Ciclo mobilità

Auto benzina e diesel addio dal 2035

La decisione era nell'aria ma è stata ufficializzata il mese scorso dopo una lunga trattativa in seno alle istituzioni europee

di Dario Donato
01 Dic 2022 - 12:42
 © Getty

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Il dado è tratto o sarebbe meglio dire il freno a mano è tirato. Dal 2035 in Europa non si potranno più vendere auto diesel o benzina. La decisione era nell'aria ma è stata ufficializzata il mese scorso dopo una lunga trattativa in seno alle istituzioni europee.

Il testo dell’accordo raggiunto a Bruxelles prevede un primo obiettivo di riduzione del 55% della CO2 prodotta dalle auto (50% per i furgoni) rispetto ai livelli del 2021 da raggiungere entro il 2030. Il traguardo più importante è quello fissato entro il 2035, quando è previsto l’azzeramento totale delle emissioni delle auto e dei furgoni che pesano fino a 3,5 tonnellate. L'accordo prevede un rapporto da stilare nel 2026 per valutare l'impatto della transizione ecologica nel settore automotive e quantificare la differenza tra posti di lavoro persi per cessata attività e quelli creati invece dalle nuove tecnologie.

In aggiunta le case automobilistiche saranno chiamate a passaggi intermedi nella riduzione delle loro emissioni nocive nel 2025 e nel 2030 (parametrati ai dati di CO2 del 2021). Esistono però delle deroghe. Le case automobilistiche produttrici di massimo diecimila veicoli annui (o da mille a 22 mila nuovi furgoni) potranno posticipare lo stop ai motori a diesel e benzina al 2035; quelle responsabili di meno di mille immatricolazioni continueranno invece a essere esenti dall’accordo. Queste deroghe rientrano nel cosiddetto ‘Emendamento Ferrari’, presentato da alcuni eurodeputati italiani con l’obiettivo di salvaguardare la produzione di supercar nella Motor Valley dell’Emilia-Romagna.

L'accordo comprende anche una formulazione sui carburanti CO2 neutrali (i cosiddetti biocarburanti) in base alla quale, previa consultazione con le parti interessate, la Commissione presenterà una proposta per l'immatricolazione dei veicoli che funzionano esclusivamente con combustibili neutrali dopo il 2035. Da quel momento in poi, a parte deroghe residuali, nessun nuovo veicolo potrà più inquinare, per quelli ancora in circolazione si aspetterà il fine vita.

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