentono alla pianta di convertire i composti assorbiti in sostanze come zucchero e anidride carbonica (Co2), che può utilizzare per continuare a crescere. La produzione di questo “super potos” è solo all’inizio, ma la lista di attesa per acquistarlo è già lunga, nonostante il prezzo si aggiri intorno ai 160 euro.
Insomma, anche quando si tratta di inquinamento, la soluzione ancora una volta viene dalla natura. Anche se modificata.